Imposta di successione: cosa cambia all’indomani del decreto legislativo atteso nel CdM? Ecco quali sono le modifiche apportate e cosa resta inalterato.
Ci sono interessanti novità che sono contenute nel provvedimento emanato dal Consiglio dei Ministri e riguardano l’imposta di successione e di donazione. Inoltre, sono fissate nuove regole che riguardano i trasferimenti dal trust e le donazioni. Le novità riguardano l’imposta di bollo, l’imposta di successione, l’imposta di registro, i tributi speciali catastali, l’imposta di donazione e quella di ipoteca.
Imposta di successione: cosa cambia e cosa resta inalterato
Il Consiglio dei Ministri ha dato l’ok al rilevante decreto legislativo sulle imposte indirette e introduce interessanti novità in materia di donazioni e di imposte di successione. Tale provvedimento ha la finalità di apportare uno snellimento dell’iter burocratico legato agli adempimenti attuali relativi alle successioni. Tra le importanti novità che saranno introdotte c’è la dichiarazione di successione precompilata, l’adeguamento della disciplina dei trust e delle donazioni e la semplificazione della liquidazione dell’imposta.
La parola d’ordine è semplificare gli adempimenti per gli eredi e per i professionisti del settore che devono assisterli nel processo di successione. Il provvedimento va ad “alleggerire” il tenore letterale della dichiarazione di successione. La dichiarazione potrà essere presentata telematicamente con l’opzione di inoltro tramite lettera raccomandata per i residenti esteri.
Il provvedimento emanato dal Consiglio dei Ministri punta ad eliminare la necessità di inoltrare una serie di documenti che in precedenza erano richiesti. Non sarà più necessario allegare il certificato dei pubblici registri per identificare natanti ed aeromobili e l’estratto catastale dei beni immobiliari.
Cosa cambia per quanto concerne la tassa di successione?
Per quanto concerne la tassa di successione vengono fissati criteri territorialità per quanto concerne i trasferimenti che provengono da trust. Chi dispone il trust e risiede sul territorio nazionale, l’imposta è dovuta su tutti i beni che sono stati trasferiti ai soggetti beneficiari. Nel caso in cui il promotore risieda all’estero, l’imposta è dovuta solo sui diritti e sui beni trasferiti a soggetti beneficiari che hanno la residenza in Italia.
Il provvedimento va a definire le regole di territorialità per i trasferimenti che derivano da trust e da altri vincoli di destinazione. Grazie al trust un soggetto affida la gestione dei propri beni ad un terzo soggetto. Si tratta di uno strumento giuridico non tipico del nostro ordinamento, ma di un istituto adottato da famiglie benestanti per ragioni di gestione patrimoniale e per migliorare la pianificazione fiscale.
Per quanto concerne i trust testamentari, è possibile procedere al versamento dell’imposta in modo anticipato o volontario al momento dell’apertura della successione o del conferimento dei beni. ciò consente al contribuente di avere una gestione più diretta dell’imposta senza dover attendere l’avviso dell’Agenzia delle Entrate.
Donazioni: ecco le nuove regole in arrivo
Per quanto concerne le donazioni, il provvedimento emanato dal CdM punta ad uniformare le regole e le norme. Inoltre, è prevista la detrazione fiscale delle imposte pagate oltre i confini nazionali in relazione alla donazione. Tale detrazione permette di ridurre gli oneri fiscali correlati alle donazioni internazionali. Il provvedimento consente di mantenere intatta la disciplina dei trasferimenti di somme di denaro e di beni a titolo gratuito. Viene applicata un’aliquota pari a 8 punti percentuali per le liberalità indirette.
Altra interessante novità concerne l’esclusione dalla tassazione di mance e regali natalizi: si tratta di un’esenzione che rappresenta un beneficio per fa e riceve donazioni, che sono di piccola entità.
Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, aveva già precedentemente annunciato che sarebbe stato introdotto lo snellimento delle procedure. Ad oggi il computo dell’imposta di successione e di donazione per i trust è disciplinato da una circolare emanata dall’Agenzia delle Entrate. Fino a questo momento è mancata una disciplina specifica ad hoc.