Un accordo che potrebbe aprire scenari interessanti, rendendo chiara la volontà di aprirsi ad altri mercati e, magari, di sfuggire al clima politico non proprio favorevole in Europa. Quello firmato ieri 11 aprile dalla Federcalcio israeliana con la CONMEBOL (l’organizzazione che racchiude le nazionali sudamericane) potrebbe permettere nel prossimo futuro la partecipazione israeliana alla Coppa America.
La Federcalcio israeliana non dovrebbe però lasciare al momento la Uefa.
Israele firma un accordo con la CONMEBOL: “E’ un momento storico”
Legati come siamo alla territorialità, specie per quanto riguarda il calcio, stupisce la decisione che oggi 12 aprile la Federcalcio israeliana abbia scelto di aderire all’organismo sovranazionale che unisce le nazionali sudamericane, la CONMEBOL.
Il caso di Israele è poi particolare, considerando che aderisce a competizioni gestite dalla Uefa (come gli Europei, i cui play-off gli israeliani hanno perso a metà marzo) ma geograficamente è all’interno del Medio Oriente. Le prime gare della nazionale israeliana erano legate alla Coppa d’Asia, ma i problemi politici e militari degli anni ’60 e ’70 portarono Israele a spostarsi calcisticamente in Europa.
L’accordo siglato oggi, però, non significa che automaticamente la nazionale biancazzurra giocherà stabilmente in Sud America. E’ più probabile che diventi una “nazione ospitata“, come nel caso del Giappone e del Qatar che hanno partecipato all’ultima edizione della Coppa America.
Il presidente dell’IFA (la Federcalcio israeliana), Moshe Zuares, ha dichiarato:
Questo è un momento storico particolarmente emozionante, una svolta internazionale per l’IFA. La nostra vera amicizia con Alejandro Guillermo Dominguez, presidente della CONMEBOL e vicepresidente della FIFA ha dato alla luce questo frutto meraviglioso per il calcio israeliano. Spero davvero che la nazionale israeliana faccia parte di uno dei tornei più importanti organizzati dalla CONMEBOL, forse anche la Copa America
Fifa e Uefa al momento non hanno rilasciato commenti in risposta all’annuncio israeliano.