Crisi di consensi della Lega? Lo storico esponente della Lega Francesco Speroni è intervenuto sul momento difficile attraversato dal Carroccio e ha rimandato a dopo le Europee la riflessione per l’individuazione delle eventuali responsabilità. In occasione della presentazione a Busto Arstizio del suo libro “Volo Padano” sui 40 anni del partito fondato da Umberto Bossi, Speroni ha sottolineato la spirale discendente di consensi della Lega senza risparmiare critiche alla leadership del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture.

Immediate sono arrivate le dichiarazioni dei fedelissimi Attilio Fontana e Massimiliano Romeo che hanno smentito discussioni su eventuali cambi alla guida del partito, nel tentativo di allontanare polemiche alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali.

Speroni (Lega): “La Lega dal punto di vista elettorale non sta molto bene, vedremo dopo le europee”

Qualsiasi riflessione sul calo di consensi della Lega è rimandata a dopo le Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno. Questa la linea condivisa da tutto il partito e anche da Francesco Speroni, ex senatore della Lega della prima ora, ex ministro del Governo Berlusconi I e parlamentare europeo dal 1999 al 2014. L’anima storica del partito rimanda a dopo le elezioni di giugno la “resa dei conti”.

“Questo partito dal punto di vista elettorale non sta molto bene, vedremo dopo le europee”,

ha detto Speroni, facendo intendere che qualcuno dovrà prendersi la responsabilità della crisi di consensi della Lega.

“I voti persi… Quella forse è la critica che faccio anche io. Come mai si è passati da oltre il 30% a meno del 10% è difficile da spiegare. Io mi auguro che Salvini e chi collabora con lui riescano a riportare la Lega più in alto di quello che è adesso”.

Ai giornalisti che gli chiedevano se fosse necessario un passo indietro dell’attuale segretario nazionale, ha risposto:

“Potrebbe anche essere che Salvini cambi qualcosa nella sua linea politica senza cambiare la persona”.

D’accordo con Salvini, invece, sull’ipotesi di candidatura del generale Roberto Vannacci alle Europee nelle liste della Lega, “se lo dovessero candidare sarebbe un bene perché è un personaggio” che a lui “piace”.

Romeo e Fontana (Lega): “Crisi consensi? Non è colpa di Salvini”

I prossimi due mesi saranno fondamentali per la Lega e per il futuro della leadership di Matteo Salvini. Vitale bloccare l’emorragia di consensi in atto. Il primo test elettorale sarà tra pochi giorni in Basilicata dove, il 21 e 22 aprile, si voterà per l’elezione del presidente della Regione e dove la Lega spera di migliorare i risultati ottenuti in Sardegna e in Abruzzo.

Ma l’appuntamento più importante è fissato per l’8 e il 9 giugno, quando gli italiani saranno chiamati alle urne per le Elezioni Europee dove il segretario leghista ha dichiarato di puntare a superare il 7%.

“Non vedo rischi di cambiare qualcosa dopo le Europee perché nessuno vuole cambiare nulla”.

ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Più diretto il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, che ha invitato “l’anima storica” del partito a portare la “discussione” nelle sedi opportune.

“In questo momento l’appello é all’unità per affrontare nel modo migliore possibile sia elezioni europee che le amministrative, che per noi sono un elemento importante”.

Il calo dei consensi non andrebbe individuato in un problema di leadership secondo Romeo.