La Turchia ha annunciato restrizioni all’esportazione verso Israele. Il pacchetto di sanzioni, che riguarda 54 gruppi di prodotti e materiali grezzi, è in vigore a partire da oggi, 9 aprile 2024.

La Turchia impone restrizioni all’esportazione verso Israele

Il ministero del Commercio della Turchia ha deciso di limitare le esportazioni verso Israele. Le restrizioni riguardano una serie di 54 gruppi di prodotti: dal ferro all’acciaio, dal marmo alla ceramica ecc. Non sono state imposte limitazioni ai prodotti alimentari.

Le nuove misure sono in vigore dal 9 aprile 2024. Nel comunicato del ministero turco si legge che “questa decisione rimarrà in vigore fino a quando Israele, nel quadro dei suoi obblighi derivanti dal diritto internazionale, dichiarerà un cessate il fuoco immediato a Gaza e consentirà un flusso sufficiente e ininterrotto di aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza”.

La mossa di Ankara

A partire dall’inizio del conflitto del 7 ottobre 2023, gli elettori di Erdogan avevano sollevato critiche per la mancanza di sanzioni contro Israele. Verso le elezioni amministrative del 31 marzo 2024, Erdogan aveva rifiutato gli appelli del partito ultra conservatore, Yeniden Refah, di prendere misure contro Israele. Questo tema, insieme ad altri fattori economici come il potere di acquisto, avevano penalizzato il partito del presidente turco, l’Akp, nel voto del 31 marzo.

Mentre l’Akp è diventato il secondo partito a livello nazionale con il 35,49 per cento dei voti, Yeniden Refah, degli ultra conservatori, ha ottenuto il 6,19 per cento diventando così il terzo partito più votato. La mossa di Ankara ha acceso le discussioni su un possibile voto anticipato.

La risposta di Israele

Non ha tardato ad arrivare la risposta di Israele. Il ministero degli Esteri, Israel Katz, ha affermato, in un post su X: “Erdogan sta ancora una volta sacrificando gli interessi economici del popolo turco per il suo sostegno agli assassini di Hamas a Gaza”. Inoltre, verrà preparato un elenco di prodotti le cui esportazioni verso la Turchia saranno bloccate.

Katz ha affermato che la Turchia ha violato unilateralmente gli accordi commerciali e ha aggiunto: “Ho ordinato di contattare paesi e organizzazioni negli Stati Uniti per fermare gli investimenti in Turchia e impedire l’importazione di prodotti dalla Turchia, e ai nostri amici americani. Il Congresso esaminerà la violazione delle leggi sul boicottaggio e imporrà di conseguenza sanzioni alla Turchia”.