Mathieu van der Poel è stato l’autentico mattatore di questo avvio di stagione ciclistica. Il corridore olandese ha esordito alla Milano-Sanremo 2024, lavorando in appoggio al suo compagno di squadra Jasper Philipsen, che ha conquistato la vittoria. Ha poi vinto per la terza volta in carriera il Giro delle Fiandre e per il secondo anno consecutivo la Parigi-Roubaix. L’olandese vuole ora provare a dire la sua anche sulle Ardenne: domenica è atteso all’Amstel Gold Race, la corsa più importante che si svolge nei Paesi Bassi, e sembra tutto pronto per una grandissima festa neerlandese. Domenica prossima, invece, ci sarà l’ultima classica monumento di questa parte iniziale della stagione, la Liegi-Bastogne-Liegi, dove vedremo un nuovo scontro tra van der Poel e Tadej Pogacar, come alla Milano-Sanremo.

Ballan: “van der Poel sarà protagonista anche alla Liegi”

Alessandro Ballan è stato l’ultimo campione del mondo in linea per l’Italia. Il veneto ha vinto il mondiale di Varese nel 2009 e, in carriera, si è aggiudicato anche un Giro delle Fiandre ed è salito per due volte sul podio della Parigi-Roubaix. Erano gli anni nei quali Tom Boonen e Fabian Cancellara si spartivano le classiche del pavè, ma l’ex corridore azzurro è riuscito sempre a ritagliarsi un ruolo da protagonista a quelle latitudini. Per commentare questo avvio di stagione, lo abbiamo intervistato in esclusiva per Tag24.it.

Si aspettava un van der Poel a questo livello?

“Mi aspettavo che facesse un grande avvio di stagione, ma è stato davvero superiore alle aspettative, tenendo anche in considerazione il fatto che non c’erano avversari al suo livello. Non sappiamo come sarebbe andata se Wout van Aert avesse preso parte alle classiche, ma possiamo giudicare quello che abbiamo visto: al Giro delle Fiandre l’olandese è stato impeccabile, staccando tutti sul Koppenberg. E’ stato uno dei pochi che è riuscito a salire su in bici mentre tutti gli altri mettevano piede a terra. E’ il suo terzo trionfo, è stato davvero impressionante. Alla Parigi-Roubaix, invece, mi sembra che tutti gli avversari siano partiti un po’ battuti. Mathieu ha attaccato a circa 60 km dall’arrivo, ma dietro non sono riusciti ad organizzarsi. Quando si corre contro un atleta che ha tutti i favori del pronostico bisogna fare solo una cosa: rimanere incollati alla sua ruota e seguirlo come un’ombra. Mas sembra che quando lui ha accelerato, gli altri si siano un po’ rassegnati”.

Merito anche della Alpecin-Deceuninck, che dietro ha lavorato bene mentre Mathieu van der Poel era in fuga?

“Sicuramente il fatto che c’erano due compagni di van der Poel nel gruppo principale ha scoraggiato un po’ gli altri: la squadra ha corso davvero molto bene, sono stati intelligenti a rompere i cambi e questo non ha aiutato Mads Pedersen e gli altri concorrenti. Però mi sembra che nel finale non abbiano corso nemmeno per il terzo posto: con un corridore come Jasper Philipsen, bisognava cercare di attaccare per isolarlo, invece non ci sono riusciti. E’ normale che poi allo sprint sia riuscito a superare sia Pedersen che Nils Politt”.

E’ possibile disputare una buona Liegi-Bastogne-Liegi dopo aver corso tutte e tre le prime classiche monumento della stagione?

“van der Poel deve provare l’assalto alla Liegi perchè è in una condizione di forma davvero eccezionale. Questo può essere l’anno buono per lui per fare un’impresa importante. Personalmente, nel 2006 ho chiuso nei primi 20 la Liegi dopo aver corso davvero tanto a inizio stagione: con la sua forma può davvero fare qualcosa di grande. E’ anche vero, però, che lì dovrà confrontarsi con Tadej Pogacar: credo che ad oggi lo sloveno sia l’unico corridore in grado di poter battere Mathieu van der Poel. Non ci è riuscito alla Sanremo, ma ha comunque corso da protagonista: ci è riuscito lo scorso anno al Fiandre. Credo che sarà un bel duello in vista della Liegi. Certo, se Mathieu dovesse riuscire a vincere la Liegi, nei prossimi anni deve mettere in conto di preparare con calma Il Lombardia per provare a vincere tutte le monumento”.

Per l’Amstel Gold Race di domenica Mathieu van der Poel correrà ancora da favorito numero uno?

“Sì, non credo che in questo momento ci possano essere avversari in grado di batterlo. La squadra deve essere però molto attenta perchè quella olandese è una corsa molto impegnativa e soprattutto arriveranno forze fresche in campo, perchè dopo il pavè ci saranno corridori che avranno preparato nel dettaglio le classiche delle Ardenne. Van der Poel all’Amstel, come alla Liegi, sarà quindi il favorito numero uno ma sarà anche un banco di prova importante”.