A meno di 100 giorni dall’apertura dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024 a Parigi, l’attenzione si concentra sulla qualità delle acque della Senna, il fiume che sarà al centro di diverse competizioni. L’ONG Surfrider Foundation ha condotto una campagna di campionamenti lunga sei mesi, rivelando risultati allarmanti: su 14 misurazioni effettuate tra settembre 2023 e marzo 2024, 13 hanno rilevato valori ben superiori ai limiti raccomandati per la balneazione.
Parigi 2024, allarme Senna
La normativa europea stabilisce che le concentrazioni di batteri indicativi di contaminazione fecale, come Escherichia coli e enterococchi, non dovrebbero superare rispettivamente le 1.000 e le 400 unità formanti colonie (ufc)/100 ml. Tuttavia, le analisi di Surfrider hanno costantemente rilevato concentrazioni superiori, con picchi di 7.250 ufc/100 ml per l’Escherichia coli e 1.190 ufc/100 ml per gli enterococchi sotto il ponte dell’Alma.
Livelli inquinamento della Senna troppo alti per Parigi 2024
È importante notare che le analisi sono state condotte in un periodo non considerato stagione balneare, riservata ai mesi estivi. Tuttavia, risultati precedenti inviati dal Comune di Parigi all’inizio del 2024 indicavano una scarsa qualità delle acque anche durante i mesi estivi del 2023. Surfrider ha espresso preoccupazione per i rischi che questa situazione comporta per gli atleti e la popolazione parigina, sottolineando il pericolo di nuotare in acque inquinate. L’associazione ha richiesto accesso ai luoghi di gara per continuare i campionamenti e ha sollecitato l’adozione di un “piano B”. E’ stata inoltre scritta una lettera aperta per chiedere l’accesso ai luoghi di gara “prima e durante” i Giochi, in modo da poter continuare a prelevare i propri campioni.
Le gare interessate
In particolare, le gare di triathlon (in calendario il 30 e 31 luglio, e il 5 agosto) e quelle di nuoto in acque libere (previste per l’8 e il 9 agosto) sono particolarmente a rischio in caso di forti piogge, che degraderebbero l’acqua della Senna scaricando nel suo letto acque reflue mescolate a quelle piovane. Nel 2023, una prova generale di nuoto in acque libere è stata annullata a causa del superamento dei livelli di qualità dell’acqua e dell’elevata presenza di Escherichia coli. Non è la prima volta che il nuoto olimpico in acque libere deve affrontare questo tipo di problemi. Al termine del test event 2019 in vista delle Olimpiadi di Tokyo, i nuotatori avevano protestato contro la qualità dell’acqua della baia di Tokyo. Anche alle Olimpiadi di Rio del 2016, la baia inquinata di Guanabara fece discutere per l’alto tasso di inquinamento che metteva a rischio la salute degli atleti.
Macron e Hildago pronti a fare il bagno nella Senna
La nuotatrice brasiliana Ana Marcela Cunha, campionessa olimpica in carica di nuoto in acque libere, ha sollevato la questione e ha chiesto un piano alternativo in caso di inadeguatezza della Senna. Gli organizzatori hanno risposto di essere in grado di ritardare gli eventi di nuoto in caso di maltempo, ma non prevedono di spostarli.
Il problema del livello dell’inquinamento della Senna per Parigi 2024 sembra non preoccupare eccessivamente la politica. Come atto simbolico, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo e il presidente francese Emmanuel Macron hanno annunciato di tuffarsi nel fiume nelle settimane precedenti i giochi, dimostrando un impegno per affrontare la questione dell’inquinamento della Senna.