Un documento programmatico che di programma contiene ben poco: Marco Furfaro, deputato del PD, critica in questi termini l’ultimo Def (Documento di Economia e Finanza) presentato ieri dal governo. Il timore sollevato dalle opposizioni è che Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, e la premier Giorgia Meloni non abbiano voluto prendersi alcuna responsabilità prima delle Europee di questo giugno.
Il PD, inoltre, ritiene che nel 2025 la pressione fiscale in Itali aumenterà a livelli insostenibili soprattutto per il ceto medio. Furfaro aggiunge a questa contestazione anche un presunto regalo del centrodestra verso chi non paga le tasse: “Questo Def è un regalo per gli evasori, troppe lacune”.
Un ultimo passaggio il deputato lo dedica anche alla composizione delle liste per le elezioni europee, assicurando tutti che all’interno del PD non esistono al momento complicazioni in tal senso.
Marco Furfaro (PD) critica il governo sul Def: “Sembra un documento di fine legislatura, patetico che manchino i numeri”
Giornata di polemiche e dichiarazioni politiche dopo la presentazione del Def, il documento che dettaglia le spese ed incombenze economiche che il governo si troverà ad affrontare nei prossimi anni. Al netto di shock improvvisi, ci si aspetta che in Europa le elezioni del prossimo giugno cambieranno profondamenti gli equilibri politici.
Il governo guidato da Giorgia Meloni sembra puntare su un esecutivo conservatore e presentando il Def ha dato l’impressione di essere in vigile attesa. Questi i numeri: il Pil dovrebbe crescere, nel 2024, fino all1% mentre il rapporto fra deficit e Pil quest’anno dovrebbe attestarsi al 4,3%. Infine, il rapporto debito/pil è previsto al 137,8%.
Come sottolineano da mesi diversi rappresentanti della maggioranza, giusto ieri l’ultimo è stato il capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia Lucio Malan, il Superbonus deciso dal governo di Giuseppe Conte ha appesantito enormemente i conti: il Def quindi è un documento responsabile che cerca di limitare i danni.
Ricostruzione che il deputato del PD Marco Furfaro contesta:
E’ un Def che solitamente fa un governo dimissionario, a fine legislatura. E’ un Def in cui mancano molti dati perché ovviamente non si vuole scontentare nessuno, perché probabilmente il governo dovrà ricorrere ad un aumento delle tasse o al taglio delle spese per mantenere le promesse. E’ abbastanza patetico che non si tirino fuori i numeri perché ci sono le elezioni europee.
A proposito delle critiche del Superbonus, misura che l’opposizione cerca di difendere con diversi distinguo (il PD è più tiepido rispetto al M5S), Furfaro stigmatizza la poca chiarezza del governo sulla gestione dei controlli:
Il governo dovrebbe spiegare perché il Superbonus, quando è passato da circa 70 miliardi a 100 e infine a 120 nell’ultimo anno e mezzo, quando il governo era in carica, non ha posto un freno… Il governo ha fatto condoni fiscali per oltre un miliardo di euro, ha cancellato e fatto cassa sull’eliminazione del Reddito di Cittadinanza: i soldi possono essere pochi, ma quei pochi che ci sono sono statu utilizzati in un certo modo mentre noi avremmo voluto che anziché premiare gli evasori furbetti, andassero alle persone che sono in difficoltà.
Elezioni Europee 2024, Furfaro rassicura: “Abbiamo tanti impegni ma non ci saranno problemi”
Un ultimo passaggio viene dedicato da Furfaro a questioni di stretta attualità, come la presentazione delle liste dei candidati per le Europee e la difficoltà che la giunta comunale di Bari sta attraversando per le inchieste giudiziarie sui rapporti fra alcuni politici e la criminalità organizzata.
Riguardo il primo argomento nulla è stato ancora deciso, anche per gli impegni di personalità importanti nel partito come Bonaccini e Schlein:
Non è ancora stato deciso: noi abbiamo un presidente che fa il presidente dell’Emilia-Romagna, abbiamo la segretaria che comune ha degli incontri europei la prossima settimana: vedrete che sarà più semplice di quanto immaginate.
Su Bari e la disponibilità di Laforgia a farsi da parte, Furfaro indica che a decidere innanzitutto dovrebbero essere gli esponenti locali del PD e dei suoi alleati:
Penso che deve primeggiare Bari e non i partiti e i candidati. Noi abbiamo dato tutta la nostra disponibilità per una soluzione unitaria con Vito Leccese che ha fatto un passo indietro. Accolgo positivamente le parole di Laforgia e spero che siano davvero nell’interesse e nel percorso per trovare una soluzione unitaria.