Ennesima aggressione violenta in un pronto soccorso, questa volta del Policlinico Riuniti di Foggia, in Puglia. Una dottoressa è stata picchiata brutalmente da un paziente, davanti agli occhi inermi dello staff della struttura ospedaliera.
Foggia, dottoressa aggredita brutalmente al pronto soccorso: cosa è successo
Pugni in pieno volto per il medico, talmente forti da provocarle numerose contusioni e la rottura degli occhiali, per una prognosi pari a dieci giorni. Il paziente in evidente stato di agitazione è stato aiutato nella colluttazione dalla compagna, che invece di placare l’uomo ha preferito collaborare alla violenza come emerso dal racconto di Paola Caporaletti, direttore del Pronto Soccorso.
La dottoressa è stata aggredita nella stessa giornata anche da un altro paziente. Una situazione preoccupante e che presenta uno scenario drammatico e pericoloso per il personale ospedaliero italiano.
Il direttore generale del Pronto Soccorso di Foggia: “Massima vicinanza e solidarietà alla vittima”
Anche il direttore generale dell’ospedale, Giuseppe Pasqualone, si è schierato nei confronti della collega: “Esprimo vicinanza e solidarietà alla dottoressa vittima di un’aggressione mentre prestava servizio nel Pronto soccorso” e prosegue “Eventuali disagi non possono giustificare atti di violenza verbale e fisica”.
“Ricordiamo che in caso di lesioni, anche lievi, ora si può procedere d’ufficio, indipendentemente dalla volontà della vittima di sporgere querela”
Negli ultimi due mesi sono state numerose le violenze subite dai medici di due ospedali d’Italia, uno è l’Ospedale Cervello a Palermo e il secondo a Marigliano, provincia di Napoli.
Nonostante le richieste di maggiori controlli di sicurezza, le voci degli operatori sanitari sembrano essere tutt’ora inascoltate.