Roma – Lazio è un derby particolarmente sentito, lo è perché Daniele De Rossi arriva con il vento in poppa alla sua prima stracittadina da tecnico e lo è anche perché su quella dei biancocelesti c’è il neo tecnico Igor Tudor. Davanti a quasi 65 mila spettatori e con due coreografie mozzafiato va in scena il match più sentito, capace di cambiare le sorti di un’intera stagione e l’umore di due interi popoli. Vigilia macchiata nelle ore precedenti dagli scontri del mattino e da alcuni cori beceri dei tifosi della Lazio, ma sugli spalti è sempre uno spettacolo. TAG24 segue il match dalla tribuna stampa dello Stadio Olimpico. 

Roma – Lazio la cronaca del primo tempo

Subito al 1’ Roma in avanti con Lukaku e poi con il tiro deviato in angolo di Angelino. Llorente sfiora il gol da fuori area. Una squadra arrembante quella giallorossa sospinta dal pubblico sugli spalti. Clamoroso l’errore al 7’ di Cristante che perde una palla sanguinosa, con Celik che prima la recupera e poi la lascia a Immobile che tutto solo davanti a Svilar mette fuori chiudendo troppo il tiro sul primo palo. La Roma però non si disunisce e dà la sensazione in questa prima fase. 

La Roma sfiora ancora il gol con Llorente con il tiro rimpallato miracolosamente in calcio d’angolo. De Rossi in panchina dall’inizio continua a dare indicazioni ai suoi. Celik sta giocando comunque bene in fase avanzata, facendo le sovrapposizioni giuste e arrivando con continuità al cross. La partita si incattivisce con la Lazio che alza il pressing, ma al 20’ viene ammonito Marusic per un intervento in ritardo su El Shaarawy. 

Partita che rallenta i ritmi con le due squadre che cercano spesso la giocata lunga a scavalcare il centrocampo. Al 32’ colloquio ravvicinato tra l’arbitro Guida e De Rossi che chiedeva con energia un cartellino giallo, ma l’arbitro sceglie la via del dialogo senza estrarre un cartellino all’indirizzo del tecnico giallorosso. In tutto ciò le due squadre non riescono più a ripartire e il match diventa molto “sporco”, con diversi errori da una parte e dall’altra. 

La svolta arriva al 42’: prima El Shaarawy mette in mezzo con Gila Fuentes che rischia l’autogol, ma poi sul calcio d’angolo seguente Gianluca Mancini sale in cielo ed incorna l’estremo difensore Mandas. La Roma va avanti e i tifosi giallorossi esplodono facendo tremare lo Stadio Olimpico. 

Cronaca del secondo tempo

Il secondo tempo ricomincia così come si era concluso il primo, con una Roma arrembante che dopo 2’ arriva alla conclusione con Cristante murato dalla difesa. I biancocelesti provano a scuotersi con le sostituzioni di Immobile e Romagnoli, al loro posto Patric e Castellanos. Preziosa la punizione conquistata da Romelu Lukaku spalle alla porta, fino a questo momento avulso dal gioco. Pellegrini sfiora la traversa con la palla che non scende a sufficienza, brividi per la Curva Nord della Lazio che sta spingendo gli uomini di Tudor fino a questo momento ancora non pervenuti dopo il gol preso che sembra aver tagliato loro le gambe. 

Clamorosa l’occasione al 54’ con Lukaku che in contropiede mette El Shaarawy davanti a Mandas, ma l’esterno giallorosso coglie il palo interno sul primo palo facendo disperare i romanisti. Sul cambio di fronte Mancini spende un fallo tattico e si prende il cartellino giallo. Al 57’ ancora Roma arrembante con Celik che invitato da Dybala mette una gran palla al centro, ma Lukaku sembra aver smarrito il killer istinct e non riesce a girarla verso la porta.  Ancora un pericolo per la porta della Lazio con El Shaarawy che colpisce al volo su cross di Pellegrini. Al 63’ annullato il pareggio della Lazio per fuorigioco, ma anche questa occasione è arrivata in modo quasi casuale. Al 65’ la partita si accende quando Guendouzi mette le mani addosso a Dybala che era girato, arrivano i compagni a separarli con l’arbitro che fa da pacere senza estrarre cartellini. Non è chiaro se l’argentino della Roma lo abbia provocato.

L’Olimpico diventa una bolgia e Celik si prende un altro cartellino giallo per fermare una ripartenza della Lazio. Le prime mosse dei due tecnici arrivano al 70’: per la Lazio è entrato: Luis Alberto al posto di Vecino, mentre De Rossi sorprende con un cambio conservativo inserendo Spinazzola al posto di El Shaarawy. La Lazio sembra salire molto d’intensità, con la Roma che ha speso tantissimo senza raccogliere i frutti. Nuovo momento rusticano in campo con Pedro che spinge a terra Paredes. Dubbi perché un comportamento così avrebbe potuto portare anche al rosso. 

Castellanos si fa notare per la prima volta in campo quando strattona Spinazzola a terra scatenando un’altra baraonda. Si vede ormai pochissimo calcio con la sfida che è diventata più una corrida con i bomboni che scuotono l’Olimpico. De Rossi prova ancora a cambiare passando a tre in difesa con Smalling al posto di Angelino, poi esce uno spento Paulo Dybala per il ritorno di Tammy Abraham.  Proprio l’inglese scalda subito il cuore dei tifosi recuperando un pallone, dimostrando di voler recuperare il tempo perduto dopo il grave infortunio che lo ha tenuto fuori 9 mesi. Paredes si prende un cartellino e De Rossi corre subito ai ripari facendo entrare al suo posto Bove.

All’Olimpico negli ultimi 10′ non si gioca più, l’immagine emblematica è Lorenzo Pellegrini che prende palla nella sua trequarti e resiste a tre trattenute prima di crollare a terra. Il capitano della Roma è un’esempio di agonismo, ancora una volta per distacco il migliore in campo. Proprio il numero 7 in pieno recupero rischia il rosso per una brutta entrata. La tensione in campo è alle stelle con i giocatori della Roma che restano a terra per perdere tempo prolungando ulteriormente il già corposo recupero di 5′. Poi la partita finisce con De Rossi che esulta come un pazzo e Mancini che va sotto la sud e prende la bandiera con disegnato il topo bianco azzurro. Finale nel tripudio dei cori giallorossi e nella gioia, Roma è di nuovo giallorossa.

Tabellino

ROMA: Svilar; Celik, Mancini, Llorente, Angeliño (79′ Smalling); Cristante, Paredes (81′ Bove), Pellegrini; Dybala (79′ Abraham), Lukaku, El Shaarawy (70′ Spinazzola).
A disp.: Rui Patricio, Boer, Karsdorp, Huijsen, Renato Sanches, Baldanzi, Kristensen, Zalewski, Pisilli, Joao Costa.
All.: De Rossi.

LAZIO: Mandas; Casale, Romagnoli (46′ Patric), Gila; Marusic (79′ Lu. Pellegrini), Guendouzi, Vecino (70′ Luis Alberto), Felipe Anderson; Kamada, Isaksen (46′ Pedro); Immobile (46′ Castellanos).
A disp.: Sepe, Renzetti, Hysaj, Cataldi, Rovella.
All.: Tudor.