La ricetta perfetta non esiste nei quarti di finale di Europa League, specie se ad affrontarsi sono Milan e Roma, con Roberto Scarnecchia che da buon chef sa che il piatto è prelibato. Gli ingredienti sono di prim’ordine, da capire se verranno amalgamati a dovere, ma il sapore sembra già esserci. Ed è molto buono.
“Favorito? Dico 60% Milan e 40% Roma, per il fatto che i rossoneri giocano in casa”, sottolinea l’ex centrocampista giallorosso, che si aspetta due squadre da spettacolo. “Si trovano in un ottimo momento di forma”, spiega Scarnecchia, che punta anche l’arma dell’incoscienza quando si parla di Roma: “Perchè denota come ci sia sicurezza all’interno del gruppo. Ma storce un pò il naso quando si parla di Pioli e De Rossi. Il motivo? La conferma futura: “E’ assurdo che non l’abbiano ancora ottenuta“. Mentre se gli si chiede un paragone su Leao e Dybala, non ha dubbi: “Sarebbe da ex aequo, ma se devo puntare un euro vado con la Joya”.
La pietanza è ricca di ingredienti prelibati, dovranno essere dosati a dovere per ottenere la portata perfetta in questo match d’andata dei quarti di Europa League, con Roberto Scarnecchia che intervenuto a “Tutto Sport” su Radio Cusano Campus ha presentato il suo Milan-Roma.
Europa League 2024, Milan e Roma scendono in campo, le parole di Roberto Scarnecchia
Il sipario dell’ Europa League si alza, Milan e Roma sono pronte a dare spettacolo, e Roberto Scarnecchia non vede l’ora di gustarselo, con i gradi doppio ex.
D: Chi è favorito?
R: Quando uscirono i sorteggi dissi 50 e 50. Vedendo le ultime partite e gli andamenti di entrambe le squadre ora dico invece 60 Milan e 40 Roma. È chiaro che questi sono in contri che si decidono in 180 minuti. Secondo me è favorita chi gioca in casa per primo, mi aspetto i rossoneri aggressivi, ecco perché credo che De Rossi giochi a cinque dietro.
D: Un po’ simil Lazio no? Contenere e ripartire in velocità.
R: Esattamente. L’unica cosa è che devo dire che la Roma ora è molto compatta, coesa. A livello morale la squadra sta benissimo, il derby da questo punto di vista ha dato una spinta in più. Ma i giallorossi non dovranno arretrare troppo, altrimenti il Milan è facile che ti possa fare gol; quindi, la Roma deve essere corta e compatta, senza dimenticare la pressione alta.
D: La Roma di De Rossi giocherà diversamente la partita di stasera rispetto alle altre uscite?
R: La Roma gioca diversamente perché i giocatori giocano diversamente, hanno un altro atteggiamento. Come Paredes e Pellegrini, è normale che cambiano le dinamiche. Quando ha i due giocatori come loro che stanno in forma fanno la squadra gira e si vede.
D: La leggerezza può essere un’arma della Roma per poter avere la meglio?
R: Assolutamente sì, ma più che leggerezza, incoscienza. Nasce dall’istinto, ma quando hai la consapevolezza di essere forte e hai autostima, è normale che quel pizzico di incoscienza viene, perché ti fidi di te stesso, così come dei compagni. Vedi Svilar: sta infondendo sicurezza perché si dimostra sicuro.
D: Pioli e De Rossi allenatori diversi ma uniti dal filo conduttore della conferma. Secondo lei l’Europa League conterà sulla conferma futura di uno dei due?
R: È assurdo che due due tecnici che si affrontano in una serata così importante possano ancora essere messi in discussione. Se fossi il presidente delle due squadre avrei già rinnovato entrambi. Io sono per il modello Ferguson, Pioli lo avrei già rinnovato da tempo per dare continuità al progetto. Ha vinto uno scudetto, la semifinale di Champions, sta chiudendo secondo, ma di che parliamo, bisogna continuare ad occhi chiusi. Non si può pensare di vincere sempre, c’è una costruzione di mezzo. Io sinceramente sono allibito dal fatto che questi due allenatori possono essere messi ancora in discussione.
Leao, Dybala e Lukaku: la ricetta perfetta
Occhi puntati sui big. Leao, Dybala, Lukaku ed altri: tutti pronti a fare la differenza, con Roberto Scarnecchia che ha le idee chiare quando si parla di piatti forti.
D: A proposito di giocatori che possono essere decisivi con leggerezza, lei chi sceglierebbe tra Leao e Dybala.
R: Se mi date un ex aequo scelgo entrambi, ma se dovessi puntare un euro lo darei a Dybala.
D: La ricetta giusta per ritrovare il Lukaku goleador?
R: Bisogna dargli un po’ di peperoncino, lo paragonerei ad un piatto di pennette all’arrabbiata. Partiamo da un presuppost: non ha fatto la preparazione con la squadra. E questo nel calcio moderno conta, tant’è che si è ritrovato sempre a rincorrere, ma se la cava sempre. Perché ha una tenacia incredibile, ma non è quel Lukaku allenato che arriva con una condizione pazzesca.
D: Daniele De Rossi che piatto è?
R: Un piatto spettacolare, una delle carbonare più buone, con l’uovo cotto nel grasso del guanciale.