Per ora i tassi di interesse rimarranno inalterati, ma a giugno ci sarà il primo taglio: quanto sottolineato da Christine Lagarde nel corso della riunione della BCE di ieri.

Von l’inizio della riunione della BCE gli indici azionari hanno ridotto le perdite e lo spread è calato: per adesso non ci sarà alcun allentamento monetario che sarà atteso per l’inizio della stagione estiva. Per il momento l’economia dell’Eurozona è debole ed il mercato del lavoro mostra segnali di ripresa.

C’è fiducia e ottimismo per ridurre il costo del denaro a giugno. Bisogna solo attendere i dati macroeconomici per poter decidere definitivamente sul prossimo taglio dei tassi. I dati aggiornati sull’andamento dell’inflazione saranno rilevanti per poter ufficializzare l’atteso allentamento monetario.

Tassi di interesse inalterati, ma a giugno ci sarà il taglio

Nel corso della riunione della BCE tenutasi ieri, Christine Lagarde ha annunciato che i tassi di interesse rimarranno fermi e non ci sarà alcun taglio. Bisognerà attendere l’aggiornamento dei prossimi dati macroeconomici per prendere una decisione in merito all’implementazione di una politica espansiva. Dopo due anni di politica monetaria restrittiva, le proiezioni prevedono che ci sarà un’inversione di marcia.

Per il momento non c’è alcuna novità nell’immediato per la BCE, il cui board si è riunito per la terza volta consecutiva con la finalità di analizzare quale politica monetaria sarà implementata nel medio periodo. Analizzando i dati macroeconomici, è possibile osservare che l’inflazione sia diminuita grazie alle misure adottate, anche se occorre prestare massima prudenza prima di fare una mossa che possa far riacutizzare il trend inflazionistico.

Le pressioni sui prezzi rimangono piuttosto forti. Per tale motivazione il board della Banca Centrale Europea ha deciso di lasciare i tassi di interesse fermi al 4,5%. I tassi sui prestiti marginali sono rimasti invariati al 4,75 percento, mentre quelli sui depositi bancari sono fermi a 4 percento. In ogni caso la Banca Centrale Europea ha sottolineato in una nota che sarà implementata una politica monetaria meno restrittiva nei prossimi mesi.

Tra meno di due mensilità si attende il taglio dei tassi di interesse. Ovviamente, prima di assumere questa decisione sarà necessario valutare attentamente l’andamento dei dati macroeconomici aggiornati, in particolare l’inflazione. Per confermare l’allentamento monetario sarà necessario che l’inflazione continui a rallentare.

Nessun taglio dei tassi di interesse, qual è la reazione dei mercati?

Il fatto che la Bce non abbia provveduto a tagliare i tassi di interesse ha portato ad una reazione piuttosto negativa sui mercati azionari. Lo spread BTp-Bund decennale è salito a 138 punti base ed il rendimento del BTp decennale tricolore ha raggiunto i 3,8 punti percentuali.

Le attese della Fed sono state indebolite dall’inflazione americana e la BCE sarà presumibilmente la prima banca a tagliare i tassi di interesse a giugno. Per la Fed il primo possibile allentamento monetario sarà a settembre e anche la Bank of England potrebbe tagliare i tassi di interesse in tarda estate 2024.

Dal momento che la BCE ha annunciato che non ci sarà alcun allentamento monetario, ecco come hanno reagito i mercati borsistici. I prezzi del petrolio sono in risalita dopo il calo registrato prima della riunione della BCE. L’Opec ha confermato che ci sarà una crescita dei consumi dei carburanti, in particolare durante i mesi estivi. Il brent è tornato ai livelli superiori ai 90$ e i future sul Wti hanno sfiorato gli 85,6 $ al barile.

Anche Wall Street mostra segnali in rialzo, il Cac 40 parigino è salito dello 0,01 percento, il Dax di Francoforte ha segnato un incremento dello 0,06 percento e anche Londra ha segnato un lieve aumento dello 0,03 percento. Ad Amsterdam il gas ha mostrato un rialzo: il future segna un +0,43 percento di recupero. Anche la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo con un +0,21 percento.