Un convento di suore, delle novizie che si mettono in fila per fare la comunione, quindi la sorpresa: una di loro sgrana gli occhi quando scopre di aver ricevuto una patatina al posto dell’ostia. Il “divino quotidiano”, recita lo slogan del nuovo spot di Amica Chips. Peccato abbia fatto infuriare l’Aiart, l’Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Televisione di ispirazione cattolica, che l’ha definito “blasfemo”. Chiedendone l’immediato ritiro.

Polemiche anche sui social, dove lo spot è stato condiviso sui profili ufficiali dell’azienda.

Lo spot di Amica Chips con le suore e una patatina al posto dell’ostia, la polemica dell’Aiart: “Mancanza di rispetto e creatività”

La nuova pubblicità di Amica Chips- che, qualche anno fa, reclutò come testimonial il pornodivo Rocco Siffredi– sta facendo discutere. È infatti finita nel mirino dell’Aiart: il presidente Giovanni Baggio ne ha chiesto l’immediata sospensione, in quanto

offende la sensibilità religiosa di milioni di cattolici praticanti oltre che oltraggioso nel banalizzare l’accostamento tra la patatina e la particola consacrata.

Secondo Baggio, infatti, questo spot rappresenta il tentativo dell’azienda di risollevarsi “ricorrendo alla blasfemia”. Per questo motivo è stato segnalato all’Istituto di Autodisciplina pubblicitaria: è ritenuto

contrario agli articoli 1 e 10, lealtà della comunicazione, convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona, del codice di autodisciplina della comunicazione commerciale.

Baggio aggiunge, inoltre, che lo spot

 mancanza di rispetto e di creatività, oltre che spia dell’incapacità di fare marketing senza ricorrere a simboli che con il consumo e il croccante nulla hanno a che fare.

L’agenzia che ha realizzato la pubblicità Amica Chips: “Linguaggio fuori dagli schemi e ironico”

Lo spot Amica Chips 2024 è stato realizzato da Lorenzo Marini Group. In occasione del lancio, come si legge in una nota riportata da siti specializzati in comunicazione, l’agenzia aveva sottolineato di aver proposto

una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi televisivi tradizionali ma a stilemi narrativi social. Il messaggio vuole esprimere, “con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. 

Sui social i pareri sono discordanti. C’è chi apprezza lo spot, giudicandolo divertente e “molto carino” e chi, invece, la definisce una pubblicità “figlia di questi tempi di corruzione e decadenza”.

Non manca chi invoca “la versione islamica”:

Provate se avete il coraggio a sfottere Maometto e vediamo che succede

è il commento di un altro utente.

Approfondisci il tema con l’intervista all’ideatore dello spot, Lorenzo Marini. Lo scorso settembre un altro spot scatenò aspre polemiche sui social: era targato Esselunga e intitolato “La pesca”.