Trasformare i mercati dei capitali facendo leva sulle criptovalute: questo è il compito che si prefigge Maple, una rete per investitori istituzionali in criptovalute costruita su Ethereum e Solana. Per farlo intende semplificare al massimo l’iter procedurale utilizzato dalle aziende per acquisire finanziamenti.
Considerato come il mercato creditizio, praticamente in ogni parte del mondo, sia abituato a praticare una stretta nei confronti dell’economia reale ogni volta che la situazione economica volge al peggio, si tratta di un progetto da seguire con estrema attenzione.
Maple: cos’è e cosa si propone
Maple Finance (MPL) è un marketplace finanziario decentralizzato che si avvale della tecnologia blockchain per riuscire a dare risposte performanti ad un mercato creditizio estremamente problematico.
Per conseguire l’obiettivo di partenza, il protocollo utilizza contratti intelligenti, cui spetta il compito di eliminare le strozzature in termini di tempi e costi, affidando alla blockchain il compito di garantire la necessaria immutabilità delle transazioni.
Grazie al protocollo Map gli esperti di credito hanno la possibilità di sviluppare società di prestito sulla piattaforma, rendendo disponibile il finanziamento per i clienti istituzionali. Il tutto aprendo la prospettiva di notevoli rendimenti per i liquidity provider (LP), ovvero coloro che apportano liquidità al sistema.
Come funziona Maple
Maple rivolge le sue proposte a prestatori istituzionali e mutuatari aziendali. I servizi di prestito sono offerti a tassi d’interesse variabili e prevedono una due diligence iniziale per conoscere chi avanza la richiesta.
I mutuatari dotati di una reputazione inattaccabile, possono ottenere prestiti non garantiti in cambio di una commissione di costituzione, da corrispondere ai delegati del pool e alla DAO formatasi al fine di sovrintendere al protocollo.
I mutuatari sono naturalmente tenuti a versare gli interessi per tutta la durata del prestito e gli importi in questione saranno girati per il 10% al delegato del pool e il restante ai fornitori e ai prestatori della copertura del pool. I fondi della tesoreria sono a loro volta gestiti dalla Maple DAO.
Proprio ai delegati del pool, scelti all’interno di una white list, spetta il compito di espletare la fase di accertamento su coloro che richiedono i prestiti. La due diligence va in pratica a individuare il merito creditizio del richiedente e a stabilire sulla base di esso il piano di rientro del finanziamento.
Altra figura chiave all’interno di Maple è rappresentata dagli staker. Sono loro a fornire un’assicurazione, ai pool di prestiti di Maple, puntando i token BPT con USDC/MPL al loro interno, in modo da fornire il capitale di perdita. Per l’assunzione di tale rischio, i token in questione saranno liquidati e destinati a coprire le perdite in caso di inadempienza. Ai vantaggi collegati allo staking di MPL, gli staker assommano una quota degli interessi generati dai prestiti effettuati dai mutuatari.
MPL: la tokenomics
L’utility token di Maple è MPL. Chi lo detiene si assicura la possibilità di guadagnare commissioni di interesse e partecipare ai processi decisionali interni alla rete. Coloro che sono meno disposti a condividere responsabilità di autogoverno, possono comunque delegare a favore di altri e partecipare comunque alla suddivisione dei profitti generati.
MPL si presenta nella stragrande maggioranza delle operazioni ordinarie sulla catena sotto forma di token ERC-20. Se utilizzato nel processo distributivo dei profitti dalla tesoreria di Maple, lo standard adottato è invece quello ERC-2222.
Per quanto concerne l’offerta di MPL, è stato stabilito un tetto a 10 milioni di esemplari. In tal modo il token assume un aspetto chiaramente deflattivo, destinato a gioco lungo a stabilizzarne la quotazione.
Le prospettive di Maple
Maple fa riferimento ad un settore molto particolare della finanza decentralizzata, quello dei prestiti. La maggior parte dei protocolli operanti nella stessa nicchia, offrono finanziamenti sovracollateralizzati, acuendo le difficoltà di reperire credito.
Maple adotta invece un altro modello di business. Il suo marketplace permette di prestare più denaro con il crescere del collaterale posto a garanzia. Offre quindi una maggiore apertura alla clientela interessata rispetto a molte piattaforme concorrenti.
Inoltre, chiunque è abilitato a diventare prestatore o fornitore di liquidità e a guadagnare rendimenti interessanti prestando denaro a soggetti istituzionali. Il rischio collegato a prestiti non garantiti è naturalmente da valutare con il passare del tempo. Il sistema reputazionale adottato sembra però in grado di fornire garanzie agli interessati.