La sconfitta contro il Cagliari ha portato l’Atalanta a delle riflessioni, a farne da eco anche la discussione accesa avvenuta nel post partita tra Gasperini e Percassi, presente anche D’Amico, simbolo di un certo nervosismo nell’ambiente.

Aria tesa in casa Atalanta, discussione tra Gasperini e Percassi

Una discussione che avrebbe portato a urla e tensioni, quella avvenuta tra il Presidente Percassi e a seguito del match tra Atalanta e Cagliari: partita in cui i nerazzurri hanno perso per la seconda volta di fila dopo l’1-0 con la Fiorentina.

Periodo decisamente da dimenticare per la squadra di Gasperini che si inceppa nuovamente a un mese dalla doppia disfatta contro Inter e Bologna in campionato e una ripresa che sembrava la luce in fondo a un tunnel. Nessuna reazione da parte dei giocatori dopo la sconfitta di Coppa Italia avvenuta proprio pochi giorni prima al Franchi, l’Atalanta non si rialza in campionato e manca l’occasione di tenere a distanza il Napoli di Calzona.

Un passo falso che potrebbe pesare nel finale di stagione che si sta per delineare e che al momento vede la Dea soltanto in sesta posizione, qualificata per la Conference Europa League, dopo il sorpasso avvenuto da parte della Roma di De Rossi.

Una tensione crescente nata proprio dalla prova spompata dei giocatori di Gasperini che hanno perso contro la 13esima in classifica e subendo una vera e propria rimonta da parte dei rossoblù, mancando di concentrazione.

Una polveriera che è esplosa nel post-partita, quando il tecnico ha raggiunto la squadra negli spogliatoi e poi ha avuto un acceso confronto con l’alta dirigenza nerazzurra. Presenti durante l’incontro Percassi, Presidente dell’Atalanta, e D’Amico, Direttore Sportivo: i due hanno discusso in modo talmente animato con l’allenatore da far percepire il nervosismo anche all’esterno della stanza in cui si erano riuniti.

Inequivocabile, secondo Il Corriere della Sera la voce percepita di Gasperini che avrebbe difeso a spada tratta la sua idea, ritardando anche alle seguenti interviste che di solito sono pianificate nel post partita di ogni gara.

Fondamentale la reazione in Europa League

La sensazione è che la dirigenza non sia contenta dell’andamento altalenante della squadra e che imputi la mancanza di mano dura da parte del tecnico che non sembra più avere le redini dei propri giocatori, mettendo a repentaglio gli obiettivi stagionali.

Al momento, infatti, l’Atalanta è in bilico in Coppa Italia e rischia di non partecipare nemmeno all’Europa League se non cambia marcia immediatamente in campionato. Un atteggiamento preoccupante se si pensa al big match che a giorni i nerazzurri dovranno affrontare contro il Liverpool.

Una doppia sfida che potrebbe delineare molto della stagione per la Dea e che, in caso di esito positivo, potrebbe regalare una svolta nell’atteggiamento da parte dei giocatori. L’Atalanta, infatti, rischia ma è ancora in gioco per tutte le competizioni.

Anche una prestazione di tutto rispetto contro il Liverpool potrebbe essere capace di dare la giusta carica per ritrovare l’atteggiamento corretto in campionato e in Coppa Italia: c’è da giocare, infatti, ancora il ritorno in casa contro la Fiorentina e un risultato dell’andata che non condanna i nerazzurri.

In campionato, invece, servirà maggiore continuità da qui alla fine ma con buone possibilità di portare a termine una qualificazione europea visto che non ci saranno big match se non quello al Gewiss Stadium proprio contro la Roma del 12 maggio.

Nell’ottica dello scontro diretto, dunque, sarà fondamentale per Gasperini e i suoi restare vicini ai giallorossi e provare nelle partite precedenti a ridurre la distanza di 5 punti che si è venuta a creare viste le ultime uscite negative con Inter, Bologna, Juventus e Cagliari – eccezion fatta per la vittoria a Napoli.