Non si placano le polemiche post derby. La sfida tra Roma e Lazio è stata decisa dal colpo di testa di Gianluca Mancini, che è finito nel mirino della critica per l’esultanza al termine dei 90 minuti. Il difensore giallorosso ha sventolato una bandiera con i colori della Lazio e il disegno di un topo, mandando su tutte le furie il popolo biancoceleste. Il gesto non è piaciuto nemmeno alla Figc che ha deciso di avviare un’indagine per approfondire l’episodio.
Roma, Figc apre indagine sull’esultanza di Mancini: la conferma di Gravina
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha confermato l’apertura di un fascicolo come “atto di verifica” in occasione dell’inaugurazione del nuovo centro sportivo del Palermo. Ora l’esultanza di Mancini verrà giudicata dagli organi competenti per verificare se abbia leso i principi della lealtà. In ogni caso il difensore della Roma verrà ascoltato nei prossimi giorni e potrà fornire la sua versione dei fatti.
Il difensore azzurro rischia la squalifica
Nel mirino della giustizia sportiva c’è la presunta violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva. Particolarmente significativo il passaggio in cui si specifica che i tesserati debbano tenere “una condotta ispirata ai principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva”. Il difensore della Roma rischia un’ammenda o una squalifica, anche se la seconda opzione sembra essere più remota.