La presenza di Lazza sulle tribune di San Siro non è passata inosservata. Il rapper, spettatore interessato di Milan-Roma di Europa League, è stato immortalato dalle telecamere mentre cantava dei cori contro i napoletani. L’artista si è unito ai tifosi rossoneri intonando “Voi siete napoletani” nei confronti dei sostenitori avversari. L’episodio ha generato non poche polemiche sui social, dove il popolo partenopeo si è sentito attaccato da un cantante di fama nazionale.

Milan-Roma, Lazza nella bufera per i cori contro i napoletani: la sua replica

Il cappuccio nero non è bastato per evitare di essere ripreso. Il labiale di Lazza è apparso quanto mai chiaro e il gesto è stato criticato da molti tifosi. Il rapper si è difeso spiegando come si sia trattato di pura ironia calcistica e non avesse alcuna intenzione di offendere Napoli.

Amare una squadra di calcio non potrà mai farmi odiare nessuna città del mio paese! E chi pensa il contrario mi sa ha il cervello un po’ troppo confuso! Entrando nel dettaglio, i napoletani sanno bene la stima e l’affetto che provo per loro e tra noi c’è sempre stato un rapporto di ironia calcistica sano per il semplice fatto che come me amano la squadra della propria Città! E forse è proprio questo il bello! Detto questo, io faccio musica, non dimentichiamolo mai! Concludo rispondendo a tutti i miei amici Napoletani che da ieri mi stanno prendendo per il c*** per il risultato…ebbene sì, sto ancora rosicando. Vi voglio bene.

Le reazioni dei social

Al termine della partita di Europa League i social si sono scatenati contro il rapper milanese. “Lazza complimenti per lo stile su Napoli. Sei una vergogna”, scrive un tifoso indignato.

“Pensavo che il più ridicolo fosse Pioli che quando gli conviene parla degli episodi arbitrali, ma poi ho visto Lazza e il coro razzista”, si sfoga un altro utente. Tuttavia c’è anche chi crede che sia stato un semplice sfottò che rientra nel limiti del tifo: “Smettetela con questo vittimismo. Lazza ha semplicemente cantato un coro da stadio, non è definibile come razzista“.