L’ipertensione colpisce una grande fetta della popolazione, anche in età giovane, arrivando alla percentuale del 60% degli individui oltre i 60 anni. Per tutti i pazienti che soffrono di questo disturbo è necessario attualmente ricorrere a cure farmacologiche che durano per tutta la vita.

C’è però una buona notizia che potrebbe rivoluzionare la terapia per l’alta pressione, si tratta di un nuovo farmaco, che ha già dimostrato grande efficacia in fase di sperimentazione e che può tenere sotto controllo i valori con due sole somministrazioni l’anno. Vediamo come funzionerà.

Ipertensione, arriva nuovo farmaco a Mrna

Ipertensione, in arrivo un nuovo farmaco rivoluzionario che promette di cambiare il futuro dei pazienti che soffrono di questo disturbo, ora costretti a vita ad assumere farmaci quotidianamente. Altro grande problema che finalmente questo preparato può risolvere è anche quello dell’abbandono della cure.

Proprio perchè molti pazienti dopo poco tempo smettono di seguire con costanza la terapia farmacologica prescritta, con il risultato di un rialzo dei valori e maggiori rischi di conseguenze e danni ad altri organi. Si chiama Zilebesiran, ed è un medicinale sviluppato su base Mrna, cioè in grado di modificare le cellule bloccando le proteine responsabili del processo organico che scatena il rialzo dei valori.

Lo studio, presentato al  congresso dell’American College of Cardiology in corso ad Atlanta ha dimostrato di aver ottenuto risultati molto soddisfacenti, specialmente quelli arrivati in fase di sperimentazione diretta sui pazienti.

Come funziona la somministrazione

La somministrazione del nuovo farmaco anti ipertensione Zilebesiran potrà avvenire solo due volte l’anno. E questa è la grande rivoluzione rispetto al passato che permetterà a tutti i pazienti che soffrono di alta pressione di poter tenere sotto controllo sintomi, conseguenze e rischi connessi con due dosi, senza più doversi ricordare di assumere pillole quotidianamente per tutta la vita.

Il medicinale sarà prodotto in formato di iniezione sottocutanea che potrà essere somministrata quindi ogni 24 settimane e avrà effetto di diminuzione dei valori già entro le prime 24 ore che poi saranno duraturi fino alla successiva dose.

Lo studio

Allo studio della sperimentazione del nuovo farmaco contro l’ipertensione a base Mrna, hanno partecipato 672 pazienti, nei quali è stata valutata l’efficacia e la sicurezza del prodotto, in aggiunta alle somministrazioni quotidiane delle terapie già prescritte.

Perrone Filardi, presidente della Società Italiana di Cardiologia ha commentato così i risultati all’Adnkronos: “I pazienti arruolati, al momento della prima somministrazione avevano valori pressori, in media, di 143 mm Hg e hanno presentato una riduzione media fino a 18 mm Hg della sistolica che, in molti casi, si è mantenuta stabile fino a 6 mesi. Questi risultati aprono la strada alla rivoluzione dei farmaci biologici anche nel mondo dell’ipertensione che ne aveva più bisogno“.

Ipertensione, cure e prevenzione

Per la cura dell’ipertensione, attualmente, l’unica soluzione è ricorrere alla terapia farmacologica a vita con vari prodotti che sono in grado, a seconda dei casi, di mantenere sotto controllo i valori giornalieri per evitare conseguenze gravi a danno di altri organi.

In particolare i pazienti che soffrono di pressione alta, sono tra quelli più a rischio di infarti, ictus e problemi renali cronici. Per questo, la somministrazione di una o più pillole al giorno è importante ma, la costanza spesso risulta insufficiente con una alta percentuale di abbandono delle cure dopo il primo anno. Per questa malattia, oltre alla cura con medicinali, esiste un’altra arma che è quella della prevenzione.

Uno stile di vita più attivo, con un’alimentazione sana e povera di sodio, l’eliminazione del fumo e dell’alcol, possono favorire valori pressori generalmente più bassi e regolari. Tuttavia, una grande percentuale di pazienti ha come principale fattore di rischio quello della familiarità, perchè si tratta di una patologia che ha maggiore probabilità, di comparire, soprattutto in età giovane, quando ci sono già stati diversi casi in famiglia.