“Per un pugno di like” attualmente su Amazon Prime è un’esilarante commedia che vede come protagonista chi tenta di cercare il successo attraverso i social media.
La pellicola è diretta da Giancarlo Doronzo che ha lavorato a fianco di Daniele Condotta, Mandrake, Glenda Resta e Chiara Anicito. Il film, distribuito da DRAKA Distribution, sta spopolando tra il pubblico e noi di Tag24 abbiamo avuto l’occasione di fare qualche domanda ad uno dei protagonisti, il regista e il produttore. Ecco cosa hanno riferito ai nostri microfoni.
Per un pugno di like: l’idea del progetto
Il protagonista Daniele Condotta, regista Giancarlo Doronzo e il produttore Antonio Di Cosola si sono confrontati con noi, rispondendo ad alcune domande sul nuovo progetto “Per un pugno di like”, raccontandoci aneddoti, dettagli e particolari del film.
Com’è nata l’idea di dare vita a ”Per un pugno di like”?
DC: “Nasce dall’idea di Talia Films, la casa di produzione, di portare il web al cinema. Mi hanno poi contattato per coinvolgermi in questo loro esperimento, e io sono stato subito veramente entusiasta di partecipare a questo folle tentativo, e ci siamo veramente divertiti… I risultati sono stati più che soddisfacenti, è stata veramente una vittoria e una grande prova di coraggio da parte della produzione perché non era facile portare avanti questo esperimento ma il risultato ci ha resi tutti molto felici”.
ADC: “Inizialmente doveva essere un documentario che raccontava la storia dei tiktoker. Poi abbiamo pensato di rendere la storia più romanzata, creare più intrigo, più viralità. E gradualmente, man mano che venivano ideate le situazioni, nasceva “Per un pugno di like”.
Il legame tra il cinema e il web
Nella società contemporanea quanto è stato difficile unire il cinema e il web?
ADC: “È stato molto difficile perché si tratta di due dinamiche completamente diverse a livello sia di lavorazione, che di tempistiche, quindi è stato veramente complicato. Per la distribuzione abbiamo poi optato per una piattaforma di streaming (Prime Video) perché si avvicina alle modalità di fruizione del web”.
GD: “Innanzitutto bisogna dire che il mondo cinematografico è cambiato. È cambiato soprattutto dal Covid in poi: mentre precedentemente avevamo produzioni cinematografiche e produzioni televisive, quindi due canali per quanto riguarda i prodotti audiovisivi, si è poi aggiunta una nuova strada, ovvero quella delle piattaforme web, e moltissime produzioni stanno spostando gli strumenti del loro lavoro dal cinema puro alle piattaforme. Probabilmente questo è motivato anche dal fatto che è più facile arrivare alle persone. Quindi, per tornare alla domanda, unire questi due mondi non è stato semplice ma è stato molto interessante. Noi abbiamo preso persone dal web, dai social, e le abbiamo inserite all’interno di un contesto cinematografico. Però la particolarità del nostro prodotto è che a queste figure, a questi creator non è stato dato un ruolo puramente attoriale da seguire… Certo, avevano delle battute, un copione, però ci siamo preoccupati che loro mantenessero la propria identità, il proprio personaggio con il quale performano sul web, con il quale vengono conosciuti tutti i giorni dai propri follower. E forse è stata questa la mossa vincente: portare personaggi web nel cinema non spogliandoli delle proprie vesti. Non è stato semplice: chi lavora sul web crea i propri contenuti da solo in maniera autonoma, stoppando, ripetendo, utilizzando una tipologia di montaggio molto serrata, con tagli sulle battute per rendere la gag più rapida, per catturare in un minuto l’attenzione dello spettatore… Portare quindi un creator a lavorare nel cinema con tempistiche e modalità diverse sicuramente non è stato semplice ma molto molto stimolante. Daniele era abituato, avendo fatto altri tipi di produzione, altri meno, però devo dire che se la sono cavata tutti in maniera egregia”.
Siamo soliti affermare che il cinema e il web sono due mondi opposti ma è veramente così?
DC: “Beh, sì, c’è proprio tanta, tanta differenza… Nel linguaggio: il linguaggio usato nel web è totalmente differente da quello nel cinema. Nelle tempistiche: sul web sei abituato, in un minuto, un minuto e mezzo al massimo, a dover comprimere tutto un testo, una gag, uno sketch, cento battute, mentre in un film, nel cinema, tutto deve essere più rallentato, tutto ha proprio un codice diverso. Lo spettatore deve arrivare a fine film con ancora la curiosità di capire, di essere sorpreso, mentre nel web invece nei primi tre o quattro secondi io voglio già sapere dove vai a parare, avviene proprio il contrario”.
ADC: “Sì, sono due mondi opposti ma che ad un certo punto si incontrano, e “Per un pugno di like” vuole essere proprio quel punto di incontro che li unisce”.
Verso il sequel
GD: “Di sicuro siamo al lavoro sulla nuova produzione. Il prodotto è piaciuto, tantissimi ci hanno richiesto un proseguo e quindi noi non possiamo non accontentare il pubblico. Cosa succederà è ancora tutto da vedere. Ci saranno nuovi creators, non sappiamo ancora esattamente come si svilupperà il personaggio di Daniele ma sicuramente qualche disavventura gli capiterà… Per il resto è ancora prematuro annunciare una data d’uscita, ma ci stiamo lavorando su, quindi… stay tuned!”.
DC: “Stiamo lavorando a questo. Come si dice in questi casi “non possiamo spoilerare nulla”, però abbiamo già imbastito più di uno scalettone, abbiamo già in mente dei nuovi personaggi da inserire nel contesto quindi sì, ci stiamo lavorando”.