La sconfitta arrivata contro la Juventus in campionato è già stata archiviata e adesso la Fiorentina deve pensare solo a tornare in campo in Conference League e dare il meglio di sè. Appuntamento con la gara d’andata dei quarti di finale fissato per domani. Giovedì 11 aprile, con fischio di inizio alle 18.45: la viola se la dovrà vedere con il Viktoria Plzen. Sulla carta la squadra di Italiano parte con i favori del pronostico e club e tifosi pensano a un solo risultato. Dopo aver sfiorato la Coppa un anno fa, tornare in finale, magari con un epilogo diverso, è l’obiettivo stagionale. Prima di tutto però, andrà superato l’ostacolo ceco. Per commentare il match di Conference, Viktoria Plzen-Fiorentina, Baiano, che ha vestito la maglia viola per 5 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24
Conference, Viktoria Plzen-Fiorentina, Baiano a Tag24
Torna l’Europa e tutto riparte dai quarti di finale. Nessuna italiana impegnata (purtroppo) in Champions, ma ancora tanto da giocarsi tra Europa e Conference League. Dopo la sconfitta arrivata in campionato contro la Juventus, la Fiorentina si prepara a partire per la Repubblica Ceca dove ad attenderla ci sarà il Viktoria Plzen. La viola è ancora in corsa su tutti e tre i fronti: in campionato è indietro, ma può ancora centrare la qualificazione europea; in Coppa Italia ha già battuto l’Atalanta nel primo atto della semifinale e al Gewiss tra due settimane si giocherà il passaggio del turno; e infine l’impegno di domani contro i cechi. Italiano quest’anno vuole vincere un trofeo e può riuscirci. Per commentare il match di Conference, Viktoria Plzen-Fiorentina, Baiano, che ha vestito la maglia viola per 5 stagioni, è intervenuto a Tag24.
Domani il match tra Viktoria Plzen e Fiorentina, cosa ti aspetti e chi parte favorito?
“Nella partita secca, nei 180 minuti, è difficile pensare che ci sia una favorita. La Fiorentina sta alternando belle partite, vedi quanto fatto con l’Atalanta, ad altre meno buone, come con la Juventus non ha brillato. Nella ripresa poi la viola ha fatto vedere qualcosa di più, e avrebbe meritato il pari che però non è arrivato. In questo momento è difficile fare previsioni, dipende tutto da che squadra vedremo. Se quella di Coppa Italia o quella del primo tempo di Torino”.
La Fiorentina non sempre ha brillato nel corso di questa stagione, come mai e ora come li vedi?
“Nonostante gli alti e i bassi, la Fiorentina è in corsa in Conference e in Coppa Italia e in campionato è leggermente in ritardo, ma comunque ha la possibilità di confermarsi al livello dello scorso anno. Mancano ancora 7 partite al termine e i conti si fanno alla fine. E’ stato fatto comunque un buon lavoro ed è li, non gli si può dire nulla”.
Continua a mancare un grande attaccante per la viola o Belotti ti piace?
“Belotti, dopo il percorso che ha fatto alla Roma, ha bisogno di un pò di tempo. Non si poteva pensare che sarebbe stato pronto da subito. E’ un giocatore molto generoso, un combattente, uno che si guadagna sempre la pagnotta. E’ chiaro che da un attaccante ci si aspetta sempre il gol con continuità, ma può ancora dare tanto da qui alla fine ed essere determinante. Se la Fiorentina avesse un attaccante da 20 gol a stagione, forse non lotterebbe per il settimo posto ma per i primi quattro. Che poi ci sia difficoltà a creare azioni pericolose è evidente, ma non dipende solo dal centravanti. Deve esserci anche chi porta la palla lì davanti, perchè non mi sembra che questi attaccanti sbaglino 10 gol a partita”.
Arrivare in finale di Conference è quasi d’obbligo per la Fiorentina?
“Sembra quasi tutto scontato, ma nel calcio di scontato non c’è niente. Dopo le due finali fatte ci si aspetta sempre qualcosa di più. Sono convinto che la Fiorentina possa tornare in finale sia in Conference che in Coppa Italia, ma poi bisogna vedere chi ti trovi davanti. Un pò come è successo lo scorso anno, che la viola è partita sfavorita sia con l’Inter che con il West Ham e ha perso, senzza detemeritare però. Questo per dire che puoi anche non portare a casa nulla, ma il cammino è strepitoso. Reggere tre confronti, quando non sei preparato, non è facile. Quest’anno è andata bene per ora e tutti si aspettano di portare a casa qualcosa, ma non è scontato”.
Conference o Coppa Italia: Italiano deve vincere un trofeo per salutare come merita la viola? Il suo percorso sta per terminare?
“Che sia finito o meno, portare a casa un trofeo è sempre una cosa incredibile. Anche perchè la Fiorentina non è nè l’Inter, nè il Milan e la Juventus e non capita tutti gli anni di portare a casa una Coppa. Sarebbe davvero la ciliegina sulla torta. Si parla tanto del fatto che possano essere gli ultimi mesi di Italiano, anche se io ancora ci credo poco. A prescindere da quella che sarà la sua decisione però, resta il fatto che lui, insieme alla società, ha fatto un grandissimo lavoro”.