I crediti scaturiti dalla dichiarazione dei redditi possono essere usati per compensare i debiti tributari e amministrativi: come funziona la compensazione con il Modello F24? Si tratta di un argomento molto importante, soprattutto in vista dell’inizio del periodo dichiarativo.
In particolar modo, bisogna seguire alcune regole e tenere in considerazione le disposizioni introdotte dal Decreto Legge n. 124/19, che ha modificato il regime di compensazione dei tributi.
Spieghiamo chi può compensare, come procedere e come pagare.
Come funziona la compensazione con Modello F24
I contribuenti hanno la possibilità di utilizzare i crediti d’imposta risultanti dalle dichiarazioni dei redditi per compensare, se presenti, eventuali debiti tributari e contributivi. La compensazione è possibile utilizzando il Modello di pagamento unificato F24.
In linea di massima, qualsiasi somma può essere versata portando in compensazione eventuali crediti disponibili: crediti, ma anche sanzioni o somme dovute a seguito di accertamenti. Ovviamente, non è possibile qualora sia prevista una disposizione che ne preclude l’utilizzo.
Ci sono diverse tipologie di compensazioni:
- Verticale o tradizionale: per i crediti e i debiti relativi alla stessa imposta;
- Orizzontale: per i crediti e i debiti relativi ad imposte diverse e contributi.
Chi può compensare
La compensazione con il Modello di pagamento unificato F24 può essere utilizzata da tutti i contribuenti. Possono avvalersene anche coloro che non devono presentare la dichiarazione in forma unificata, a favore dei quali risultati un credito d’imposta.
Per quanto riguarda i crediti contributivi, le somme dovute possono essere versate in modo unitario all’Inps, con i predetti crediti, da parte di datori di lavoro, committenti di lavoro parasubordinato e concedenti e dagli iscritti alle gestioni speciali artigiani e commercianti e alla gestione separata dell’INPS.
Compensazione per Partite Iva e non
Diverse sono le regole da seguire per i contribuenti titolari di Partita Iva e per chi è senza partita Iva.
Per quanto riguardai titolari di Partita Iva, si deve rispettare quando segue:
- Modello F24 con saldo positivo senza compensazioni: obbligo di Home Banking e facoltà canale intermediari;
- Modello F24 con saldo positivo e compensazione di qualsiasi tipo: obbligo di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate;
- Modello F24 con saldo zero: obbligo di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate.
I contribuenti non titolari di Partita Iva, invece, devono seguire queste altre regole:
- Modello F24 con saldo positivo senza compensazioni: è ammesso il pagamento del modello F24 cartaceo ovvero tramite home banking o canale intermediari;
- Modello F24 con saldo positivo e compensazione di qualsiasi tipo: obbligo di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate;
- Modello F24 con saldo zero: obbligo di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate.
Facciamo presente che, nel 2024, l’importo limite annuale compensabile tramite il Modello F24 è pari a 2.000.000,00 di euro.
Come pagare
L’Agenzia delle entrate ha fornito tutti i chiarimenti necessari su come eseguire correttamente la compensazione orizzontale dei crediti utilizzando il Modello F24.
I crediti tributari possono essere compensati a partire dal 10° giorno successivo alla presentazione dei documenti necessari. Il Modello F24 debitamente compilato deve essere presentato telematicamente da parte di tutte le categorie di contribuenti e si applica:
- Imposte sostitutive;
- Irap;
- Iva;
- Imposte sui redditi e addizionali;
- Agevolazioni e crediti indicati nel quadro RU della dichiarazione dei redditi;
- Sostituti d’imposta.
Quest’anno, il pagamento deve avvenire solo ed esclusivamente online, utilizzando i canali telematici dell’Agenzia delle entrate.
Infatti, in riferimento all’articolo 17 del Decreto legislativo n. 241/97 è obbligatorio utilizzare le piattaforme telematiche dell’Agenzia delle entrate, ovvero tramite Entratel e Fisconline. Si tratta di una disposizione che si applica anche per le deleghe F24, risultanti un saldo nullo o positivo.