Federico Pizzarotti lascia +Europa, passa ad Azione e si candida alle Elezioni Europee nella circoscrizione Nord-est.

L’asse dei liberali si è definitivamente arenato nelle sabbie mobili della campagna elettorale per il voto di giugno. Questa mattina con lo strappo di Federico Pizzarotti al suo ex partito e il passaggio in quello di Carlo Calenda, si è sancita la polarizzazione del terzo polo: da una parte Calenda e una “parte importante di +Europa” e dall’altra la lista degli Stati Uniti d’Europa che comprende l’altra parte del partito fondato da Emma Bonino, Italia Viva di Matteo Renzi e i Socialisti di Enzo Maraio.

“Ho scelto di uscire da  Più Europa per un progetto politico che non condivide un percorso con Italia viva”.

Elezioni Europee 2024, Pizzarotti in Azione: “Non condivisa alleanza con Italia Viva”

L’annuncio era nell’aria da giorni, da quando lo scorso fine settimana l’ex sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, presidente di +Europa aveva spaccato l’Assemblea romana del partito con la presentazione di una mozione – poi ritirata – opposta a quella del segretario Riccardo Magi. L’ufficializzazione è arrivata nella tarda mattinata di oggi – 10 aprile – con una conferenza stampa alla Camera dei Deputati nel corso della quale Pizzarotti ha spiegato le ragioni della sua scelta. Accanto a lui uno dei suoi fedelissimi Piercamillo Falasca, che come lui ha scelto di lasciare il partito di Bonino e Magi per entrare in Azione, e Carlo Calenda.

“Un passaggio che deriva da una serie di scelte non condivise all’interno di +Europa. Io avevo delineato un percorso naturale che partisse da un tavolo fatto con Azione pensando che il nostro elettorato non avrebbe capito un’alleanza con Italia viva”.

Calenda: “Dispiace rottura con +Europa. Non ho capito cosa sia veramente accaduto”

Carlo Calenda ha dato il benvenuto in Azione a Federico Pizzarotti e Piercamillo Falasca “un pezzo significativo di +Europa”, ma ha anche sottolineato con rimpianto il naufragio di quella che avrebbe potuto essere l’alleanza tra il suo partito e quello di Emma Bonino.

“C’è un fatto che dispiace, ed è che c’è un’ovvia compatibilità tra +Europa e Azione. Io in questa storia non ho ancora capito cosa sia veramente accaduto.”

Ha commentato il leader di Azione che poi ha aggiunto:

“Lo dico in tutta franchezza, non capisco come si faccia prendere un miscelatore e mettere tutti insieme Cesaro, Cuffaro, Mastella, mescolarli con il Partito socialista, metterci dentro Italia Viva e un pezzo di +Europa, far girare tutto questo e, poi, dire che questi sono gli Stati Uniti d’Europa.”