Indagine su Visibilia Editore chiusa, il ministro Daniela Santanché è indagata per falso in bilancio. Una notizia che squarcia la tranquillità del venerdì, di solito ultimo giorno di fatica e lavoro prima di immergersi nel week-end e trovare un po’ di riposo. Invece non sarà così perché essere indagata per falso in bilancio apre scenari nuovi ed è soprattutto una tegola per il Governo e per la Meloni che proprio non ci voleva.

Caso Visibilia Editore, indagine chiusa: è ufficiale la Procura mette la Santanché nel registro degli indagati

Una mossa che tanti si aspettavano, ma forse non proprio così velocemente. La procura di Milano, dunque, dopo quella per la truffa aggravata sui finanziamenti Covid, chiude così la seconda indagine relativa anche al falso in bilancio per quel che riguarda i conti della Visibilia Editore, società fondata dalla stessa Daniele Santanché, con i pm Marina Gravina e Luigi Luzi, coordinati dal procuratore aggiunto Laura Pedio, che hanno chiuso e concluso, iscrivendo il ministro nel registro degli indagati.

E con il ministro del Turismo di Fratelli d’Italia ci sono pure altre sedici tra amministratori, consiglieri e sindaci della società, tra cui il marito Dimitri Kunz D’Asburgo, l’ex compagno Canio Mazzaro e anche la nipote Fiorella Garnero. In tutto si tratta di venti gli indagati. Adesso che c’è la notifica dell’atto di chiusura dell’indagine, tutti gli indagati, tra cui la stessa Daniela Santanché, potranno a loro volta e tramite i loro legali, depositare memorie e chiedere di essere interrogati nei prossimi venti giorni. La procura chiederà per tutti il rinvio a giudizio e il processo. Una bella mannaia per il Premier Giorgia Meloni, insomma. Ora bisognerà vedere che farà Daniela Santanché….passo indietro o va ancora avanti?