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Guerra a Gaza, Israele ritira le truppe di terra dal sud della Striscia. Tajani: “La priorità è liberare gli ostaggi e il cessate il fuoco”

Tra le proteste dei cittadini in Israele, che chiedono al premier Netanyahu di dimettersi a sei mesi dal 7 ottobre, giorno dall’inizio della guerra a Gaza, il conflitto non si ferma. Hezbollah ha riferito che raid israeliani hanno preso di mira, all’alba di oggi, il Libano orientale. Non sono state segnalate vittime.

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha ricordato su X che “Niente può giustificare l’orrore scatenato da Hamas”.

Tutti gli aggiornamenti di oggi, domenica 7 aprile 2024.

Gaza, Iraq invierà 10 milioni di litri di carburante

23:05

L’Iraq ha accettato di inviare 10 milioni di litri di carburante nella Striscia di Gaza a sostegno del popolo palestinese. Lo ha annunciato in una nota il primo ministro Mohammed Shia al-Sudani. L’Iraq, inoltre, ha anche accettato di accogliere i palestinesi feriti da Gaza e di fornire loro cure negli ospedali.

Israele, il generale Halevi: “La guerra a Gaza continua”

22:38

Il capo dell’esercito israeliano, il tenente generale Herzi Halevi, ha parlato del conflitto in Medio Oriente spiegando come le intenzioni siano piuttosto chiare. Israele è convinta nell’andare avanti finché non raggiungerà i suoi obiettivi militari. “La guerra a Gaza continua, e siamo ben lontani dal fermarci“, ha detto Halevi.

Gaza, entrati 322 camion di aiuti oggi

21:58

Il Coordinatore israeliano delle attività governative nei Territori ha aggiornato la situazione relativa agli aiuti a Gaza. Le condizioni precarie dei civili impongono infatti operazioni immediate e tempestive.

Oggi sono stati ispezionati e trasferiti a Gaza 322 camion di aiuti umanitari. Si tratta del numero più alto di camion di aiuti trasferiti a Gaza in un giorno dall’inizio della guerra“, ha reso noto il Cogat.

Francia, Gallant: “Hamas ha smesso di funzionare militarmente”

21:20

yoav gallant ramadan

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha parlato della guerra in Medio oriente soffermandosi sul ruolo di Hamas e sul suo recente cambiamento.

Hamas ha smesso di funzionare come organizzazione militare in tutta la Striscia di Gaza. I risultati della 98ª Divisione e delle sue unità sono estremamente impressionanti: hanno preso di mirai terroristi, hanno distrutto obiettivi nemici, magazzini, armi, siti sotterranei, quartieri generali e sale di comunicazione“.

Gerusalemme, migliaia di manifestanti davanti al parlamento

20:35

Migliaia di manifestanti si sono ritrovati davanti al parlamento israeliano a Gerusalemme per ricordare i sei mesi dal massacro di Hamas del 7 ottobre. Durante la manifestazione c’è stata la richiesta di rilascio degli oltre 100 ostaggi nella Striscia di Gaza. I presenti, inoltre, hanno invocato le dimissioni del primo ministro Benjamin Netanyahu.

Sei morti nel campo di Nuseirat e Rafah a Gaza: diversi feriti

19:54

Diversi civili sono stati uccisi e altri feriti questa sera nei bombardamenti israeliani che hanno colpito diverse aree del campo profughi di Nuseirat e della città di Rafah, nella Striscia di Gaza. Si pensa che le vittime siano almeno 6.

 

Ritiro delle truppe dalla zona sud della Striscia di Gaza, capo di Stato maggio Halevi: “La guerra non è finita”

19:33

Il ritiro delle truppe israeliane dalla parte meridionale della Striscia di Gaza non significa che la guerra contro Hamas sia finita. Lo ha detto il capo di stato maggiore delle forze armate di Israele, Herzi Halevi in una dichiarazione:

“Stiamo combattendo questa guerra in modo diverso, è diversa dalle precedenti”

Comune Milano: “Chiediamo liberazione ostaggi di Hamas”

19:14

Elena Buscemi, presidente del consiglio comunale di Milano, in rappresentanza dell’amministrazione, durante la cerimonia per i 6 mesi dagli attacchi del 7 ottobre ha detto che il Comune lavorerà per la restituzione degli ostaggi:

“Sono trascorsi 6 mesi dal massacro del 7 ottobre, un evento tragico, un attacco vile e mostruoso, che ha causato morte e dolore. Noi tutti, con una sola voce, dobbiamo chiedere la liberazione degli ostaggi di Hamas”

Houthi rivendicano altri attacchi a largo Yemen

18:47

I ribelli Houthi hanno rivendicato la responsabilità di diversi attacchi. Uno contro una nave britannica e due israeliane al largo delle coste dello Yemen, ultima dimostrazione di forza da parte di questi ribelli nel cuore di quest’area strategica per il traffico marittimo globale.

Gelmini: “7 ottobre rappresenta spartiacque”

18:25

La vicesegretaria e portavoce di Azione Gelmini a margine dell’evento ‘6 mesi vittime di Hamas‘ presso la Sinagoga Centrale di Milano ha ribadito l’importanza di ricordare quanto accaduto lo scorso 7 ottobre in Israele:

“Sono qui perché oggi è una giornata importante per non rimanere in silenzio e per ricordare quanto accaduto il 7 ottobre che rappresenta uno spartiacque”

Tajani: “Lavoriamo per il cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi”

18:16

Liberare gli ostaggi e raggiungere quanto prima il cessate il fuoco. Questi sono i due obiettivi nel breve termine per la situazione in Medioriente, spiega il ministro degli Esteri Tajani dopo il bilaterale con il corrispettivo israeliano Israel Katz.

Casa Bianca, Biden frustrato da strategia di Netanyahu

18:12

Uno dei portavoce della Casa Bianca ha parlato di “crescente frustrazione” del presidente degli Stati Uniti Joe Biden riguardo il modo con cui Israele sta portando avanti le sue operazioni militari a Gaza. Lo conferma il portavoce sulla sicurezza nazionale Kirby.

Bilaterale Tajani-Katz, in corso riunione Food for Gaza

17:20

E’ iniziata alla Farnesina la riunione operativa sull’iniziativa Food for Gaza presieduta dal ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, alla presenza del ministro israeliano, Israel Katz.

 

Rabbino Milano: “Sentiamo l’antisemitismo, dovere ricordare”

17:00

Rav Alfonso Arbib, rabbino capo della Comunità Ebraica, a margine della cerimonia in sinagoga a Milano a 6 mesi dagli attacchi del 7 ottobre ha detto che l’antisemitismo è una minaccia:

“E’ un dovere ricordare perché c’è stato un inizio di grande solidarietà dopo gli attacchi del 7 ottobre e dopo col tempo le cose sono state dimenticate. Soprattutto è importante ricordare dopo che abbiamo assistito a un’ondata di antisemitismo a seguito del 7 ottobre. Sentiamo molto questo problema”

 

Israele, Katz: “Ringrazio Papa Francesco, contribuirà al rilascio degli ostaggi”

16:52

Israel Katz, ministro degli Esteri israeliano, in una nota ufficiale ha voluto ringraziare Papa Francesco che domani 8 aprile 2024 incontrerà le famiglie degli ostaggi di Hamas a Roma: “Ringrazio il Papa per aver risposto alla richiesta di incontrare le famiglie dei rapiti per rafforzarle e sostenere il ritorno dei sequestrati a casa. Il sostegno del Papa ha un grande peso morale e pratico. Sono convinto contribuirà al ritorno a casa dei sequestrati”.

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Israele sceglie il team da inviare a Il Cario per i nuovi negoziati sul cessate il fuoco

16:41

Il Gabinetto di guerra d’Israele ha conferito un “mandato significativo” al team che questa sera partirà alla volta de Il Cario, capitale dell’Egitto dove domani 8 aprile 2024 riprenderanno i colloqui per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi di Hamas. La squadra, come riporta anche ANSA, dovrebbe esser composta da David Barnea, capo del Mossad, e da Ronen Bar, alla guida dello Shin Bet. Inoltre in Egitto dovrebbe recarsi anche il generale Nitzan Alon.

 

Iran, ribadito il sostegno agli Houthi dello Yemen

16:28

 Hossein Amir-Abdollahian, ministro degli Esteri dell’Iran, ha incontrato a Muscat, capitale dell’Oman, il portavoce dei ribelli Houthi Mohammed Abdel Salam. Il governo iraniano ha ribadito il sostegno agli attacchi sferrati dagli yemeniti contro le navi in navigazione nel Mar Rosso. Per Teheran, i raid americani e britannici contro lo Yemen rappresentano una violazione della sovranità e dell’integrità territoriale di questo Stato.

Gaza, il cessate il fuoco potrebbe arrivare con la fine del Ramadan

16:15

Il cessate il fuoco a Gaza potrebbe arrivare nel giro di poco tempo. Il prossimo 9 marzo infatti si terrà l’Eid al-Fitr, la festa che celebra la fine del Ramadan. La celebrazione, come scrivono i media arabi, potrebbe favorire un tregua tra le parti a distanza di sei mesi dall’inizio del conflitto. Nella giornata di domani 8 marzo 2024 a Il Cairo, capitale dell’Egitto, riprenderanno i colloqui di pace per ottenere anche una liberazione degli ostaggi di Hamas.

 

 

USA: “Il ritiro delle truppe d’Israele dalla zona sud di Gaza non coincide con una nuova operazione”

16:00

La Casa Bianca ha commentato il ritiro parziale delle truppe di Israele dalla zona sud della Striscia di Gaza. Per gli USA la scelta probabilmente è stata fatta per consentire ai soldati di riposarsi. Gli Stati Uniti di conseguenza escludono il ritiro per dare avvio ad una nuova operazione in un’altra zona.

 

Famiglie degli ostaggi israeliani incontrano i media a Roma l’8 aprile 2024

15:45

Le famiglie di alcuni ostaggi israeliani, che da sei mesi sono prigionieri nelle mani di Hamas, terranno domani, lunedì 8 aprile 2024, una conferenza stampa a Roma. La notizia arriva dall’Ambasciata di Israele. La delegazione sarà accompagnata dal ministro degli Esteri Israel Katz.

Netanyahu: “C’è l’Iran dietro attacchi attraverso i delegati’

15:27

Benjamin Netanyahu ha accusato l’Iran di nascondersi dietro ai diversi attacchi contro Israele, tramite i suoi delegati:

“Chiunque ci faccia del male o abbia intenzione di farci del male, noi gli faremo del male. Mettiamo in pratica questo principio, continuamente e negli ultimi giorni. Dal 7 ottobre siamo stati attaccati su molti fronti dagli affiliati dell’Iran, Hamas, Hezbollah, gli Houthi, le milizie in Iraq e Siria”.

Queste le parole del premier di Israele nel suo discorso in occasione dei sei mesi dall’inizio della guerra di Gaza.

netanyahu

Suonano sirene a Eilat ma è falso allarme

15:05

I media locali di Israele poco fa hanno riportato che le sirene che suonavano a Eilat hanno dato un falso allarme: la città più a sud dello Stato, affacciata sul Mar Rosso, aveva dato il segnale di allerta per una presunta “intrusione aerea ostile”, ma è stato un errore.

Egitto, una delegazione israeliana arriverà a Il Cairo per nuovi colloqui sul cessate il fuoco a Gaza

14:55

Una delegazione israeliana è pronta a recarsi a Il Cairo, capitale dell’Egitto, per partecipare a nuovi colloqui sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio dei prigionieri di Hamas. In Egitto, come riporta anche al Jazeera, è già arrivato il direttore della CIA William Burns e il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani.

 

Netanyahu: “Siamo ad un passo dalla vittoria a Gaza”

14:42

Israele è ad un passo dalla vittoria a Gaza. Ad affermarlo è il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in un discorso ufficiale tenuto a sei mesi esatti dall’inizio del conflitto con Hamas. Il leader israeliano, dunque, è fiducioso ma il prezzo pagato dal suo governo e dalla sua popolazione è stato doloroso: “Siamo a un passo dalla vittoria. Ma il prezzo che abbiamo pagato è doloroso e straziante”.

Netanyahu a sei mesi dall’inizio della guerra: “Per Israele questo è il momento dell’unità”

14:28

Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, ha tenuto un lungo discorso a sei mesi dall’inizio della guerra con Hamas. Per il leader israeliano, tutto il Paese dovrà unirsi ed opporsi a tutti gli attacchi dei suoi nemici: “Israele deve unirsi per respingere gli attacchi. Questo è il momento dell’unità. Ma proprio in questo momento, una minoranza estrema e violenta sta cercando di trascinare il Paese nella divisione. Non c’è niente che i nostri nemici desiderino di più. La maggioranza delle persone, e io sono tra loro, condanna qualsiasi manifestazione di violenza contro di noi”.

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Israele: “Nessun cessate il fuoco se i 133 ostaggi non verranno liberati da Hamas”

14:07

Israele non accetterà nessun accordo di tregua se i 133 ostaggi non verranno liberati da Hamas. Senza il ritorno a casa di queste persone, il premier Benjamin Netanyahu ha sottolineato come non ci sarà nessun cessate il fuoco a Gaza. Il primo ministro israeliano inoltre ha ricordato come l’amministrazione americana guidata da Joe Biden sia della stessa opinione.

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Regno Unito, pronti nuovi aiuti alla popolazione palestinese attraverso un corridoio umanitario

13:50

Il Regno Unito sta utilizzando una nave della Royal Navy per fornire nuovi aiuti alla popolazione palestinese. La marina britannica utilizzerà il corridoio umanitario aperto dall’isola di Cipro e sostenuto da diversi Stati Occidentali e dalle Nazioni Unite. Il governo ha annunciato che la nave è in rotta verso il Mediterraneo orientale e che presto arriverà a destinazione.

 

USA, visita del leader dell’opposizione israeliana Lapid: vedrà Blinken e Sullivan

13:38

Yair Lapid, leader dell’opposizione in Israele, si è recato negli Stati Uniti dove oggi 7 aprile 2024 incontrerà il segretario di Stato Antony Blinken e il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. Allo stesso modo Lapid vedrà Chuck Schumer, leader della maggioranza al Senato che soltanto un mese fa ha criticato il premier israeliano Benjamin Netanyahu chiedendo elezioni anticipate in Israele.

 

Sunak: “Le ferite israeliane non sono guarite. Siamo vicini anche alla popolazione palestinese”

13:25

Lungo post su X di Rishi Sunak, primo ministro della Gran Bretagna, che ha commentato i sei mesi di guerra in Medio Oriente. Per Sunak le ferite israeliane non sono ancora guarite, dato che molte famiglie sono ancora in lutto e tanti ostaggi sono ancora detenuti da Hamas. Sunak però ha sottolineato l’impegno a favore della popolazione palestinese, visto che il cessate il fuoco è il metodo più veloce per arrivare ad una fine dei combattimenti.

 

 

L’ONU lancia l’appello: “Fuggiti 1,7 milioni di palestinesi dalle loro case dal 7 ottobre 2023”

13:10

L‘UNRWA, agenzia delle Nazioni Unite a sostegno della popolazione palestinese, ha lanciato un appello a sei mesi dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas. Secondo l’agenzia circa 1,7 milioni di persone sono state costrette e fuggire dalle loro case a causa degli attacchi israeliani. Migliaia di famiglie, inoltre, non hanno un posto in cui andare e rifugiarsi.

C’è un bambino tra i 15 palestinesi arrestati nella Cisgiordania occupata

12:30

“Le forze di occupazione continuano a effettuare raid e vessazioni diffuse durante le campagne di arresto, accompagnate da brutali percosse, minacce contro i detenuti e le loro famiglie, sparatorie dirette con l’obiettivo di uccidere, oltre a diffusi sabotaggi e distruzioni delle case dei cittadini”,

così in una nota su Telegram della Palestina dove annuncia che tra gli ultimi arrestati, al momento 15 da parte dell’esercito israeliano, nella Cisgiordania occupata, c’è un bambino.

Iran: “Nessun consolato israeliano è più al sicuro dopo averci attaccato”

11:00

“Nessuna delle ambasciate del regime sionista è più al sicuro”, lo ha detto Yahya Rahim Safavi, consigliere per gli affari militari della massima autorità della Repubblica islamica dell’Iran, in un omaggio ai soldati uccisi nell’attacco al consolato iraniano a Damasco.

Il consigliere militare ritiene che Israele abbia “violato tutte le leggi internazionali” con l’attacco al consolato iraniano a Damasco.

Cisgiordania, caccia “al terrorista” dopo la sparatoria che ha ferito due persone

10:35

In Cisgiordania, una ragazza di 19 anni è stata gravemente ferita e un uomo di 50 anni ha riportato ferite lievi.

La sparatoria, seconda la stampa israeliana, è stata compiuta “da un terrorista che si trovava sul ciglio della strada” e che ha aperto il fuoco contro un’auto di coloni e un autobus.

Riunione tavolo ‘Food for Gaza’ con Tajani e Katz

10:00

katz in italia

Nel pomeriggio di oggi, 7 aprile, ci sarà una riunione alla Farnesina sull’iniziativa ‘Food for Gaza’: presenti il  ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il capo della diplomazia israeliana, Israel Katz.

Lo rende noto il ministero degli Esteri.

A sei mesi dall’attacco di Hamas, Israele pubblica nuovi dati sulla guerra

9:30

Sei mesi fa il sanguinoso attacco di Hamas: a sei mesi da quel 7 ottobre, l’esercito israeliano ha diffuso nuovi dati relativi alle operazioni compiute a Gaza e in Libano.
Sono rimasti uccisi 604 tra soldati, riservisti e agenti di sicurezza; altri 3.193 sono stati feriti. I soldati morti durante l’offensiva a Gaza sono stati 260, 41 dei quali uccisi dal fuoco amico.

Israele afferma di aver ucciso oltre 13mila uomini di Hamas e di altri gruppi terroristici, oltre a circa un migliaio di terroristi morti in Israele il 7 ottobre.

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, sostiene che nella Striscia sono morte oltre 33mila persone, un bilancio che comprenderebbe anche civili.

Infine, i soldati israeliani sostengono di aver colpito 4.700 postazioni di Hezbollah, uccidendo 330 “operativi” in Libano. Tra questi anche 30 comandanti.

Israele attacca infrastrutture Hezbollah Nord-Est Libano

9:00

L’esercito israeliano ha reso noto di aver attaccato un’infrastruttura di difesa aerea di Hezbollah nella zona di Baalbek, nel Nord-Est del Libano. Una risposta al drone abbattuto sabato.

Continua senza sosta lo scambio di fuoco tra Israele e Libano, dove la tensione è la più alta del 2006, iniziata all’indomani della guerra a Gaza. Gli attacchi hanno causato almeno 379 morti, la maggior parte dei quali in Libano e nelle file di Hezbollah, che ha confermato 254 vittime tra i suoi miliziani, alcuni in Siria.
In Israele, 18 persone sono state uccise nel Nord. Mentre dall’altra parte del confine sono state uccise almeno 361 persone.

Israele denuncia che, nel corso di questi sei mesi di guerra, Hezbollah ha lanciato circa 3.100 proiettili sul suo territorio. Almeno 80mila residenti delle comunità israeliane vicino al confine libanese restano lontani dalle proprie abitazioni.

Cinque persone ferite nelle proteste a Tel Aviv

8:45

Ieri sera cinque persone sono rimaste ferite, una delle quali in modo grave, durante le proteste a Tel Aviv per chiedere la liberazione degli ostaggi e le elezioni anticipate.

Un incidente che dimostra come la tensione stia aumentando nel Paese: i partecipanti sarebbero stati oltre 100mila.

La donna gravemente ferita è cosciente. Quattro costole rotte, cranio sanguinante e denti rotti. Basta incitamento, basta violenza, che feccia. Avete già distrutto abbastanza, andatevene!

ha scritto su X Moshe Radman, imprenditore dell’high tech, uno dei leader della protesta.

Attesi negoziati al Cairo mentre la guerra entra nel settimo mese

8:00

Oggi, 7 aprile, la guerra a Gaza entra nel suo settimo mese e i negoziatori di Stati Uniti, Egitto, Qatar, Israele e Hamas si incontreranno di nuovo al Cairo per cercare di raggiungere una tregua e la liberazione degli ostaggi.

Secondo il Ministero della Sanità, controllato da Hamas, finora il conflitto ha provocato 33.137 morti, la maggior parte dei quali civili, provocando un disastro umanitario senza precedenti.

Secondo i media americani il capo della Cia, Bill Burns, sarà in Egitto per incontrare il capo del Mossad israeliano, David Barnea, nonché funzionari egiziani e del Qatar. La Casa Bianca ha confermato i colloqui. 

Il gabinetto di guerra si riunirà questa mattina, prima che la delegazione israeliana parta per Il Cairo. Secondo l’emittente israeliana Kan News “Israele deve prendere decisioni difficili in questo momento”.

Katz parte per Roma insieme ai familiari degli ostaggi

7:20

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz è partito per Roma insieme ai parenti degli ostaggi. Lo ha comunicato il ministero degli Esteri a Tel Aviv.

Incontrerà le autorità italiane, tra cui il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il vicepremier Matteo Salvini, e vedrà anche i capi della comunità ebraica.

Secondo la stampa israeliana ci saranno incontri anche con il ministro della Difesa Guido Crosetto e il responsabile del Viminale Matteo Piantedosi.

Cameron: il sostegno a Israele “non è incondizionale”

7:15

david cameron israele

 

Il sostegno della Gran Bretagna a Israele “non è incondizionato”: lo ha affermato David Cameron,  ministro degli Esteri britannico, isolando ancora di più Benjamin Netanyahu.

Scrivendo per il Sunday Times, a sei mesi dall’attacco di Hamas a Israele, Lord Cameron di Chipping Norton ha lanciato “un avvertimento” a Israele chiedendo che rispetti il diritto umano internazionale.

Fonti Hezbollah: raid Israliano nel Libano orientale

5:35

Raid israeliani hanno colpito il Libano orientale questa mattina all’alba. Lo riferisce una fonte vicina al gruppo Hezbollah sostenuto dall’Iran. Non sono state segnalate voittime.

“Gli attacchi israeliani hanno colpito due aree nella valle della Bekaa, Janta e Sifri”, ha riferito la fonte all’AFP.

Janta è una regione arida e montuosa vicino al confine con la Siria; mentre Sifri si trova al centro della valle della Bekaa.

Israele e Hezbollah si sono scontrati quasi tutti i giorni al confine dall’inizio della guerra.

Questi ultimi attacchi nel Libano orientale sono avvenuti dopo che Hezbollah ha annunciato di aver abbattuto un drone israeliano sul territorio libanese, come confermato anche dall’esercito dello Stato ebraico.

Guterres: “Niente giustifica l’orrore scatenato da Hamas”

4:30

Il 7 ottobre è un giorno di dolore per Israele e per il mondo. Niente può giustificare l’orrore scatenato da Hamas.

Lo scrive su X il segretario Antonio Guterres, segretario generale Onu, nella giornata che coincide con i sei mesi da quando Hamas ha attaccato Israele.

Condanno ancora una volta l’uso della violenza sessuale, della tortura e del rapimento di civili e chiedo il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi

conclude.

Sunak: “Questa guerra deve finire”

0:30

Il primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, ha chiesto di porre fine alla guerra tra Israele e Hamas.

Continuiamo a sostenere il diritto di Israele di sconfiggere la minaccia dei terroristi di Hamas e di difendere la loro sicurezza. Ma l’intero Regno Unito è scioccato dallo spargimento di sangue

ha dichiarato.

Questo terribile conflitto deve finire. Gli ostaggi devono essere rilasciati e gli aiuti umanitari devono arrivare alla popolazione civile

ha poi concluso.