Mentre sono ancora in fase di stallo i tentativi di negoziato tra palestinesi e israeliani al Cairo, nella città del Vaticano il Papa riceve alcune famiglie degli ostaggi di Hamas.

L’incontro avviene quasi cinque mesi dopo quello del 22 novembre 2023, che causò diverse polemiche: Francesco in quell’occasione, prima dell’udienza generale, vide prima le famiglie degli ostaggi di Hamas e successivamente alcune famiglie palestinesi, a loro volta prigionieri di Israele. Quest’ultima decisione ha scontentato non poco i parenti degli ostaggi israeliani che hanno rimarcato lo sbaglio, a loro dire, di “mettere tutti sullo stesso piano”.

Papa riceve le famiglie degli ostaggi di Hamas. Katz: “Un aiuto per il ritorno a casa”

Il Pontefice riceve oggi le famiglie degli ostaggi nelle mani del movimento islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza. I familiari degli ostaggi sono giunti ieri a Roma con il ministro degli Esteri Israel Katz che ha affermato:

“Grazie al Papa per aver risposto alla richiesta di incontrare le famiglie dei rapiti e sostenere il ritorno degli ostaggi”. Il sostegno del Papa ha un grande peso morale e pratico, e sono convinto che contribuirà al ritorno a casa degli ostaggi”

L’incontro nella mattinata con i parenti che sono quelli dei seguenti ostaggi: famiglia Bibas (Shiri, Yarden, Ariel, Kfir); Omri Miran, Agam Berger, Guy Gilboa Dalal, Tamir Nimrodi.

I negoziati a Il Cairo, Papa Francesco: “Il Signore dia la forza di trattare e fermarsi”.

Mentre nessuna aspettativa rosea arriva dall’Egitto, dove sia fonti israeliane che palestinesi gelano l’ottimismo sull’incontro per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi, ieri il Papa rinnovava il suo appello a fermare gli scontri e a trovare un accordo:

“Lo Spirito del Signore risorto illumini e sostenga  quanti lavorano per diminuire la tensione e favorire gesti che rendano possibili i negoziati. Che il Signore dia ai dirigenti la capacità di fermarsi un po’ per trattare, per negoziare”.