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Guerra a Gaza, Biden: “Israele non permette l’ingresso di aiuti sufficienti nella Striscia”. Secondo gli USA “imminente un attacco dell’Iran”

La guerra nella Striscia di Gaza si allarga sempre di più, con Israele che ha colpito alcune basi militari Hezbollah in Siria. Intanto, il presidente spagnolo Pedro Sanchez torna a insistere affinché la comunità internazionale accolga la proposta della Spagna per il riconoscimento dello Stato palestinese. In stallo, ancora, le trattative per il cessate il fuoco, con il presidente statunitense Joe Biden che continua a fare pressioni sul premier israeliano Netanyahu. Dopo aver chiesto un cambio di passo” sugli aiuti umanitari, ora lo esorta a chiedere un cessate il fuoco di 6-8 settimane per sbloccare i negoziati.

Salgono a 7 i familiari Haniyeh uccisi

23:15

Il numero dei familiari del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, uccisi in un attacco israeliano, è salito a sette. Morto anche il quarto nipote.
Hamas ha affermato in un comunicato che Hazem, Amir, Mohammad e i loro figli, Mona, Amal, Khaled e Razan, sono stati uccisi a seguito di

“un raid sionista traditore e codardo che li ha presi di mira nel campo di Shati il ​​primo giorno del benedetto Eid Al-Fitr”.

Lufthansa sospende voli da e per Teheran

23:10

Lufthansa, compagnia di bandiera tedesca, afferma di aver sospeso i voli da e per Teheran fino a domani, “a causa dell’attuale situazione in Medio Oriente”.

Infatti i Paesi della regione e gli Stati Uniti sono in massima allerta per un possibile attacco da parte dell’Iran, in risposta al raid israeliano del primo aprile sul consolato iraniano a Damasco in cui sono morte sette persone, tra cui due comandanti del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica.

Monitoriamo costantemente la situazione in Medio Oriente e siamo in stretto contatto con le autorità. La sicurezza dei nostri ospiti e dei membri dell’equipaggio è la massima priorità di Lufthansa

ha dichiarato un portavoce della compagnia.

Condoglianze di Raisi ad Haniyeh

22:15

Il Presidente iraniano, Ebrahim Raisi, ha inviato un messaggio al capo di Hamas, Ismail Haniyeh, esprimendo “profondo dolore” per se stesso e per il suo Paese a causa della perdita dei membri della famiglia di Haniyeh, affermando che “il crimine ha ulteriormente rivelato la natura brutale e omicida di bambini di questo regime”.

Riferendosi ai paesi occidentali, Raisi ha inoltre affermato che coloro che si definiscono “paladini dei diritti umani” sono rimasti in silenzio di fronte a crimini senza precedenti,  diventandone quindi complici.

Il ministro degli esteri turco Fidan chiama Blinken: “I civili Gaza abbiano aiuti”

22:00

fidan blinken

 

Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha chiamato oggi, 10 aprile, il Segretario di Stato americano, Anthony Blinken. Al centro della telefonata la possibile operazione militare israeliana a Rafah e la crisi umanitaria che sta colpendo la popolazione civile della Striscia di Gaza.

Ieri la Turchia ha annunciato delle sanzioni che colpiscono le esportazioni verso Israele, destinate a rimanere in vigore fino a quando non verrà aperto un corridoio umanitario per il transito degli aiuti.

Fidan e Blinken hanno anche parlato delle misure da intraprendere per evitare che il conflitto metta a repentaglio l’equilibrio regionale. A riferirlo i media turchi, citando fonti diplomatiche di Ankara.

Biden a Netanyahu: “Sostegno per attacchi da Iran”

21:35

Il presidente USA Joe Biden, durante la conferenza stampa con il primo ministro giapponese Fumio Kishida in visita di Stato, è tornato a parlare del conflitto in Medio Oriente.

Come ho detto al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il nostro impegno per la sicurezza di Israele contro queste minacce provenienti dall’Iran e dai suoi alleati è ferreo

ha affermato.

Hamas, sceicco del Qatar e Anp chiamano Haniyeh per condoglianze

21:25

Hamas fato sapere che Ismail Haniyeh, capo dell’ufficio politico del gruppo, ha ricevuto una telefonata dal primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, in cui

“ha offerto le condoglianze per il martirio di alcuni dei suoi figli e nipoti in un perfido bombardamento sionista”.

La comunicazione è stata pubblicata su Telegram.

In un latro post, il gruppo ha dichiarato che anche il Presidente palestinese Abu Mazen ha espresso le sue condoglianze.

Bloomberg, per Usa è imminente l’attacco dell’Iran

20:40

Secondo Bloomberg, gli Stati Uniti pensano che siano “imminenti” attacchi missilistici o di droni da parte dell’Iran o dei suoi alleati contro obiettivi militari e governativi in ​​Israele.

Lo si apprende da fonti vicine all’intelligence Usa. Questa notizia è stata rilanciata anche dal quotidiano israeliano ‘Haaretz’.

Il presidente USA Biden: “Israele non permette aiuti sufficienti a Gaza”

20:30

Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che Israele non sta lasciando entrare a Gaza aiuti umanitari sufficienti per la popolazione.

Gli Stati Uniti continuano a lanciare dal cielo alcuni aiuti, mentre l’Onu rivendica con Israele la via di terra come metodo essenziale per poter assistere i civili nella Striscia.

Usa: “L’Iran è pronto ad attaccare Israele”

20:00

Gli Stati Uniti e i loro alleati credono che l’Iran sia pronto ad attaccare Israele con missili o droni. Secondo l’agenzia Bloomberg l’offensiva è “imminente” e il potenziale attacco potrebbe avvenire già nei prossimi giorni. I target israeliani che potrebbero essere colpiti sono militari o governativi.

Bernini: “Contraria al taglio della cooperazione con gli atenei israeliani”

19:35

bernini università diritto allo studio

La ministra dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini, ha ribadito la sua contrarietà al taglio delle collaborazioni con le università israeliane come segno di protesta contro la guerra a Gaza. Bernini ha spiegato le sue motivazioni al termine della sua missione a Washington.

Il primo motivo – ha spiegato – è perché le università, gli enti di ricerca non si schierano, non entrano in guerra, non decidono chi ha torto e chi ha ragione, siamo uno strumento di neutralità scientifica e culturale. Inoltre considero sbagliato isolare le università israeliane quando invece hanno bisogno di essere abbracciate dalla comunità scientifica. Sono proprio le università le più critiche verso il governo Netanyahu

Israele: “Negli ultimi 3 giorni entrati a Gaza 1200 camion”

19:00

Il Cogat, l’ente israeliano di raccordo con i Territori palestinesi, ha sottolineato che negli ultimi tre giorni Israele ha trasferito a Gaza oltre 1.200 camion di aiuti umanitari. La situazione resta critica e i rifornimenti rappresentano l’unica via per cercare di placare l’emergenza.

Attualmente 500 camion sono in attesa di entrare nella parte di Gaza di Kerem Shalom e aspettano di essere prelevati dalle agenzie dell’Onu. Le Nazioni Unite facciano il loro lavoro, si concentrino sulla distribuzione e smettano di incolpare Israele per i loro enormi fallimenti“, ha aggiunto l’ente.

Biden: “Stiamo ancora negoziando il cessate il fuoco a Gaza”

18:25

Smirnov servizi segreti russi

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha parlato della situazione a Gaza e delle trattative in corso per la fine delle ostilità. “Stiamo ancora negoziando il cessate il fuoco a Gaza“, ha sottolineato il presidente americano rispondendo a una domanda dei giornalisti al seguito alla Casa Bianca.

Haniyeh: “La morte dei miei figli non influenzerà Hamas”

17:45

Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha parlato della morte dei suoi tre figli uccisi in un raid a Gaza. Haniyeh ha sottolineato che “tutte le famiglie di Gaza hanno pagato un prezzo pesante con il sangue dei loro figli, e io sono uno di loro“.

L’uccisione dei miei figli – ha aggiunto il leader – non influenzerà le richieste di Hamas sul cessate il fuoco. Ringrazio Dio per questo onore che mi ha concesso con il martirio dei miei tre figli e di alcuni nipoti. Con questo dolore e sangue creiamo speranze, un futuro e libertà per il nostro popolo, la nostra causa e la nostra nazione“.

Erdogan: “Misure contro Israele fino a che non ci sarà la tregua”

17:10

turchia nato svezia

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, è tornato a parlare della guerra in Medio Oriente soffermandosi sul divieto di esportazione di alcuni prodotti verso Israele. Tale misura sarà valida fino a quando non si concretizzerà il cessate il fuoco a Gaza.

Abbiamo adottato ulteriori misure contro Israele – ha detto Erdogan – perché sono stati bloccati i nostri tentativi di inviare aiuti umanitari, via aria, a Gaza. Queste misure continueranno fino a che non sarà messa in pratica la decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite“.

Il ministro del gabinetto di guerra israeliano Gantz: “Restiamo liberi di agire a Gaza, anche a Rafah”

16:36

Benny Gantz, ministro che fa parte del gabinetto di guerra israeliano, ha riferito ai media isrealiani:

La nostra libertà di operazioni a Gaza resta. Siamo sulla via della vittoria e non ci fermeremo. Andremo a Rafah e ritorneremo a Khan Yunis“.

Haaretz: “Tre figli di Haniyeh uccisi in un raid a Gaza”

16:14

Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, tre figli del leader di Hamas all’estero Ismail Haniyeh sarebbero stati uccisi dopo che la loro auto sarebbe stata colpita da un attacco israeliano a Gaza. Mancano però conferme indipendenti in tal senso.

La Cnn: “Hamas non può rintracciare 40 ostaggi”

15:34

Secondo la Cnn, che cita un anonimo funzionario israeliano, le autorità militari non sarebbero in grado di rintracciare la posizione precisa di 40 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Il timore è che ne siano morti di più rispetto ai numeri ufficiali.

Il bilancio delle vittime di Gaza sale a 33.482 morti

14:44

Il bilancio delle vittime palestinesi dal 7 ottobre 2023 è ora salito a 33.482: lo afferma il ministero della Sanità controllato da Hamas. Fonti hanno aggiunto che almeno altre 76.049 persone sono rimaste ferite nell’assalto. Ci sono anche molte persone intrappolate sotto le macerie e che i soccorritori non riescono a raggiungere.

Attacco nel villaggio di Burqa, a est di Ramallah: feriti quattro palestinesi, tra cui un bambino

14:10

Quattro palestinesi, tra cui un bambino, sono stati feriti, mercoledì 10 aprile, da proiettili in un attacco da parte degli israeliani nel villaggio di Burqa, a est di Ramallah.

Israele: “Sirene di allarme al confine con il Libano”

13:44

Al confine nord fra Israele e Libano sono scattati gli allarmi anti razzi. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Il ministro irlandese afferma che l’Irlanda riconoscerà lo stato palestinese

13:04

Intervenendo al Parlamento nazionale irlandese, il ministro della Difesa Micheál Martin ha detto che porterà al governo una proposta formale sul riconoscimento dello Stato palestinese. Martedì, Martin ha dichiarato:

Negli ultimi sei mesi, ho portato avanti discussioni con colleghi ministeriali e altri paesi su come un riconoscimento formale congiunto dello stato palestinese potrebbe essere un catalizzatore per aiutare il popolo di Gaza e della Cisgiordania, e nel promuovere un’iniziativa di pace guidata dagli arabi“.

Israele apre un nuovo valico con Gaza per agevolare aiuti

13:02

L’esercito israeliano starebbe creando un nuovo valico di frontiera per velocizzare la consegna degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza: è quanto riportano fonti dello stesso IDF (esercito israeliano). Il valico di Erez resterà chiuso per timore di proteste da parte di manifestanti palestinesi.

I familiari degli ostaggi incontrano Kamala Harris a Washington

12:23

Dopo il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, familiari degli ostaggi americani prigionieri a Gaza hanno incontrato a Washington la vice presidente Usa Kamala Harris. Un faccia a faccia “molto produttivo”, ha commentato Rachel Goldberg, madre di Hersh Goldberg-Polin, uno degli ostaggi.
Le famiglie hanno espresso sia il loro “apprezzamento per gli instancabili sforzi dell’amministrazione Biden per riportare a casa gli ostaggi, sia la loro frustrazione per il fatto che, dopo sei mesi, non c’è ancora un accordo per riportare a casa i loro cari”, hanno affermato in una nota.

Albanese: “Ue chiede pausa? Dopo 33 mila morti è cinico”

11:49

La relatrice speciale Onu sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, in una conferenza stampa al Parlamento europeo ha parlato della richiesta da parte dell’Unione Europea di una tregua umanitaria a Gaza:

“Ci sono azioni legali che vanno prese come obbligo. Vanno adottate misure per creare le condizioni per imporre nulla di meno di un cessate il fuoco a Gaza. Ed è veramente cinico sentire i Paesi membri dell’Ue discutere di una pausa umanitaria. Dopo che 33 mila persone sono state uccise, di cui il 70% donne e bambini? E questo è stato costantemente il bilancio delle vittime a Gaza. Dunque è chiaro che le vittime non sono solo i combattenti di Hamas ma sono anche dottori, infermieri, scienziati, ingegneri, accademici, bambini, bambini, bambini. Si tratta del numero più alto di bambini vittime in un conflitto, è più alto del numero di tutti i bambini uccisi in tutti i conflitti in tutto il mondo negli ultimi 4 anni: di che altro c’è bisogno?”

 

Gallant smentisce Netanyahu: “Nessuna data fissata per Rafah”

11:27

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha smentito il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenendo che non è stata ancora fissata una data per l’offensiva di terra a Rafah.
Gallant ne ha parlato al segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin, dicendo che non c’è ancora un giorno specifico per l’operazione a Rafah.

Unifil: “Rischio escalation al confine Israele-Libano”

11:23

Il comandante della missione delle Nazioni Unite in Libano Unifil, Aroldo Lazaro, ha parlato del rischio crescente di un’escalation militare al confine tra Israele e Libano. Per la fine del Ramadan, in occasione dell’Eid al-Fitr, l’Unifil chiede il ritorno alla cessazione delle ostilità:

“Non esiste una soluzione militare allo scontro e alla violenza attuali; una soluzione politica e diplomatica è l’unica via da seguire. Indipendentemente dalla fede o dal background, esortiamo tutte le parti ad abbracciare lo spirito di unità e compassione che Eid rappresenta e a cercare la via della pace”

Da UniSiena ok a borse di studio per gli studenti di Gaza

11:10

Arriva l’ok dall’Università di Siena a borse di studio e percorsi di accoglienza per studentesse, studenti e docenti di Gaza. Il senato accademico senese condanna quello che succede al popolo palestinese dopo gli attacchi terroristici del 7 ottobre 2023 e chiede il cessate il fuoco immediato”.

Sciopero degli asili nido in Israele

10:46

Circa 900 lavoratori degli asili nido pomeridiani finanziati dalla città di Gerusalemme sono in sciopero oggi e domani, con un ulteriore sciopero approvato per il 30 aprile, afferma in una nota l’Unione dei lavoratori del doposcuola.

Per ong alcune truppe Hezbollah si addestrano in Siria

10:21

Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria alcuni gruppi di Hezbollah libanesi si starebbero addestrando nelle zone della Siria centrale, nella regione di Homs.

Questo confermerebbe i sospetti israeliani, che da giorni attaccano postazioni e basi Hezbollah in territorio siriano.

Rapporto israeliano: ufficiali pensano che fallimento dei negoziati dovuto a ritiro da Khan Younis

9:51

Secondo un rapporto riportato dal sito Ynet, alcuni ufficiali israeliani starebbero dando la colpa dello stallo nei negoziati all’atteggiamento per loro troppo ‘morbido’ del governo nella Striscia di Gaza.

Secondo i funzionari israeliani, infatti, il ritiro delle truppe da Khan Younis e l’aumento dell’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza avrebbero danneggiato i negoziati poiché, spiegano, Hamas non accetterà compromessi nel momento in cui può ottenere simili risultati gratuitamente.

Sanchez: “Spagna pronta a riconoscere lo Stato palestinese”

9:43

Sanchez riconoscimento Palestina

Il presidente spagnolo Pedro Sanchez torna a insistere sul riconoscimento dello Stato palestinese, ribadendo che la Spagna è pronta a farlo.

Lo ha dichiarato durante un suo intervento nel Parlamento spagnolo dedicato agli aggiornamenti di politica estera.

Sanchez ritiene che il riconoscimento sia “giusto” e si chiede retoricamente come possa la comunità internazionale aiutare lo Stato palestinese “se non ne riconosce l’esistenza“.

Di conseguenza, il presidente spagnolo ha annunciato che venerdì 12 aprile inizierà un tour con il ministro degli Esteri José Manuel Albares nei Paesi dell’Ue per cercare adesioni alla proposta spagnola di un riconoscimento ufficiale.

Israele, raid aereo in Siria contro base di Hezbollah

9:12

L’esercito israeliano ha annunciato di aver effettuato questa mattina un raid aereo in Siria contro un’infrastruttura militare di Hezbollah.

Il comunicato, postato sull’account X (ex Twitter) delle forze di difesa israeliane (Idf) riferisce, inoltre, che il governo siriano è ritenuto responsabile di quanto avviene sul suo territorio e che Israele non permetterà che Hezbollah si insedi nel Paese.

Presidente iraniano Raisi: “Musulmani di tutto il mondo sostengano i palestinesi”

8:52

Raisi sostegno palestinesi

Ebrahim Raisi, presidente dell’Iran, ha tenuto un discorso in occasione della festa dell’Eid al-Fitr, che segna la fine del Ramadan, nel quale ha invitato i musulmani di tutto il mondo a sostenere la causa palestinese contro Israele.

Ecco le sue parole, riportate dall’agenzia di stampa Irna:

“Sostenere i palestinesi non è solo un dovere religioso ma anche morale per i musulmani ed è una coscienza per l’umanità. Prego per la vittoria di tutti i musulmani nel mondo, in particolare del popolo palestinese, che è ancora bersaglio di oppressione e violenza da parte del regime occupante sionista“.

Katz replica a Khamenei: “Se Iran attacca, Israele lo colpirà”

8:37

Katz minacce Iran

Arriva la replica israeliana alle minacce pronunciate dalla Guida Suprema dell’Iran Ali Khamenei.

In un post sul suo account X (ex Twitter), Israel Katz, ministro degli Esteri israeliano, ha replicato duramente alle parole di Khamenei:

“Se l’Iran attacca dal suo territorio, Israele reagirà e attaccherà in Iran“.

Parole in seguito ribadite in un’intervista radiofonica, nella quale Katz ha dichiarato che l’Iran è la testa del serpente.

Media libanesi: Hamas apre al rilascio degli ostaggi

8:30

Il quotidiano libanese Al-Akhbar riferisce di una possibile ‘apertura’ di Hamas sul fronte dei negoziati.

Citando una fonte “convolta nei negoziati in corso, il quotidiano sostiene che i miliziani sarebbero disposti a considerare il rilascio di tutti gli ostaggi a fronte di un graduale ritiro delle truppe israeliane da Gaza – che possa consentire il ritorno degli sfollati palestinesi nel nord della Striscia – e un rilascio “proporzionato” di prigionieri palestinesi.

Questa sarebbe la stessa posizione presentata durante gli ultimi colloqui e, secondo la fonte, i leader  di Hamas avrebbero detto ai delegati di Qatar ed Egitto che non parteciperanno a ulteriori trattative se tali condizioni non fossero accettate.

Nonostante il tono da ultimatum, il quotidiano fa notare come questa posizione rappresenti un’apertura al rilascio degli ostaggi senza chiedere in cambio il cessate il fuoco permanente o il ritiro di tutti i soldati israeliani da Gaza.

Danimarca, oltre 14 milioni di aiuti umanitari per Gaza e Cisgiordania

8:21

Il governo della Danimarca ha stanziato oltre 14 milioni di dollari in aiuti umanitari diretti alla Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Il finanziamento dovrà servire a vari scopi, tra cui:

  • rifornimento di cibo e acqua potabile
  • assistenza medica
  • protezione del personale di emergenza.

Harris a parenti degli ostaggi: “Rilascio è la priorità più alta per gli Usa”

8:10

Harris ostaggi

La vicepresidente statunitense Kamala Harris ha incontrato i familiari di alcuni ostaggi tenuti prigionieri da Hamas nella Striscia di Gaza.

Durante l’incontro, secondo quanto riferito da una nota ufficiale della Casa Bianca, la Harris ha aggiornato sulle azioni messe in atto dal presidente Joe Biden per giungere a un accordo sul rilascio degli ostaggi, che resta la “priorità più alta” dell’amministrazione americana.

Khamenei (Iran): “Israele sarà punito per l’attacco di Damasco”

8:03

 

 

Khamenei Israele punito

Ali Khamenei, Guida Suprema dell’Iran, torna a minacciare Israele, dopo il raid dell’esercito israeliano al consolato iraniano di Damasco del 1 aprile.

Khamenei, nel corso di un sermone tenuto nella Grande Moschea di Teheran per la fine del Ramadan, ha giurato vendetta contro Tel Aviv:

“Israele deve essere punito e sarà punito”.

Morte 14 persone dopo bombardamento israeliano nel campo profughi di Nuseirat

7:51

Sarebbe di almeno 14 morti il bilancio di un bombardamento israeliano avvenuto nella serata di ieri nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

Lo riferisce l’agenzia di stampa Wafa.

Media: ministri del governo israeliano contrari all’accordo se non prevede il rilascio di tutti gli ostaggi

7:45

Alcuni ministri del governo israeliano sarebbero intenzionati a opporsi a un eventuale accordo per il cessate il fuoco se questo non prevedesse il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani.

Lo riferisce il quotidiano Haaretz che spiega come, per i ministri, il prossimo accordo potrebbe essere l’ultimo e sarebbe, dunque, necessario garantire il rilascio di tutti gli ostaggi. Inoltre, gli esponenti del governo temono che Israele possa avere meno forza nelle trattative successive.

Gallant: “Nessuna data stabilita per l’offensiva a Rafah”

7:39

Gallant Rafah

Israele non avrebbe stabilito una data per l’offensiva a Rafah.

Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, in un colloquio telefonico con il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, smentendo quanto dichiarato alcuni giorni fa dal premier Netanyahu.

Hamas respinge richiesta israeliana circa il rilascio di 40 ostaggi

7:23

Il motivo nello stallo per le trattative sui negoziati risiederebbe nella richiesta israeliana circa il rilascio di 40 ostaggi, respinta da Hamas.

I miliziani, infatti, sostengono di non detenere 40 prigionieri in vita che rispondono alle caratteristiche volute dagli israeliani – che siano, cioè, anziani, donne o bambini – e che, per venire incontro a tale richiesta, dovrebbe rilasciare alcuni soldati, cosa che Hamas non è disposto a fare.

Un funzionario israeliano ritiene, però, che questo non sia vero e che i leader di Hamas, semplicemente, non vogliano giungere a un accordo.

Usa, missile Houthi abbattuto nel Golfo di Aden

7:18

L’esercito statunitense ha comunicato di aver abbattuto un missile balistico nel Golfo di Aden, lanciato dai ribelli Houthi dello Yemen.

Il comunicato fa sapere che non ci sono state vittime o feriti nell’attacco e che nessuna imbarcazione statunitense o della coalizione internazionale è stata danneggiata.

Biden: “Penso che Netanyahu stia sbagliando”

7:06

Biden tregua

Continuano le pressioni statunitensi per una tregua nei combattimenti nella Striscia di Gaza.

Il presidente Joe Biden, intervistato da Univision, emittente statunitense in lingua spagnola, ha esortato Israele a chiedere un cessate il fuoco di 6-8 settimane, che renda possibile l’accesso degli aiuti umanitari nell’enclave palestinese.

“Ho parlato con tutti, dai sauditi ai giordani agli egiziani. Sono pronti ad entrare e a trasferire questo cibo. E penso che non ci siano scuse per non provvedere alle necessità mediche e alimentari di queste persone“.

Nell’intervista, Biden ha anche contestato l’operato del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, sostenendo di non essere “d’accordo con il suo approccio. Penso che quello che sta facendo sia un errore“, ha concluso il presidente Usa.