Il processo di O.J. Simpson è stato uno dei processi penali più famosi al mondo. Ecco come e perché il famoso giocatore di football americano e attore è stato arrestato e il risultato del processo.

Il caso O. J. Simpson: arresto e processo

Dopo il divorzio dalla sua prima moglie, Marguerite Whitley, nel 1979, O.J. Simpson sposò Nicole Brown nel 1985. Brown lo accusò di abusi coniugali, tra cui insulti verbali e percosse fisiche. La coppia ha divorziat nel 1992. Il 12 giugno 1994, l’ex moglie di O.J. Simpson, Nicole Brown Simpson, e il suo amico, Ronald Goldman, furono trovati assassinati fuori dal suo condominio di Brentwood.

Simpson emerse come il principale sospettato nell’omicidio. Dopo essere stato avvisato degli accertamenti legali, il 17 giugno, Simpson optò per una fuga, nascondendosi nel retro di un veicolo guidato dall’amico, AC Cowlings. Questo tentativo di fuga fu trasmesso in diretta televisiva, mentre gli agenti delle forze dell’ordine seguirono il veicolo per oltre un’ora. Nel frattempo, i sostenitori di Simpson si radunarono lungo le strade in suo sostegno. La situazione si concluse a casa di Simpson a Brentwood, in California, dove venne arrestato e preso in custodia dalla polizia.

Il tentativo di fuga fu un momento cruciale nel caso di Simpson, portando l’attenzione del pubblico su di lui in un modo senza precedenti. La sua decisione di fuggire suscitò, inoltre, un’ampia speculazione.

Come è finito il processo?

Il 22 luglio 1994, Simpson fu ufficialmente citato in giudizio, si dichiarò non colpevole. Il processo ebbe inizio il 24 gennaio 1995.

La difesa del giocatore di football americano si fondava sul fatto che le prove fossero state maneggiate in modo negligente. Allo stesso tempo, sosteneva che alcuni membri del dipartimento di polizia di Los Angeles fossero razzisti, in particolare un investigatore che aveva affermato di aver scoperto un guanto di pelle insanguinato a casa di Simpson, Mark Fuhrman. La difesa argomentava che il guanto non potesse essere il suo, in quanto era troppo piccolo per la sua mano quando venne provato in tribunale.

Il 3 ottobre 1995, Simpson fu dichiarato non colpevole degli omicidi di Nicole Brown Simpson e Ronald Goldman. Tuttavia, nel 1996, la famiglia di Goldman intentò una causa civile contro Simpson. Lui fu ritenuto responsabile di omicidio colposo e percosse contro Goldman, nonché percosse contro Nicole Brown Simpson. Gli fu ordinato di pagare 33,5 milioni di dollari di danni.