Daniele De Rossi vince anche il primo derby da allenatore e prosegue il suo momento magico. Da quando ha preso la guida dei giallorossi ha cambiato completamente le sorti di questa stagione, riportando la squadra ai vertici. Ora la Roma lotta sia in campionato, per la zona Champions, che in Europa League, competizione in cui si prepara ad affrontare il doppio impegno contro il Milan. La vittoria per 1 a 0 (gol di Mancini) arrivata ieri contro i biancocelesti darà la giusta energia per questo finale di stagione. “In questo momento non credo ci sia un uomo più felice di me”, ha detto ieri il tecnico romanista per commentare la stracittadina. Un entusiasmo contagioso per tutto l’ambiente. Per commentare il derby Roma-Lazio, Alessandro Cucciari, che con i giallorossi ha giocato sin dalle giovanili e fino all’esordio in prima squadra, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Roma-Lazio, Cucciari a Tag24

Il derby non è solo una partita, in alcuni casi vale una stagione e può essere il motore che fa muovere testa e cuore all’unisono, per affrontare al meglio il finale di stagione. Roma e Lazio si sono scontrare con un unico obiettivo: vincere, ma sono stati i giallorossi ad imporsi con maggiore carattere e determinazione. La squadra di De Rossi è scesa in campo convinta, ha aspettato e costruito, fino al gol di testa di Mancini e poi ha saputo soffrire, senza mai rischiare seriamente. Tudor è arrivato da meno tempo, ma l’impatto, almeno per ora, non è paragonabile. Mancano meno di due mesi alla fine della stagione e ora i giallorossi si giocheranno il tutto per tutto. Dopo aver battuto i biancocelesti, con questo entusiasmo si presenteranno a Milano per l’Europa League. Per commentare il derby Roma-Lazio, Cucciari, ex calciatore e allenatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Una vittoria che vale mezza stagione: lo hai capito sin dall’approccio iniziale che la Roma avrebbe potuto vincerlo?

“La Roma ha avuto un approccio importante al derby e questo conferma tutto ciò che di buono De Rossi è riuscito a portare. Parlo di solidità, di idee e di certezze. Ha fatto una partita intelligente, guardinga, gagliarda. Attenti alla fase di non possesso e pronti a colpire. Il risultato è giusto per quanto si è visto in campo. La Roma ha fatto qualcosa di più e ha vinto meritatamente la partita”.

De Rossi è riuscito a cambiare la Roma sin da subito, almeno dal punto di vista caratteriale. Hai la sensazione che per Tudor non sia così?

“Si, ma c’è da dire che il cambio di De Rossi è stato operato in modo intelligente, in un periodo ottimo. Dal suo arrivo Daniele ha avuto la possibilità di conseguire subito risultati importanti, grazie anche a un calendario alla portata dei giallorossi. Attenzione, questo non vuol dire che sia stato semplice o che abbia avuto la strada spianata, ma semplicemente che anche questo influisce. Dico solo che è stato inserito nel modo giusto, al momento giusto. Tudor invece è arrivato in un momento strano della stagione, dopo le dimissioni quasi inaspettate di Sarri. A prescindere da questo, credo che ci siano anche problemi interni, perchè la Lazio non mi sembra una squadra serena”.

La Champions, passando dal campionato, ora è possibile per la Roma?

“Assolutamente sì, è alla portata. La Roma gode di un ottimo momento e sta bene anche mentalmente. Tra poco ci sarà il big match con il Bologna, squadra sorprendente, e si giocherà all’Olimpico. Secondo me è tutto parto. Roma, Atalanta e Bologna se la giocheranno, mentre Napoli e Lazio ormai sono fuori”.

Ora arriva anche l’Europa League, la Roma parte dietro al Milan?

“Direi proprio di no, i rossoneri non sono favoriti. Si sta facendo un enorme lavoro dal punto di vista del ricollocamento e della fiducia in sè stessi. Cèlik ad esempio, era un giocatore anonimo e ora sta diventando fondamerntale. E poi stanno rientrando gli infortunati di lungo corso. Ieri è stato il turno di Abraham e questo giova a De Rossi che ora potrà contare su una rosa più ampia e fare anche ragionamenti in base agli impegni”.

A proposito di singoli, Lukaku nei big match non è mai decisivo. Hai la sensazione che quella romana sia una parabola discendente?

“Sono abituato a ragionare giorno per giorno. Al di là dei momenti negativi, ha fatto un ottimo campionato. Ieri per lui non è stata una gara semplice, ed è stato un pò emarginato dal gioco. Nonostante tutto però i numeri sono sempre dalla sua parte. Ha fatto bene in questa stagione e ci sta che uno con le sue caratteristiche, ogni tanto, possa non eccellere. Ieri comunque ha fatto un lavoro oscuro, di tanto sacrificio. Uno così è sempre meglio averlo che non averlo”.