Reintrodurre il finanziamento pubblico dei partiti politici? Il tema in questi giorni e’ stato rilanciato, tra gli altri, dalla capogruppo del Pd alla Camera Gribaudo in una intervista: “Serve una riforma attuativa dell’articolo 49 della Costituzione, riorganizzando le forme partitiche e tornando al finanziamento pubblico. Da troppi anni assistiamo a un dissolversi della politica organizzata, con il risultato di far vincere i personaggi e i personalismi”, ha sottolineato. “In linea di principio non sono contrario al finanziamento pubblico dei partiti, se ne puo’ parlare”, ha spiegato ieri il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Tajani. Il tema non e’ sul tavolo della coalizione del centrodestra, non e’ mai stato affrontato seriamente l’argomento, riferiscono piu’ fonti. Nel partito azzurro comunque si rilancia l’apertura del segretario forzista.
Già se ne parla riservatamente
“La politica e’ una cosa seria, l’antipolitica e’ stata uno delle pagine piu’ brutte del Paese, bisognerebbe riproporre un dibattito pubblico”, sottolinea un esponente di primo piano di FI. Anche nella Lega si registrano dietro le quinte diverse aperture. “Io sono favorevole ma in tanti di noi la pensano allo stesso modo”, osserva un deputato del partito di via Bellerio. “Una volta, invece di parlare attraverso interviste, gli esponenti di sinistra si sedevano al tavolo e discutevano. Che senso fa parlare di un ritorno al finanziamento pubblico in questo modo?”, si chiede un dirigente di Fratelli d’Italia.
Ma è meglio non parlarne in pubblico prima delle elezioni europee
Non ci sono posizioni ufficiali nei partiti che sostengono l’esecutivo, in un dibattito che non e’ nelle Aule parlamentari, ma sottotraccia il ‘refrain’ nel centrodestra e’ che prima delle Europee non e’ neanche ipotizzabile parlare del tema, con i Cinque stelle che – osserva un esponente pentastellato – non ci pensano proprio “a riproporre norme cosi’ come erano in passato”.