Durante la propria carriera lavorativa è molto importante rimanere sempre informati e sapere quanti contributi sono stati versati.
Conoscere la propria posizione contributiva potrebbe rivelarsi utile per farsi un’idea generale su quanto si prenderà di pensione.
L’ammontare contributivo si basa sulla gestione previdenziale di appartenenza e anche sullo stesso stipendio percepito.
Esiste un modo molto più semplice per conoscere questo dato: chiedere un estratto contributivo all’Inps, utilizzando il servizio “La mia pensione futura”.
Come funziona?
Come si controllano i contributi versati
Ad un certo punto della propria carriera lavorativa sarebbe bene sapere l’ammontare dei contributi versati e per sapere questa informazione, il modo migliore è rivolgersi direttamente all’Inps.
Il lavoratore ha a disposizione due comode soluzioni per sapere quanti ne sono stati versati, entrambi i servizi accessibili sul sito dell’Inps, nella propria area personale.
Una volta effettuato l’accesso, autenticandosi con le proprie credenziali digitali, si può optare per:
- Utilizzare il servizio “La mia pensione futura”.
- Richiedere l’estratto conto contributivo.
La mia pensione futura
Il servizio online “La mia pensione futura” consente di simulare quando si potrà lasciare il lavoro e, presumibilmente, anche l’importo della pensione. Naturalmente, si tratta solo di previsioni. Infatti, il servizio non serve solo a simulare la pensione futura al termine dell’attività, ma permette anche confrontare i diversi scenari, proprio tramite le varie simulazioni.
Come funziona il servizio? “La mia pensione futura” permette di effettuare una simulazione sulla base dei tassi annui di capitalizzazione per la rivalutazione dei montanti contributivi comunicati dall’Istat.
Per completezza, facciamo presente che i coefficienti per la rivalutazione sono calcolati sulla base dello scenario adottato.
Estratto contributivo/previdenziale
L’estratto conto contributivo e previdenziale è un documento che viene rilasciato dall’Inps e permette di conoscere tutti i contributi che il lavoratore ha versato durante la carriera lavorativa.
Il lavoratore può verificare i versamenti effettuati, nel caso in cui avesse svolto diversi lavori o accedere allo storico delle somme versate.
Nell’estratto sono presenti i contributi derivanti dall’attività lavorativa, quelli figurativi e anche quelli da riscatto.
La consultazione dei documenti, per quanto riguarda la propria posizione contributiva, è libera e gratuita. Non si tratta di un documento con valore certificativo, ma serve solo a conoscere la propria posizione contributiva maturata.
Come si legge l’estratto conto contributivo
Leggere il documento è molto semplice, in quanto in esso sono riportate in modo chiaro e schematico le informazioni utili al lavoratore.
L’estratto conto contributivo è suddiviso in base al periodo di lavoro: il lavoratore può leggere le informazioni relative ai singoli anni.
Tuttavia, si deve tenere in considerazione anche l’aggiornamento del documento. Se si intende cercare informazioni, per esempio, riguardanti i due mesi precedenti, quasi sicuramente non si troveranno: bisogna attendere un determinato periodo di tempo affinché l’estratto venga aggiornato anche con le informazioni più recenti.
Il documento può essere facilmente scaricato, salvato e anche stampato.
Quali dati contiene?
L’estratto conto contributivo contiene una serie di dati utili al lavoratore per conoscere l’ammontare dei contributi versati per ogni singola attività lavorativa svolta.
I dati contenuti sono:
- Periodo di riferimento dei versamenti divisi per anno solare;
- Tipologia di contributi;
- Contributi utili in giorni, settimane o mesi, per il calcolo della pensione e per il raggiungimento del diritto di accesso alla stessa;
- Retribuzione o reddito;
- Riferimenti del datore di lavoro, e in caso di autonomo viene indicato se stesso;
- Eventuali note riportate alla fine dell’Estratto contributivo stesso.
Si tratta di una serie di informazioni che, nell’insieme, formano un quadro generale della contribuzione versata ai fini pensionistici del lavoratore. È molto utile anche per sapere i periodi dei versamenti e anche da chi sono stati versati.