Ammontano a ben 225 i milioni di dollari che Monad Labs è riuscita ad assicurarsi al termine di un round di finanziamento iniziale guidato da Paradigm. Una cifra record con la quale il procollo layer 1 si propone di dare l’assalto alla posizione di preminenza in ambito DeFi di Ethereum e Solana. Un piano estremamente ambizioso il quale non ha mancato di suscitare interesse, come si può capire dai corposi finanziamenti calamitati nell’occasione.
Monad ha calamitato ben 225 milioni di dollari in finanziamenti
Promuovere lo sviluppo di una blockchain di primo livello compatibile con la Ethereum Virtual Machine al fine di sfidarla insieme all’altro gigante della DeFi, Solana. Questo era l’intento del round di finanziamento iniziale affidato da Monad a Paradigm, ritenuto evidentemente un obiettivo realistico, considerati i 225 milioni di dollari entranti nelle casse societarie.
Oltre a Paradigm, hanno contribuito molti investitori di primo piano a partire da Coinbase Ventures, Electric Capital, Castle Island Ventures, GSR Ventures e Greenoaks. Un novero cui sono andati ad aggiungersi altri importanti angel investor come Inversebrah, Eric Wall, Ansem, Hsaka, punk6529, Rune Christensen, Luca Netz, Bryan Pellegrino e Mert Mumtaz.
I capitali affluiti in questa occasione potranno ora essere utilizzati da Monad Labs per dare una decisa accelerazione ai propri piani di sviluppo. In particolare, saranno indirizzati per attrarre nuovi talenti all’interno del team e sviluppare i piani produttivi.
È stato Charlie Noyes, dirigente di Paradigm, ad esprimere la sua fiducia nel potenziale di Monad. Al proposito ha affermato: “Monad sta adattando tutti gli aspetti delle prestazioni EVM consentendo agli sviluppatori di creare applicazioni di prossima generazione che espanderanno in modo significativo l’ecosistema crittografico.”
A proposito di Monad
Monad Labs è il motore chiamato ad alimentare Monad, una blockchain Layer 1 compatibile con Ethereum, tanto da far girare le dApps lanciate sulla EVM senza modifiche di codice, e incentrata sugli smart contract. Le scelte tecnologiche adottate sin qui, si sono espresse in un livello molto elevato di scalabilità, testimoniato dal suo throughput, il quale si attesta a 10mila TPS.
Una velocità transazionale resa possibile dalla presenza di MonadBFT, un algoritmo di consenso che prevede l’esecuzione delle operazioni in parallelo. In tal modo riesce a segnare una differenza sostanziale con le tante reti di prima generazione che processano le transazioni in sequenza. Proprio da questo modus operandi scaturisce la possibilità di impedire il pericoloso congestionamento della rete.
La parallelizzazione delle transazioni garantita dall’adozione dell’Optimistic Concurrency Control (OCC) e della Software Transactional Memory (STM), permette alla rete di assicurare sia l’integrità dei dati che la massimizzazione del throughput, senza rinunciare a standard molto elevati in termini di sicurezza e affidabilità.
Le ambizioni dell’azienda
È Keone Hon, fondatore di Monad, ad evidenziare le massicce dosi di innovazione del protocollo, che si propone di ricostruire da zero la blockchain di Ethereum. L’obiettivo di fondo è rappresentato dal mantenimento delle capacità di esecuzione dei contratti intelligenti ottenendo al contempo volumi e velocità di transazione più elevate, a costi sensibilmente inferiori. Per capire meglio le sue prestazioni basterà ricordare che a fronte delle sue 10mila TPS, la EVM è in grado di elaborarne meno di 20.
Proprio Hon ha dichiarato al proposito : “Stiamo emergendo da circa due anni di sviluppo. In un momento in cui gran parte della comunità di ricerca era concentrata sul roll-up, sulla disponibilità dei dati e su altre direzioni di scalabilità, Monad fondamentalmente andava molto in profondità sul lato della pura esecuzione.”
La nuova e massiccia iniezione di capitale, permetterà a Monad di implementare la sua mainnet entro la fine dell’anno, preceduta da un lancio di testnet nei prossimi mesi. Una tempistica accelerata che sottolinea l’impegno dell’azienda in una realizzazione molto rapida della propria visione.
Monad Labs non ha mancato di sottolineare che non sta semplicemente dando vita ad una replica di Ethereum, mirando invece allo sviluppo di un nuovo tipo di EVM. Un lavoro che potrebbe ben presto porla in aperta competizione non solo con la blockchain di Vitalik Buterin, ma anche con Solana.