Ultima Generazione torna a far sentire la sua voce. Questa volta gli attivisti hanno preso di mira la città di Firenze: intorno alle 12.30 quattro di loro si sono incatenati alla ringhiera che protegge il David di Michelangelo, nella Galleria dell’Accademia. La protesta è continuata con uno striscione con la scritta “Fondo Riparazione“, misura chiesta a gran voce nei confronti del governo. Gli attivisti hanno poi intonato la Canzone di Maggio di De Andrè, invitando tutti a partecipare agli appuntamenti di Ultima Generazione in programma a Roma l’11 e il 25 maggio.
Firenze, protesta degli attivisti di Ultima Generazione: le loro richieste
Le forze dell’ordine sono intervenute immediatamente per gestire la situazione. Gli attivisti hanno continuato a distribuire volantini sull’alluvione di Campi Bisenzio, ribadendo l’importanza del climate change. Come ribadito in altre recenti occasione al centro del dibattito c’è il Fondo di riparazione “permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato“.
La battaglia di Ultima Generazione
Gli attivisti di Ultima Generazione, autori di un altro blitz agli Uffizi a inizio marzo, hanno sottolineato il loro obiettivo con parole molto decise.
I soldi per il Fondo Riparazione dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari. Per questo continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile non violenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi.