I cittadini della Corea del Sud voteranno oggi 10 aprile 2024 per le elezioni legislative per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale. Il Partito Democratico, che al momento è all’opposizione, è il grande favorito per la vittoria: il partito di governo ‘People Power‘ potrebbe invece arrivare secondo.

Le urne sono state aperte dalle 11 locali fino alle 18 (dalle 4 del mattino italiane fino alle 11). I cittadini hanno potuto votare anche in postazioni inusuali e non solo nel classico seggio elettorale. Tanti i timori per la partecipazione giovanile al voto: molti under 30 non si sono recati alle urne perché delusi dalla politica.

Elezioni legislative in Corea del Sud 2024: cosa succede

Si rinnova oggi l’Assemblea Nazionale coreana. Nella tornata elettorale di oggi sono chiamate al voto almeno 44 milioni di persone: si tratta di elezioni che saranno determinanti per il prosieguo del mandato del presidente Yoon Suk Yeol, legato al Partito del Potere Popolare – movimento di centrodestra.

Al momento gli exit poll indicano che il partito di opposizione potrebbe vincere questa tornata elettorale: il Partito Democratico ha consolidato la sua maggioranza e sembra che la coalizione di cui fa parte potrebbe arrivare ad ottenere 197 seggi su 300. Il partito governativo e la sua alleanza dovrebbero ottenere meno della metà: tra 85 e 99 seggi, in calo rispetto ai 114 attuali. C’è poi il nuovo partito progressista Rebuilding Korea, fondato dall’ex ministro della giustizia Cho Kuk che dovrebbe ottenere una decina di seggi.

La mossa di Kuk

Cho potrebbe allearsi con i democratici il che potrebbe dare all’opposizione combinata una maggioranza assoluta di oltre 200 seggi. Un monito forte in vista delle prossime elezioni presidenziali che si terranno tra tre anni.

Durante tutta la campagna elettorale, il partito di governo People Power ha sostenuto che le riforme promesse non sono state portate a compimento a causa proprio di un’Assemblea nazionale spesso contraria apriori alle misure proposte dall’esecutivo.

Al voto tra disoccupazione giovanile e sfiducia verso l’establishment

Corruzione, sfiducia verso il governo e disoccupazione giovanile. Le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea nazionale si svolgono in un clima tutt’altro che disteso. Il presidente Yoon Suk-yeol deve affrontare critiche per alcuni casi legali che vedono coinvolti la moglie ed un ex ministro accusati di corruzione. Anche il leader dei Democratici il Lee Jae-myung e il fondatore di Rebulding Korea Cho Kuk hanno affrontato processi per corruzione e falsificazione di documenti.

L’inflazione resta galoppante in Corea del Sud e di recente è stato indetto uno sciopero da parte dei medici per i salari troppo bassi, un problema che non colpisce solo le categorie sanitarie ma anche tanti altri lavoratori.

Il prezzo di alcuni alimenti è aumentato negli ultimi mesi in Corea, costituisce un caso interessante il prezzo delle cipolle verdi aumentato di quattro volte rispetto a qualche mese fa. I cittadini coreani hanno lanciato l’hashtag #greenonion875won contro il caro prezzi denunciando che la classe politica non è al corrente dell’aumento vertiginoso.

Infine ci sono grandi timori per la scarsa partecipazione alle urne dei giovani: molti hanno denunciato la totale assenza di politiche per il lavoro. Troppo bassi i salari per gli under 30 che non riescono a sostenere l’aumento generale dei prezzi e degli affitti nelle grandi città. Paura anche per il rischio dello scoppio di un conflitto con la vicina Corea del Nord.