Nunzia De Girolamo è stata protagonista di un sonoro flop col programma “Avanti Popolo”. E’ sotto gli occhi di tutti e i dati oggettivi di ascolto che sono scaturiti da quelle messe in onda parlano chiaro. Dopo aver superato l’anno e aver ricaricato le pile, l’ex politica, ormai lanciatissima come conduttrice tv, ha trovato la forza e l’onestà di guardarsi indietro analizzando le ragioni del fallimento. Non si fa sconti in questo lavoro di autocritica e lo dichiara pubblicamente in un’intervista al Corriere della Sera. Ecco i passaggi più caldi delle sue parole in merito.
Nunzia De Girolamo flop Avanti Popolo, le ammissioni della conduttrice
L’esperienza della donna su Rai Tre è andata male? Forse malissimo ma, al Corriere della Sera, la De Girolamo non si nasconde dietro un dito prendendosi alcune responsabilità del naufragio e spiegando cosa la indusse a non vedere dei segnali che, col senno di poi, sembravano evidenti:
“La verità è che io “Avanti Popolo” non lo volevo fare, perché pensavo che fosse presto per me fare un programma di politica, troppo recente la mia esperienza in Parlamento. E infatti avevo pensato bene. Le persone hanno visto in me l’ex politica di destra. D’altronde si sa che sono una donna di centrodestra, nessuno invece sapeva il tunnel che ho attraversato quando sono stata cacciata dalla politica e mi sono rifatta una vita solo con le mie forze. È passata solo la narrazione di una meloniana di destra.”
Un problema di narrazione, quindi, che però in qualche modo riguarda anche lei stessa in prima linea. Ecco in cosa, a suo avviso, ha sbagliato:
“C’erano molti indizi. Per esempio io pensavo che non fosse giusto andare su Raitre, una rete oggi disorientata. Ma allora perché accettare? Ho sbagliato. Dovevo dire no. L’azienda si è trovata con un vuoto, perché Bianca Berlinguer è andata via all’improvviso e dovevano tappare il buco. E io mi sono resa disponibile sapendo di rischiare. Ho sbagliato e ho imparato che nella vita bisogna saper dire dei no. Tornando indietro direi no. Anche perché ho capito i miei limiti: non sono pronta per condurre un programma di informazione politica.”
I nuovi progetti
Messa alle spalle la chiusura di “Avanti Popolo”, la Nunzia nazionale è pronta alla quarta edizione di “Ciao maschio“, che andrà in onda da sabato 13 aprile su Rai 1, in seconda serata. Una rete forse più consona al suo trascorso politico rispetto al pubblico di Rai 3 e un format dove si sente meno sotto pressione. Rientra nell’ottica di far bene “nel suo” la bella e recente vacanza in Oman con tutta la famiglia, marito e figlia, per assicurarsi di arrivare alla partenza del programma con tutte le forze al massimo. Un modo ideale anche per disintossicarsi del tutto dai veleni di quel periodo poco fortunato.
“Avanti Popolo”, le polemiche
La trasmissione televisiva condotta da Nunzia De Girolamo l’anno scorso su Rai 3 andò male ma, se possibile, partì peggio. In questo recente mea culpa la donna sottolinea come ci fossero gli elementi per capire che quel matrimonio non si doveva celebrare e, a bocce ferme, lo si poteva definitivamente dedurre dalla prima puntata dove si polemizzò su tutto, a partire dalla scelta degli ospiti. Ecco un sunto riportato dal blog di settore Tvzap:
“Nella prima puntata del programma, la padrona di casa beneventina aveva voluto intervistare il marito Francesco Boccia. Erano seguite, poi, le interviste a Fabrizio Corona e alla diciannovenne vittima dello stupro di gruppo di Palermo. Proprio quest’ultima scelta, aveva fatto finire il talk di Rai 3 nel mirino delle Commissioni Pari Opportunità Rai e Usigrai (organizzazione sindacale dei giornalisti del servizio pubblico) che, in un comunicato congiunto, avevano scritto: “Avanti Popolo ignora doveri Servizio pubblico.”
La carriera televisiva di Nunzia De Girolamo è tutt’altro che finita e la nuova avventura su Rai 1 lo dimostra ma gli errori del passato devono servirle per evitare di percorrere nuovamente strade impervie. La sua ammissione di colpa, in tal senso, sembra un segno positivo.