Cos’è il final warming? Le calde temperature di questo inizio di aprile sono dovute ad un anomalo fenomeno atmosferico. Si tratta infatti del final warming, un evento meteorologico non raro ma che quest’anno sta avvenendo in largo anticipo.

Quali sono gli effetti per il nostro Paese e quali possono essere le ripercussioni a lungo termine?

Cos’è il final warming: è arrivato AprilGiugno

I primi giorni di questo mese di aprile infatti hanno fatto registrare temperature notevolmente superiori alla media stagionale. Ma quest’anno la primavera sembra essere già finita per dare un anticipo di estate. Per questo motivo il periodo è stato ribattezzato AprilGiugno.

La causa è dovuta al final warming, un evento meteorologico che si è verificato al di sopra del Polo Nord.

Si tratta infatti della rottura del Vortice Polare, che regola normalmente il graduale cambiamento dalla stagione fredda a quella calda. La sua disgregazione in più parti può provocare stravolgimenti repentini del clima fino alle nostre latitudini.

Ecco perché oggi troviamo temperature estive in gran parte di Italia. Nelle giornate di domenica 7 e lunedì 8 aprile 2024 le previsioni indicano addirittura 30 °C di massima nella zona di Bologna, del Gargano e di entrambe le isole principali.

Non va tanto meglio nelle grandi città come a Milano, Roma e Firenze dove si toccheranno i 27 °C.

Un assaggio di estate che può far piacere ai tanti turisti o a chi abbia intenzione di godersi un weekend di relax ma che potrebbe nascondere problemi climatici molto gravi con conseguenze estreme per il nostro Paese.

Lo zero termico infatti è già alla quota prevista per la stagione estiva e ciò potrebbe portare a stravolgimenti per l’ecosistema.

Perché avviene il final warming

L’espressione Final warming può essere traducibile con “riscaldamento finale”. Si tratta di una fase di innalzamento anomalo delle temperature della stratosfera che può raggiungere fino a 40° C in più rispetto alle medie stagionali.

Di per sé non è un fenomeno così raro, ma può provocare effetti estremi e cambiamenti climatici notevoli. Viene definito finale in quanto si verifica al termine della stagione fredda, quando il Vortice Polare, che staziona sopra il Polo Nord, si spezza in più parti.

Una porzione di esso quindi scende rapidamente verso l’Europa Centro-Meridionale e stravolgere le temperature.

Il final warming è perciò uno switch alla “modalità estiva” a livello della stratosfera. In questa fase il Vortice Polare si dissipa e si verificano venti con moto retrogrado, vale a dire da est verso ovest, alla quota di circa 5000 metri lungo tutta la circonferenza terrestre. Questi venti permangono fino alla prima metà di settembre e impediscono al Vortice Polare di ricomporsi durante la stagione estiva.

Le temperature si innalzano anche in conseguenza alla maggior radiazione solare assorbita dall’atmosfera. Il final warming è pertanto un consueto “decadimento stagionale”.

Il passo successivo è il verificarsi di un Final Stratwarming, fenomeno conosciuto anche come “grande riscaldamento stratosferico improvviso finale” (major final warming, MFW) che possa portare temperature stabilmente calde ed estive.

Come mai quest’anno è in anticipo e quali sono gli effetti per l’Italia?

Sul nostro territorio il final warming si manifesta come un flusso di aria instabile. L’anomalo riscaldamento dell’atmosfera comporta infatti una repentina variazione delle correnti.

Lo scontrarsi poi di masse d’aria calda con quelle più fredde ancora presenti può innescare fenomeni di precipitazioni a carattere temporalesco anche intenso soprattutto al Nord Italia.

Di fatto la fascia mediterranea rimarrà schiacciata dal caldo africano da Sud e dalla variazione del Vortice Polare a Nord. Tutto ciò sta già determinando una variazione dell’assetto della pressione atmosferica con conseguente instabilità.

Si spiegano così le nevicate anomale nel mese di marzo e il repentino cambiamento con temperature estremamente calde in questo inizio di aprile.

Sarà dunque una primavera estremamente variabile, ancor più del passato. E questo è da attribuire al riscaldamento globale.

Dovremmo perciò abituarci a un passaggio dalla stagione fredda a quella calda con fenomeni meteorologici che oggi ci sembrano anomali, come grandine improvvisa o giorni di caldo estivo ad aprile.