Verrà abolito il Superbollo? Chi spera che il Governo avvii la cancellazione della tassa sulle auto di lusso, forse dovrà ricredersi. Magari domani potrebbe arrivare una riforma che cancelli di sana pianta il superbollo e il bollo auto, ma non oggi. Di questo sono convinti in molti, anche perché non è stata attivata la norma che avrebbe permesso di abolire la soprattassa sulle auto di lusso. Vediamo insieme quando e come potrebbe essere tolto il superbollo.

Quando verrà abolito il superbollo?

Il superbollo auto è una tassa applicata ai veicoli di lusso, che rientrano in una gamma di auto con prestazioni di potenza superiori a uno specifico limite.

Si tratta dell’applicazione di un’addizionale erariale pari a 20 euro/kW per ogni kW superiore a 185. È importante notare che tali valori tendono a ridursi in base all’anzianità del veicolo: ad esempio, dopo 20 anni dalla data di costruzione, il rapporto dell’addizionale erariale scende a zero.

Sebbene il governo italiano abbia reso noto il quadro delle risorse messe in campo nel DEF, alcuni dossier potrebbero slittare nuovamente a causa delle ristrettezze di risorse, tra cui anche il capitolo del Superbollo.

Quando si smette di pagare l’imposta sulle auto di lusso?

La norma prevede una riduzione graduale dell’addizionale erariale applicata per l’individuazione dell’importo del Superbollo.

In sostanza, l‘importo dell’imposta viene ridimensionato dopo cinque, dieci e quindici anni a partire dalla data di immatricolazione o costruzione del veicolo, nella misura del 60%, 30% e 15%. Il proprietario del veicolo smette di pagare il Superbollo dopo venti anni dalla data di immatricolazione.

Quando il superbollo verrà abolito?

Ci sono diversi motivi per cui il Governo non ha mai cancellato questa imposta e riguardano diversi aspetti di seguito indicati:

  • l’idea di abolire il Superbollo è stata avanzata nel 1997, ma poi l’imposta è stata ripristinata nel 2011;
  • l’abolizione del Superbollo costerebbe allo Stato oltre 100 milioni di euro all’anno. Il governo non ha ancora trovato le risorse necessarie a copertura del fondo;
  •  l’abolizione del Superbollo è stata promessa da diverse forze politiche, ma non è mai stata attuata.

Tuttavia, è possibile che qualcosa cambi in futuro.

Cosa c’entra il bollo nella riforma fiscale?

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo contenente diverse novità sulle imposte dirette, inclusa l’imposta sulle successioni e donazioni, l’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti, ad eccezione dell’IVA.

Il provvedimento citato riguarda l’imposta di bollo, ma non si riferisce al “superbollo auto”.

Le novità principali novità contenute nel decreto riguardano:

  • variazioni di specifici documenti soggetti a registrazione entro un termine di 20 o 30 giorni;
  • pagamento dell’imposta di bollo tramite il modello di pagamento F24;
  • possibilità di regolarizzare l’imposta di bollo portandola in compensazione con altri tributi.

Pertanto, non emergono elementi decisivi che portano al superamento del superbollo. Al momento, per questa imposta non vi sono novità rispetto alle disposizioni ordinarie.

Tuttavia, il Governo ha prospettato un possibile intervento sul Superbollo solo in presenza di nuove risorse finanziarie. In altre parole, per ora non ci sono buone notizie per questa imposta.

Come riportato da ilsole24ore.com, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, durante la conferenza stampa successiva al Consiglio dei Ministri, ha chiarito la posizione del Governo sul Superbollo, spiegando che la delega fiscale prevede il superamento del Superbonus.

 In conclusione, il futuro del Superbollo rimane incerto. Nonostante l’auspicio di un’abrogazione per il 2025, l’imposta resta in vigore anche per il 2024 a causa dell’assenza di risorse. Sono possibili interventi futuri solo in presenza di nuovi fondi. Eventuali variazioni al Superbollo saranno oggetto di valutazione da parte del Governo.