Draghi? No, grazie. Il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo presente a Piazza Santi Apostoli per la manifestazione dei balneari indetta contro la legge Bolkestein parla delle prossime elezioni europee. Difficile, secondo l’esponente della Lega, che la presidente del Consiglio Meloni possa rilanciare il nome di Draghi per le istituzioni europee.
Il capogruppo della Lega al Senato Romeo sulle Europee e su Draghi
Nessuno discute la figura di Mario Draghi e la sua caratura però la Lega ha subito lo scotto del sostegno al governo dell’ex presidente della Bce. Romeo spiega che gli elettori del Carroccio non hanno apprezzato “il sacrificio fatto per il bene nazionale” dal partito:
Come Lega, sotto questo punto di vista abbiamo già un po’ dato
Nessun timore per un ‘ritorno’ di Draghi, si tratta secondo l’esponente della Lega di voci che potranno essere confermate solo dopo le elezioni:
Ci sono altre dinamiche rispetto all’Italia, bisogna vedere tante cose ancora. Parliamo in modo prematuro, si vedrà.
Non resta dunque che l’attesa per capire se Mario Draghi potrà rivestire un ruolo nelle istituzioni europee.
Nessuna rottura tra Piantedosi e Salvini
Sempre nel corso della manifestazione viene chiesto del ‘Piano Migranti‘ approvato dal Parlamento europeo che prevede controlli più severi alle frontiere oltre che una maggiore solidarietà tra gli Stati. Due comunicati ieri, uno dal Viminale e l’altro dalla Lega hanno fatto apparire le visioni di Salvini e Piantedosi come contrastanti. Mentre il Carroccio ha bocciato il piano del Parlamento Ue, il ministero degli Interni lo ha elogiato:
“Nel piano migranti approvato dal Parlamento europeo ci sono delle cose positive e negative. Ci sono dei passi in avanti, ma ci sono alcune punti che indubbiamente ci lasciano ancora un po’ perplessi. E’ chiaro che tra tutti gli stati c’è stato un compromesso. Noi, invece, riteniamo che fosse più dura e decisa”
Nessuna frattura tra il ministro delle Infrastrutture e quello degli Interni, almeno Romeo conferma la solidità del rapporto:
Non c’è nessuno strappo, queste sono tutte piccole situazioni utilizzate per creare divisioni