Polkadot parteciperà alla prossima 500 Miglia di Indianapolis. Lo farà affidando la funzione di ambasciatore del marchio a Conor Daly, uno dei piloti più noti del circuito IndyCar. La collaborazione tra azienda crypto e pilota avrà la durata di un anno ed è stata annunciata dall’entourage di Daly nella giornata di ieri.
A renderla possibile una votazione preliminare all’interno della comunità riunita intorno a Polkadot, con la maggioranza dei consensi che hanno premiato largamente l’ipotesi di sponsorizzazione. Considerata la vetrina rappresentata da Indianapolis e dal circuito IndyCar si tratta di un’operazione promozionale molto importante, per Polkadot.
Polkadot a Indianapolis: cosa è accaduto
La proposta di sponsorizzare Conor Daly nelle gare del circuito IndyCar per la durata di un anno è stata sottoposta al sito web della Polk Assembly, ricevendo un consenso plebiscitario. Il 95,8% di coloro che hanno partecipato alla votazione ha infatti espresso un parere favorevole all’ipotesi.
Un esito che apre le porte al debutto di un veicolo recante le insegne di DOT nel corso della gara più importante del circuito, l’iconica 500 Miglia di Indianapolis, in programma nel mese di maggio. La proposta in questione è stata messa ai voti nel periodo compreso tra il 19 febbraio e il 14 marzo e prevedeva la messa a disposizione di 290mila DOT, per un valore di circa 2,1 milioni di dollari, tesi a coprire la quota di sponsorizzazione commerciale di 1,7 milioni di dollari per una squadra da corsa, con l’aggiunta delle spese accessorie.
A guidare l’iniziativa è stato Chris Wade, un collaboratore della comunità di Polkadot. È stato proprio lui a spiegare il motivo della sua iniziativa: “La Indy 500 è iconica ed è il più grande spettacolo nelle corse: chiedi a qualsiasi pilota di auto da corsa, ti dirà che è l’unica gara che vorrebbe vincere”.
Per poi aggiungere: “Inoltre, la sponsorizzazione di Conor da parte di Polkadot include un camion NASCAR e la Nitro Cross Race, e l’esperienza di Conor li abbraccia tutti”. La scelta del pilota è stata così giustificata, dallo stesso Wade: “È veloce, potente e adattivo, proprio come Polkadot”. Un biglietto da visita abbastanza eloquente.
Il commento di Conor Daly
Conor Daly ha guidato nella Indy 500 e nella Daytona 500 nello stesso anno, dopo aver fatto esperienza nella serie di Formula 2 in Europa. Proprio lui ha commentato la scelta della comunità di Polkadot ricaduta sulla sua persona, affermando in una nota redatta per l’occasione: “Il fatto che migliaia di persone nella comunità di Polkadot, non un team di marketing aziendale, abbiano usato la loro voce per votare e selezionarmi come loro ambasciatore è un onore incredibile e riflette il potere di come può apparire una Internet più libera e aperta in il futuro”.
Il pilota ha poi aggiunto: “Il fatto di gareggiare non solo per un marchio o un logo, ma per rappresentare sviluppatori, investitori e persone normali che stanno costruendo il web di domani, è emozionante e travolgente. Stiamo ridando potere alle persone, mentre fanno la storia dello sport.”
Crypto e motori, il connubio non è nuovo
Occorre comunque sottolineare che l’accordo di sponsorizzazione tra Polkadot e Daly, stipulato tramite Dreyer & Reinbold Racing e Cusick Motorsports, non è certo una novità, per il mondo dei motori.
Già nel 2014, infatti Dogecoin aveva debuttato nel circuito NASCAR, sponsorizzando Josh Wise con 55mila dollari raccolti dalla comunità su Reddit. Esperienza ripetuta nel 2021, con l’uscita di pista della vettura che recava le sue insegne, nella prima gara annuale.
Nello stesso 2021 è stata poi McLaren Racing a rivolgersi a Tezos, al fine di lanciare una raccolta di NFT dedicati alla Formula 1. E, ancora, nel febbraio del 2022 la Red Bull Racing ha sottoscritto un accordo di sponsorizzazione con l’exchange di criptovalute Bybit. Seguito da un altro da parte della stessa scuderia con Mysten Labs, l’azienda che cura lo sviluppo di Sui, nel giugno dell’anno passato.
Il 2024 è invece iniziato con l’annuncio da parte di Drake, rapper vincitore del Grammy Award, relativo all’accordo di sponsorizzazione che ha legato il crypto casino Stake alla scuderia Sauber di Formula 1. Un accordo che molto probabilmente non sarà l’ultimo tra motori e criptosfera.