L’impegno è di quelli proibitivi, di quelli che sembrano già scritti, ma anche a Liverpool l’Atalanta proverà a fare il miracolo. La squadra di Gapserini non sta vivendo il suo momento migliore ed è reduce da due sconfitte sconsecutive, una in Coppa Italia contro la Fiorentina nella gara d’andata della semifinale e l’altra in campionato contro il Cagliari, in trasferta. Questo però è il momento di scrollarsi di dosso tutte le scorie negative e riprendere ogni energia possibile per tentare l’impresa ad Anfield, uno degli stadi più iconici d’Europa. Contro i ragazzi di Klopp servirà la partita perfetta, e potrebbe addirittura non bastare. La Dea ha, per ora, un solo obiettivo, che è quello di mantenere aperta la qualificazione per poi giocarsi il tutto per tutto in casa, al Gewiss Stadium. Per commentare Liverpool-Atalanta, Thomas Manfredini, che in nerazzurro ha vissuto 5 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Liverpool-Atalanta, Manfredini a Tag24

L’Atalanta si sta preparando per la partita delle partite. Quel match che ogni bambino che ama il pallone sogna di poter giocare almeno una volta nella vita. Il prossimo appuntamento è con l’Europa League, ad Anfield, contro il Liverpool di Jurgen Klopp. Una partita che sembra già scritta in partenza, ma al tempo stesso un pronostico che i nerazzurri vogliono ribaltare. Archiviare le due sconfitte arrivate nel giro di una settimana è la parola d’ordine da cui ripartire per prepararsi al meglio in vista del prossimo impegno. Gasperini sa bene quanto sia difficile, ma ci crede e andrà in Inghilterra per giocarsela. Appuntamento giovedi serà alle ore 21 per il primo atto e poi gara di ritorno in programma la prossima settimana a Bergamo. Per commentare Liverpool-Atalanta, Thomas Manfredini, che della Dea è stato anche capitano, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Missione impossibile oppure la Dea può riuscire nell’impresa?

“Nel calcio non c’è niente di impossibile, ma sicuramente è difficile. Già da qualche anno penso che un’Atalanta al 100% possa mettere in difficoltà chiunque. E’ normale però che ora si giocherà contro una squadra grandissima e il 100% potrebbe non bastare. Sono fiducioso e penso che la Dea farà una grande prestazione, come al solito nelle Coppe”.

Due sconfitte consecutive, cosa non sta funzionando in questo momento?

“Succede che da un paio d’anni l’Atalanta non riesce ad avere un rendimento altissimo sempre e ogni tanto ha qualche calo di concentrazione. Per come gioca mister Gasperini bisogna stare sempre al 100% sia dal punto di vista della concentrazione che dal punto di vista fisico. I duelli uno contro uno vanno sempre vinti e può capitare che anche l’errore del singolo faccia perdere punti o partite. Questo però non vuol dire che sia una squadra in difficoltà e non preoccupa a livello di gicoo. E’ vero che ha perso, ma può ancora dire la sua su tutte e tre le competizioni. Ha avuto qualche pausa di troppo, ma è sempre temibile”.

Gasperini contro Klopp, come la affronterà la Dea?

“Il DNA dell’Atalanta è quello e affronterà anche il Liverpool nella stessa identica maniera. E’ normale che forse non sarà aggressiva sin dal primo minuto, ma mi aspetto comunque i duelli e l’uno contro uno che il mister ha sempre chiesto alla sua squadra. L’idea di gioco di Gasperini è quella ed è difficile da cambiare. Penso che sarà diverso solo l’atteggiamento e l’aggressione, specie in determinate zone del campo. Mi aspetto che l’Atalanta resti leggermente più bassa, senza andare sempre ad offendere”.

Due partite che portano via energie importanti. Questo rischia di compromettere il percorso Champions dell’Atalanta?

“Sicuramente, quando si dice che le squadre che non hanno le Coppe sono facilitate è la verità. Specie quando si arriva alla fase finale della competizione internazionale, che porta via sempre qualcosa sia dal punto di vista fisico, che mentale o di infortuni. Conoscendo Gasperini penso che l’Atalanta sia allenata, anche troppo, per avere energie in serbo per tutte le partite. Sono match talmente belli che se dovessero andare bene la stanchezza non si sentirà sicuro”.

C’è qualcuno in particolare da cui ti aspetti di più?

“Non penso che un singolo possa deciderla, ma ci vorrà la prestazione perfetta da parte di tutta l’Atalanta. E’ normale che Koopminers, Scamacca, Lookman e De Ketelaere sono i giocatori che hanno maggiore qualità e che ti possono dare qualcosa in più. A prescindere però, servirà da tutti quel pizzico di qualità e quantità in più. Sia coloro che scenderanno in campo dal primo minuto, che chi partirà dalla panchina. davanti non ci dimentichiamo che c’è il Liverpool”.

Percentuali di passaggio del turno?

“L’importante è mantenere aperta la qualificazione. Se devo essere razionale dico che l’Atalanta ha il 30% delle possibilità. Se poi invece faccio parlare il cuore e l’affetto che ho per la Dea dico il 40%. La speranza è quella di tenerla in gioco per poi giocarsi tutto a Bergamo”.