C’è un’idea diffusa che gli uomini siano fertili a qualsiasi età, ma recenti studi scientifici hanno dimostrato che questa convinzione potrebbe non essere del tutto accurata.
Mentre è vero che gli uomini possono continuare a produrre sperma anche in età avanzata, diversi esperti mettono in discussione la qualità e la salute dello sperma negli uomini più anziani.
Con il passare degli anni, ci sono cambiamenti significativi nella qualità dello sperma e nella sua capacità di fertilizzare un ovulo, il che può influenzare la possibilità di diventare padri. Scendiamo nei dettagli di questo argomento.
È proprio vero che l’uomo è fertile a ogni età?
Mentre spesso si pensa che gli uomini possano diventare padri a qualsiasi età, la ricerca suggerisce che l’età maschile può influenzare significativamente la fertilità e il successo, sia delle gravidanze naturali che delle tecniche di inseminazione artificiale.
Recentemente, uno studio condotto dall’Università di Harvard ha rivelato che l’età dell’uomo gioca un ruolo importante nel determinare l’efficacia di procedure come la fecondazione in vitro.
Contrariamente alle precedenti raccomandazioni, che si concentravano principalmente sull’età della madre, questo studio evidenzia l’importanza dell’età paterna. Ad esempio, i dati mostrano che le probabilità di successo della gravidanza possono diminuire significativamente se l’uomo supera i 40 anni di età.
Anche se le donne sono giovani e in piena età fertile, la presenza di un partner maschile più anziano può influire negativamente sulle possibilità di concepimento. Pertanto, è importante considerare attentamente l’età del partner maschile durante la pianificazione della gravidanza o l’utilizzo di tecniche di inseminazione artificiale.
Ad esempio, una donna sotto i 30 anni ha una probabilità del 46% di rimanere incinta se l’uomo ha più di 40 anni, rispetto al 73% di probabilità nei casi in cui l’uomo ha meno di 35 anni.
Anche quando la donna ha 35 anni, la possibilità di rimanere incinta è maggiore se l’uomo ha meno di 30 anni, e peggiore se ha più di 40 anni.
Cosa ha analizzato il nuovo studio di Harvard
Questo studio, basato sull’analisi di quasi 19.000 trattamenti di fecondazione in vitro eseguiti su oltre 7.700 coppie nel periodo compreso tra il 2000 e il 2014, ha rivelato risultati sorprendenti per molti, sebbene alcuni esperti come Camilla Stenfelt, specialista in ostetricia e ginecologia, non siano altrettanto sorpresi.
Stenfelt afferma che il declino della fertilità legato all’età dell’uomo è ben noto, ma i risultati dello studio evidenziano differenze significative. Ora, il prossimo passo per i ricercatori è approfondire le cause di questo deterioramento dello sperma negli uomini anziani.
Come funziona la fertilità nelle donne e negli uomini
Mentre la fertilità delle donne inizia a diminuire già all’età di 30 anni e poi diminuisce significativamente all’età di 35 anni, la fertilità degli uomini non diminuisce fino all’età di 35 anni.
Normalmente le donne cessano di essere fertili alla fine dei 40 anni o nella prima metà dei 50 anni, mentre teoricamente gli uomini possono diventare padri anche da anziani. Sì in teoria. Ma in pratica dopo il 40 anni la qualità dello sperma peggiora sempre di più, fino a quando la fertilità si abbassa notevolmente e gli spermatozoi non sono più in grado di fecondare un ovulo.
Rischi per i figli se i genitori sono anziani
Questo ritardo nel concepire il primo figlio comporta rischi maggiori sia per le donne che per gli uomini. È noto che il rischio di aborto spontaneo e di anomalie cromosomiche nel bambino aumenta con l’avanzare dell’età dei genitori, sia del padre che della madre.
Ad esempio, il rischio di sindrome di Down e altre anomalie cromosomiche cresce significativamente dopo che la madre raggiunge i 35 anni. Di conseguenza, alle future mamme di età pari o superiore ai 35 anni viene offerta la possibilità di sottoporsi a esami come l’amniocentesi o il campionamento del liquido amniotico.
Perché parliamo di padri anziani, parliamo di uomini di età compresa tra i 35 e i 50 anni. C’è un paradosso nel titolo. Stranamente, i figli di padri anziani tendo a vivere più a lungo e a essere più sani.
Rischiano, però, più facilmente di ammalarsi di un disturbo mentale come la schizofrenia o l’autismo. In passato si riteneva che solo l’età della madre influenzasse il rischio di dare alla luce un bambino affetto da sindrome di Down. Ora sappiamo che anche l’età del padre ha un effetto su questo.
In conclusione entrambi i sessi mostrano una maggiore fertilità durante i primi anni della loro vita adulta. Le donne, in particolare, sono considerate più fertili tra i 18 e i 25 anni, mentre per gli uomini non si osserva un calo significativo della fertilità fino a circa i 35 anni.