Un recente sondaggio dell’Istituto internazionale per la democrazia e l’assistenza elettorale (IDEA) rileva lo scetticismo degli elettori e la mancanza di fiducia nella democrazia e nelle istituzioni. Il rapporto di IDEA è significativo soprattutto in un anno in cui più della metà della popolazione mondiale sarà chiamata al voto nel proprio paese.

Un sondaggio evidenzia che gli elettori di molti paesi sono scettici riguardo alla democrazia

IDEA ha pubblicato oggi, 11 aprile 2024, un sondaggio su come le persone in tutto il mondo percepiscono la democrazia. Il sondaggio ha identificato un diffuso scetticismo tra gli elettori e una crescente mancanza di fiducia nella democrazia.

Negli ultimi anni, diversi sondaggi hanno evidenziato un declino della fiducia nella democrazia. Il rapporto “Perceptions of Democracy Survey” mette in luce questo trend riguardante la percezione della democrazia e le sfide che questa affronta.

L’indagine è stata condotta tra luglio 2023 e gennaio 2024. Sono state intervistate circa 1.500 persone in 19 paesi tra cui tra cui Italia, Stati Uniti, Romania, Lituania, Brasile, Cile, Colombia, Iraq, Libano, Pakistan, India, Senegal e Corea del Sud.

I dati del rapporto

Il sondaggio di IDEA rileva che in 11 dei 19 paesi meno della metà degli elettori ritiene che le ultime elezioni siano state libere ed eque, mentre in 17 paesi meno del metà delle persone sono soddisfatte dal proprio governo. In 8 dei 19 paesi, invece, più persone apprezzano “un leader forte che non deve preoccuparsi del parlamento o delle elezioni“.

Il profondo scetticismo riguardo ai processi elettorali è un dato significativo, specialmente quest’anno, in cui una grande parte degli elettori parteciperà alle elezioni in tutto il mondo. Il rapporto sottolinea, inoltre, che alcune categorie, come le donne, le minoranze e le persone a basso reddito, hanno maggiori probabilità di dichiarare di affrontare ostacoli nell’accesso alle istituzioni politiche.

In 18 dei 19 paesi considerati, meno della metà delle persone ritengono che i tribunali garantiscono “sempre” o “spesso” l’accesso alla giustizia. Solo gli elettori danesi esprimono un’opinione contrastante.