Tra disordini legati al potere e violenze delle bande armate che terrorizzano il Paese, di recente Haiti è stata messa a ferro e fuoco: i leader sembra abbiano trovato finalmente un accordo per un governo temporaneo di transizione. L’obiettivo è quello di assicurare stabilità politica fino alle prossime elezioni nel 2026.
Ad Haiti hanno trovato un accordo per un governo temporaneo
L’instabilità del governo ad Haiti, che da tempo sta creando disagi e problemi al Paese, ha portato i leader dei partiti politici dello Stato a cercare di trovare una via per ripristinare la sicurezza ed arrivare alle prossime elezioni. Da qui l’annuncio di aver raggiunto un accordo in cui è prevista la creazione di un governo temporaneo: un regime di transizione che conduca dritto fino alle elezioni in programma per il 2026.
In aggiunta, bande criminali seminano paura e terrore nel Paese caraibico, da settimane vanno avanti scontri armati violenti e manifestazioni antigovernative. I primi giorni di marzo, il premier Ariel Henry, proprio per questo, si è trovato costretto a presentare le dimissioni.
L’accordo per il governo di transizione ad Haiti
L’accordo per formare un nuovo governo di transizione, in grado di guidare Haiti fino alle prossime elezioni nel 2026, assicurando la stabilità del Paese, dovrà passare al vaglio della Comunità dei Caraibi (CARICOM).
Il CARICOM è un’organizzazione internazionale che comprende gli Stati dei Caraibi. Il testo dell’accordo sarà soggetto anche alla verifica del governo uscente, che dovrà approvarlo. Il patto prevede che venga istituito un consiglio di nove membri, con due osservatori e sette votanti.
Il consiglio rappresenterà i partiti politici e la società civile e dovrà eleggere il nuovo primo ministro, che resterà in carica fino a che non si si terranno le prossime votazioni. Sui membri del consiglio ricade il divieto di candidarsi alle elezioni.