Mathieu van der Poel ha scritto un’altra pagina gloriosa nella storia del ciclismo vincendo la Parigi-Roubaix 2024 dopo un’audace fuga solitaria che si è protratta per 59 chilometri. Per il campione olandese, già detentore della maglia iridata, questa vittoria rappresenta il secondo trionfo consecutivo alla Parigi-Roubaix e un’impresa ancora più significativa: la doppietta Giro delle Fiandre – Parigi-Roubaix nello stesso anno. L’ultimo a riuscirci è stato lo svizzero Fabian Cancellara nel 2013. La volata dei battuti è stata regolata da Jasper Philipsen, secondo per il secondo anno consecutivo: per la prima volta nella storia della Roubaix, ritroviamo i primi due classificati in prima e in seconda posizione per due anni consecutivi. Chiude terzo Mads Pedersen davanti al tedesco Nils Politt.

Parigi-Roubaix 2024, la doppietta di van der Poel

La gara è iniziata con un incidente drammatico pochi chilometri dopo la partenza, che ha visto coinvolte diverse vittime, tra i quali Elia Viviani e Jonathan Milan, costretti al ritiro. La squadra Alpecin-Deceuninck ha subito preso il controllo, imponendo un ritmo vertiginoso sin dalle prime battute, con una media superiore ai 51 km/h nella fase iniziale. La selezione naturale operata dal ritmo incalzante della Alpecin-Deceuninck ha portato il gruppo ad affrontare la temibile Foresta di Arenberg in maniera frammentata. Nel settore di pavé, Mads Pedersen ha tentato un’azione, ma Mathieu van der Poel e Jasper Philipsen sono rimasti saldamente al suo fianco nonostante le forature.

Parigi-Roubaix 2024, van der Poel in fuga per 59 km

Dopo alcuni tentativi di fuga, van der Poel ha deciso di lanciare l’attacco decisivo nel settore di pavé di Orchies, a circa 59 km dal traguardo. La tattica della Alpecin-Deceuninck si è dimostrata ancora una volta impeccabile, con Vermeersch e Philipsen che hanno impedito alle controparti di organizzarsi efficacemente. Da quel momento in poi, la vittoria di van der Poel è stata praticamente una formalità. Con circa due minuti di vantaggio sugli avversari a 35 km dal traguardo, il campione del mondo ha dominato il pavé con una superiorità impressionante, presentandosi da solo al velodromo di Roubaix e siglando la sua seconda vittoria consecutiva in questa classica. La media finale è stata altissima, 47,89 km/h:

Il ruolo del team

Grande merito bisogna darlo alla squadra di Mathieu van der Poel, che negli anni passati, in alcune circostanze, era stato l’unico tallone d’Achille: tutti i corridori della Alpecin-Deceuninck, nel corso degli ultimi anni, sono cresciuti molto. In particolare, una nota di merito è da dare a Gianni Veermersch, che ha corso da gregario alla vecchia maniera, andando a chiudere su ogni tentativo di contrattacco. Anche Jasper Philipsen, che avrebbe potuto correre come capitano, ha sostanzialmente restituito il favore che Mathieu van der Poel gli ha fatto alla Milano-Sanremo, quando ha corso in suo appoggio per permettergli la vittoria. La Alpecin-Deceuninck ha messo a segno anche un importante primato come squadra, visto che è riuscita a vincere le prime tre classiche monumento della stagione. Una bella risposta alla Visma-Lease a Bike, che lo scorso anno, con la denominazione di Team Jumbo-Visma, ha vinto tutti e tre i grandi giri, ma nessuna classica monumento.

La stagione

La stagione di Mathieu van der Poel, dopo la Parigi-Roubaix 2024, è tutt’altro che finita: il prossimo appuntamento è l’Amstel Gold Race, atteso sulla terra di casa. Inoltre, il campione olandese ha annunciato la sua partecipazione anche alla Liegi-Bastogne-Liegi, una classica che potrebbe non essere adatta alle sue caratteristiche, ma che con la sua forma attuale potrebbe rappresentare un’altra grande sfida.