Ci si aspettava una prova intensa, e sotto certi aspetti lo è sicuramente stata. Però ci si aspettava anche un pò di spettacolo, e quello no, non è arrivato. Il derby della Mole finisce 0 a 0 e sia Allegri che Juric sorridono a metà. Il croato non trova la vittoria che sperava e che manca ormai dal 2015, ma muove comunque la classifica. I bianconeri invece dimostrano di non essere ancora in piena forma. Per commentare il derby, Torino-Juventus, Luca Fusi, che ha vestito la maglia granata per 4 stagioni, prima di passare alla vecchia Signora dal 1994 al 1996, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Torino-Juventus, Fusi a Tag24

Il debry è sempre una partita particolare, tattica e bloccata, ma in quello andato in scena a Torino la parola d’ordine è stata una: la noia. Non è la canzone di Angelina Mango, vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo, ma la fotografia perfetta di quanto visto in campo tra Torino e Juventus. I bianconeri mantengono un recordo incredibile contro i granata, avendo perso soltanto una volta negli ultimi 30 anni, ma resta il fatto che dalla squadra di Allegri ci si aspettava sicuramente qualcosa di più. Parte meglio la Vecchia Signora e Vlahovic spreca un paio di occasioni importanti. Poi viene fuori la squadra di Juric, che però non riesce a scardinare la difesa della Juve e si accontenta dello 0 a 0. Per commentare il derby della Mole, Torino-Juventus, Luca Fusi, ex centrocampista che nel corso della sua carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

C’è delusione per come entrambe le squadre hanno affrontato il derby?

“Non è stato un debry bellissimo, anche se qualche occasione buona per entrambe le squadre c’è stata. Non mi hanno entusiasmato, ed è chiaro che mi aspettavo qualcosa di più. A un certo punto mi è sembrato quasi che ad entrambe le formazioni andasse bene il pari e che non si volessero far male. Nessuno ha dimostrato di volerla vincere”.

Per il Torino, questo pareggio, chiude definitivamente le possibilità di tornare in corsa per l’Europa?

“Il percorso è sempre più difficile perchè mancano sempre meno partite e le squadre davanti sono tante. Bisognerebbe sperare in una serie di combinazione e tutti sanno bene che non è facile. Resta il fatto però che non è questa la partita in cui si può recriminare qualcosa. Per entrare in Europa serviva qualcosa di diverso e ci sono state altre partite che hanno condizionato il cammino dei granata”.

Una gara incolore, che dimostra che la Juventus non è ancora uscita dalla crisi?

“La Juventus è partita bene e ha creato sucito un’occasione importante. Le partite dipendono anche dagli episodi e penso che se quella palla di Vlahovic fosse entrata, sarebbe stato tutto diverso e la partita sarebbe cambiata. Così non è stato invece e i bianconeri si sono adeguati alla situazione. Non hanno ripetuto di certo la prova brillanta fatta con la Lazio e nel primo tempo con la Fiorentina”.

Vlahovic spreca due occasioni importanti nel primo tempo; Zapata nervoso e impalpabile. Ti hanno deluso i due attaccanti?

“Vlahovic ci ha provato in un paio di occasioni. Ha tentato di sbloccare la partita e nella prima è stato sfortunato e forse poco convinto; nella seconda invece Milinkovic gli ha fatto una grandissima parata ed è stato bravissimo perchè gli ha chiuso lo speccio. zapata invece si è visto molto meno. Credo che questo sia abbastanza naturale visto che la Juventus ha un potenziale maggiore ed è partita meglio. Nel secondo tempo invece è uscito meglio il Toro, ma Zapata non ha avuto la possibilità di brillare”.

Chi ne esce meglio da questo derby?

“Il Toro ne esce rinfrancato dal fatto di essere riuscito a strappare almeno un pareggio alla Juventus. E’ chiaro che questo determina poco per la corsa europea, ma al tempo stesso dà un pò di serenità all’ambiente per il risultato raggiunto nel derby. Per la Juventus invece è un pareggio che gli dà un pò più di tranquillità per la zona Champions. Ora dovranno cercare di preparare al meglio la partita di ritorno con la Lazio per centrare la finale di Copa Italia. Il pareggio va bene a tutte e due e serve poco a tutte e due. Questo risultato deve essere abbinato a qualcosa che si farà più avanti. Solo così acquisice valore”.