Il Professor Matteo Bassetti, sul recente aumento di casi di morbillo registrati in Italia, ribadisce senza remore la necessità di vaccinarsi, sempre. I dati diffusi da un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità in questi giorni, hanno generato un’ondata di preoccupazione e timore tra i cittadini.  

Si tratta di un’epidemia che mai come quest’anno si sta diffondendo rapidamente su ampia scala. Le fasce di popolazione più colpite sono quelle da 0 a 4 anni, che ancora non hanno portato a termine il completo ciclo vaccinale. Subito dopo la fascia tra i 15 anni e i 40 anni.

Tag24 ha deciso di approfondire la questione dell’esplosione dei casi di morbillo, per capire quale sia davvero la situazione attuale in Italia, intervistando il Professore e Ricercatore Matteo Bassetti, Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico di San Martino di Genova.

Aumento casi di morbillo in Italia, Bassetti: “E’ partita una vera e propria epidemia. Picco in estate”

In Italia dall’inizio del 2024 sono stati registrati 213 casi di morbillo solo nel primo trimestre del nuovo anno: una situazione che ha preoccupato i cittadini, provocando una certa dose di allarmismo. L’incidenza nazionale è stata pari a 14,5 casi per milione di abitanti, secondo quanto riportano le indagini ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità.

D: I dati dell’ISS sulla diffusione del morbillo sono davvero così preoccupanti?

R: Si tratta di un evento atteso, nel senso che sono due anni che diciamo che la copertura vaccinale nei confronti del morbillo sta scendendo e che quindi purtroppo è l’onda lunga di questa cattiva informazione sui vaccini. Un grosso problema in Europa: nel 2023 ci sono stati circa 30.000 casi che hanno soprattutto riguardato l’est, e guardando i dati, risulta un’area meno vaccinata rispetto a quella occidentale.

Per questo l’Italia non è da meno: quando guardiamo alle coperture vaccinali del nostro paese, purtroppo c’è da rilevare che abbiamo perso tanti punti percentuali negli ultimi anni e quindi. E’ partita una vera e propria epidemia, perché 200 casi in tre mesi quando nel 2023 ne avevamo avuto poche unità è evidentemente un rialzo importante della curva. Tra l’altro si tratta di un momento dove normalmente il morbillo circola di meno, quindi è pensabile che nei prossimi mesi con il caldo, e con i grandi movimenti – anche dei giovani magari vanno a fare programmi di scambi culturali in giro per il mondo – che sia solo l’inizio.

Quando è previsto il picco di casi di morbillo? Le fasce di età più colpite

D: Per quando è previsto il picco epidemico?

R:Bisogna vedere come andranno le cose, però intanto vediamo la sorveglianza dei prossimi mesi, quindi aprile, maggio, giugno. Se si conferma questo trend è probabile che continuerà a salire velocemente fino all’estate. In genere l’estate è il momento peggiore.

Per quanto riguarda la circolazione del morbillo, ha questa velocità concreta nella sua diffusione proprio perché noi siamo passati da una copertura dal 92% all’86%. Una perdita significativa se si tratta di un virus come il morbillo.

Dobbiamo tutti riflettere sul quanto sta accadendo e interrogarci sull’accaduto, affinché il morbillo non diventi di nuovo un problema. La maggioranza della gente dice: ‘Ma io il morbillo l’ho fatto negli anni 70, negli anni 80 e non mi ha dato complicazioni’. Intanto bisogna vedere se chi racconta queste cose è chi non ha avuto davvero complicazioni, ma c’è poi anche chi può raccontare di averle avute o addirittura chi può non raccontarlo, perché il morbillo può anche essere mortale. 

Io credo sia necessario riportare la comunicazione sui vaccini nella sua giusta collocazione, soprattutto nell’età pediatrica.

D: Quali sono le fasce di età più colpite?

R:Ci sono stati certamente bambini anche sotto l’anno di età, perché si sa che la prima dose si fa al compimento di un anno. Poi però è toccato alla fascia tra i 15 e i 40 anni, che attualmente risulta quella più suscettibile. Magari parte il focolaio dai bambini e poi inevitabilmente interessa agli adulti, genitori e le persone a lorovicino.

L’invito di Bassetti a vaccinarsi contro il morbillo

“Il mio invito è quello di vaccinarsi, verificando sempre quale sia lo status di ognuno di noi: quindi se si è fatta la malattia si può essere tranquilli perché conferisce immunità per sempre. Quindi non si ha più bisogno di vaccinarsi”.

Poi prosegue:

“Se si rientra nelle fasce di età più a rischio e non si è certi di aver avuto la malattia in passato o di aver fatto la vaccinazione, è consigliabile fare un esame del sangue con un sierologico. Se non si ha la copertura, è necessario rivolgersi alle aziende per vaccinarsi. Non è mai tardi per vaccinarsi per il morbillo”.

Tag24 di recente aveva intervistato il Professor Bassetti per la malattia del cervo zombie.