La Dengue, malattia virale trasmessa dalle zanzare, sta raggiungendo cifre record di mortalità in Brasile, generando un’allarmante situazione sanitaria nel paese.

Questo repentino aumento dei casi fatali ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla diffusione incontrollata della malattia e alla necessità di intensificare gli sforzi di controllo e prevenzione. Scopriamo davvero cosa sta succedendo in Brasile, perché c’è questo record di morti.

Record di morti per Dengue in Brasile, ecco cosa sta accadendo davvero

Il Brasile batte il record storico di morti per Dengue, con 1.116 decessi ufficiali. Nonostante questo, niente panico, perché il virus mostra i primi dati in diminuzione in altri venti stati brasiliani.

Il numero di morti record, però, va contestualizzato: si tratta del numero più alto mai registrato nella serie storica della Dengue in Brasile, iniziata negli anni 2000.

Questo perché il 2023 e il 2022 sono, rispettivamente, il secondo e il terzo anno in cui la Dengue è stata più letale, con 1.094 e 1.053 morti.

Oltre al numero record di morti per Dengue, nei primi tre mesi del 2024 il Brasile ha registrato anche il più alto numero di infezioni, ben 2,9 milioni di casi. In nessun altro anno sono stati registrati così tanti casi. Secondo gli esperti i casi potrebbero arrivare a 5 milioni entro fine anno.

La Dengue, purtroppo, non riguarda esclusivamente il Brasile. Secondo l’Organizzazione Panamericana della Sanità (OPS), si prevede che le Americhe registreranno la peggiore epidemia di Dengue della storia. Anche Argentina, Paraguay e Perù, registrano un aumento dei casi.

Analizzando l’andamento della Dengue in Brasile, però, si prevede che questo sia il picco raggiunto. Perché nelle ultime settimane, il Ministero della Salute ha rilevato una stabilità o addirittura un calo nell’incidenza della malattia trasmessa dalle zanzare.

Nonostante i segnali positivi di miglioramento, l’appello alla prudenza da parte del governo brasiliano, resta forte, come dice Ethel Maciel, segretaria per la sorveglianza della salute e dell’ambiente.

Maciel sottolinea l’importanza di mantenere l’attenzione alta, specialmente nei comuni in cui sono disponibili vaccini contro la Dengue. Incoraggia i genitori a portare i bambini per essere immunizzati, evidenziando la necessità di proteggere la popolazione dai rischi legati a questa malattia.

Qual è il tasso di mortalità della Dengue?

Il tasso di mortalità stimato per i casi probabili di Dengue si attesta mediamente all’0,04%, ma assume proporzioni più preoccupanti nei casi di Dengue grave, con un tasso stimato del 3,93%. Questi dati evidenziano la gravità della situazione e sottolineano l’importanza di una gestione efficace della malattia e delle sue complicazioni.

Una delle migliori strategie contro la Dengue resta il vaccino

Affrontare la minaccia della Dengue senza disponibilità di farmaci specifici richiede una strategia di controllo mirata alla prevenzione della proliferazione delle zanzare responsabili della trasmissione. Identificare e neutralizzare i siti di riproduzione delle larve rappresenta un’azione chiave e indispensabile.

Una delle principali risorse nel combattere la diffusione della Dengue è l’utilizzo del vaccino. Attualmente, le scorte disponibili sono limitate, pertanto il Ministero della Salute brasiliano ha destinato le dosi solo ai bambini e agli adolescenti di età compresa tra i 10 e i 14 anni, in alcune località specifiche.

Si prevede che nel 2025 questa strategia possa essere estesa, con l’acquisizione di maggiori dosi e la potenziale produzione interna.

Affrontare la minaccia della dengue senza disponibilità di farmaci specifici richiede una strategia di controllo mirata alla prevenzione della proliferazione delle zanzare responsabili della trasmissione. Identificare e neutralizzare i siti di riproduzione delle larve rappresenta un’azione chiave in questo contesto.

Una delle principali risorse nel combattere la diffusione della dengue è l’utilizzo del vaccino. Attualmente, le scorte disponibili sono limitate, pertanto il Ministero della Salute brasiliano ha destinato le dosi solo ai bambini e agli adolescenti di età compresa tra i 10 e i 14 anni, in alcune località specifiche.

Si prevede che nel 2025 questa strategia possa essere estesa, con l’acquisizione di maggiori dosi e la potenziale produzione interna. Nísia Trindade, ministro della Salute, ha annunciato che si stanno adottando misure per aumentare la produzione di vaccini in collaborazione con la Fondazione Oswaldo Cruz e laboratori privati.

Al momento, il vaccino Qdenga è importato e la società farmaceutica responsabile, la giapponese Takeda, non ha ancora firmato accordi di trasferimento tecnologico con il governo brasiliano. Tuttavia, resta aperta la possibilità di utilizzare il vaccino dell’Istituto Butantan, sebbene non sia ancora stato approvato dall’Agenzia nazionale di sorveglianza sanitaria (Anvisa).

In conclusione, nonostante si registri una diminuzione dei casi di Dengue in Brasile, è preoccupante il raggiungimento del numero record di morti legate alla malattia.

È chiaro che, nonostante i progressi compiuti nel controllo e nella prevenzione della Dengue, vi è ancora molto lavoro da fare per proteggere efficacemente la popolazione dalle gravi conseguenze della malattia.

È fondamentale continuare a promuovere strategie di controllo delle zanzare, adottare misure preventive come la vaccinazione e intensificare gli sforzi.