Il Ministero dell’Agricoltura e della Sicurezza Energetica ha recentemente presentato il decreto Conto Termico 3.0, segnando un’importante evoluzione nella promozione dell’efficienza energetica e dell’uso delle energie rinnovabili. Questo aggiornamento rappresenta un passo molto importante verso un futuro più sostenibile, incentivando sia i privati che la pubblica amministrazione a investire in tecnologie verdi.

Cosa cambia con il Conto Termico 3.0

Il decreto Conto Termico 3.0 introduce modifiche rilevanti rispetto alla normativa precedente, estendendo le agevolazioni a una gamma più ampia di interventi per l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Tra le novità, spiccano l’inclusione di misure per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, come l’isolamento termico, la sostituzione di impianti di climatizzazione con soluzioni a minore impatto ambientale e l’installazione di tecnologie innovative per il controllo degli impianti termici ed elettrici.

Un aspetto fondamentale del decreto riguarda anche l’ampliamento degli incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, come le pompe di calore e gli impianti solari termici, con l’obiettivo di sostituire gli impianti di climatizzazione tradizionali con alternative più sostenibili.

Il processo di consultazione pubblica: fino a quando è aperto

Il processo di consultazione pubblica aperto fino al 10 maggio 2024 offre a tutti gli interessati la possibilità di contribuire all’evoluzione del decreto, inviando osservazioni e proposte. Questa fase di dialogo vuole dunque rappresentare un’opportunità preziosa per integrare nel decreto le esigenze e le aspettative di cittadini, imprese e istituzioni.

Inoltre, l’attenzione verso l’aggiornamento delle prestazioni degli impianti a biomassa e la qualità dei combustibili utilizzati vuole spingere il focus sul’impegno del decreto nel ridurre l’impatto ambientale delle fonti energetiche rinnovabili, in linea con le direttive europee e i piani nazionali per il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione delle emissioni di gas serra.

Perché il Conto Termico 3.0 è importante

Il Conto Termico 3.0 si presenta come una risposta concreta alla necessità di ridurre l’impatto ambientale del settore edilizio, promuovendo una vasta gamma di interventi per l’efficienza energetica e la transizione verso l’uso di energie rinnovabili. Come già scritto, la nuova normativa si concentra sull’aggiornamento e l’ampliamento degli interventi incentivabili, includendo, tra gli altri, l’isolamento termico degli edifici, la sostituzione di impianti di climatizzazione con soluzioni a minor impatto e l’installazione di impianti solari termici e fotovoltaici.

Uno degli aspetti salienti del decreto riguarda la promozione delle pompe di calore come principale sistema di riscaldamento, sia in fase di ristrutturazione profonda degli edifici che come integrazione ai sistemi esistenti.

In particolare, il decreto sottolinea l’importanza delle pompe di calore, che rappresentano una soluzione chiave per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2. Allo stesso modo, l’attenzione verso i generatori di calore a biomassa e gli impianti solari termici mira a stimolare l’installazione di sistemi di riscaldamento alternativi, capaci di coniugare efficienza energetica e ridotto impatto ambientale.

Questo approccio non solo favorisce la decarbonizzazione del riscaldamento, ma si allinea anche agli obiettivi del nuovo Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che prevede un netto aumento dell’uso di pompe di calore entro il 2030.

Incentivi pubblici e strategie di efficienza energetica

Inizio modulo

Una delle novità più rilevanti del Conto Termico 3.0 è il sostegno diretto alle amministrazioni pubbliche attraverso contributi anticipati per la realizzazione di diagnosi energetiche. Questi contributi, calibrati in base alla superficie utile dell’immobile e alla sua categoria catastale, prevedono un’erogazione iniziale fino a un massimo di 18.000 euro per edifici ospedalieri e case di cura.

Il decreto incoraggia inoltre la disconnessione da reti di teleriscaldamento non efficienti e prevede modalità di accesso agli incentivi agili e dirette, con un occhio di riguardo verso la rapidità di attuazione degli interventi proposti. In particolare, si notano facilitazioni per le amministrazioni pubbliche che intendono accedere agli incentivi attraverso la prenotazione, permettendo così una programmazione più flessibile e aderente alle esigenze di riqualificazione energetica degli edifici.

Come accedere all’agevolazione e partecipare alla consultazione pubblica

Come anticipato, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha aperto una consultazione pubblica per il DM Conto Termico, che resterà attiva fino al 10 maggio 2024. Tutte le parti interessate sono invitate a partecipare e a contribuire con osservazioni e suggerimenti. Per farlo, è necessario scaricare e compilare il Modulo di adesione alla consultazione disponibile sul sito ufficiale del ministero. Le osservazioni dovranno essere inviate all’indirizzo PEC [email protected], specificando nell’oggetto dell’e-mail “Consultazione DM Conto termico“. Questa è un’opportunità per influenzare direttamente le politiche energetiche future, incoraggiando una transizione verso una maggiore efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili.