Quanto costa regolarizzare l’impiego di una lavoratrice addetta alle pulizie? Questo è ciò che si chiedono coloro che decidono di assumere un aiuto domestico, una colf o una badante. Per rispondere a questa domanda, è necessario esaminare le diverse novità del 2024 riguardanti salari e contributi. Ad esempio, all’inizio di gennaio, l’INPS ha pubblicato una circolare che fornisce informazioni dettagliate sulle somme dovute per la copertura dei contributi dal primo gennaio al 31 dicembre di quest’anno.

Quanto si paga per mettere in regola una collaboratrice domestica?

Come vedremo, aumentano i contributi previdenziali per colf e badanti. Per quanto riguarda i salari, invece, possiamo esaminare le variazioni da Nord a Sud e il compenso orario in base al livello contrattuale del lavoratore o della lavoratrice. Per cominciare, analizziamo i metodi attraverso i quali le famiglie possono assumere una colf o una badante.

Ci sono fondamentalmente due opzioni per mettere il lavoratore o la lavoratrice in regola:

  1. Libretto famiglia INPS: generalmente, questa opzione è adatta alle famiglie che necessitano di aiuto domestico per poche ore a settimana, ad esempio una volta alla settimana per circa 3 o 4 ore. Il compenso annuo non può superare i 2.500 euro;
  2. Contratto collettivo nazionale: quando le ore di lavoro aumentano, è necessario stipulare un contratto regolato dal contratto collettivo nazionale per colf e badanti, con variazioni che dipendono dagli anni di esperienza del lavoratore o della lavoratrice, dal livello contrattuale e dalla città.

Quanto guadagna una collaboratrice domestica?

Parliamo ora di come viene determinato il salario. Questo può essere stabilito prendendo in considerazione il livello contrattuale del lavoratore:

  • Livello A, che corrisponde al livello più basso, per colf e badanti con scarsa esperienza;
  • Livello B, il più comune, per coloro che hanno più di 12 mesi di esperienza;
  • Livello D, il più elevato, per i lavoratori che ricoprono posizioni specifiche caratterizzate da responsabilità e autonomia, e che possiedono requisiti professionali.

Il salario orario per colf e badanti varia in base ai diversi livelli contrattuali, con un costo orario per la famiglia che oscilla da circa 8 euro per coloro del livello A a circa 13 euro per il livello più alto.

Tuttavia, è importante notare che tali costi possono variare a seconda di altri fattori, come l’esperienza della colf e la località in cui si risiede: al Nord potrebbero essere richiesti compensi superiori rispetto al Centro e al Sud.

Inoltre, per regolarizzare la situazione di colf e badanti, la famiglia deve affrontare alcune spese, tra cui permessi retribuiti, giorni di ferie, la tredicesima mensilità e i contributi previdenziali obbligatori dell’INPS.

Quanti sono i contributi da versare per una collaboratrice domestica?

Questa domanda trova risposta nella circolare INPS n. 23 del 29 gennaio 2024.

Nella circolare, l’INPS comunica le nuove fasce salariali su cui calcolare i contributi dovuti per l’anno 2024 per i lavoratori domestici.

L’INPS specifica che se il tempo di lavoro è inferiore a 24 ore settimanali, il contributo orario è determinato in base a tre fasce salariali diverse. Se invece il tempo di lavoro è di almeno 25 ore settimanali, il contributo rimane fisso per tutte le ore retribuite.

La circolare rende note le tabelle relative agli importi con e senza contribuzione addizionale.

Nota: con CUAF, l’INPS si riferisce al contributo Cassa Unica Assegni Familiari dovuto per tutti i rapporti di lavoro domestico, fatta eccezione per i rapporti tra coniugi e tra parenti fino al terzo grado conviventi.