Risarcimento record ad Amburgo, in Germania per un 60enne di origine ebrea, picchiato brutalmente durante una veglia israeliana da un 17enne, ora accusato di crimini d’odio e antisemitismo.
Germania, aggressione antisemita a 60enne ad Amburgo: cosa è successo
Era il 18 settembre 2021 quando l’adolescente, dopo epiteti come “Ebreo di m***a”, “Fa****o tua madre” e “Palestina libera” ha aggredito l’anziano insieme al fratello con un pugno in pieno volto che gli ha provocato zigomo e naso rotto e occhiali fracassati. Una scheggia delle lenti è entrata talmente a fondo nell’occhio della vittima da averlo reso cieco.
Da più di sei anni la comunità ebraica in Germania organizza dei sit-in alla Stazione Centrale di Amburgo per sensibilizzare ed invitare Israele ad convivenza pacifica e contro l’antisemitismo. L’assalto violento dei giovani non ha posto fine a questa tradizione che ancora oggi prosegue il suo percorso.
Secondo tribunale regionale tedesco, il 17enne dovrà a Michael T. un danno economico pari a 100.000 euro, tra le multe più salate mai pagate nella nazione e per reati legati ai crimini dell’odio.
Il Ministro degli Esteri tedesco: “Gli attacchi antisemiti ad Amburgo non sono casi isolati”
Nell’aprile del 2020, un uomo è stato vittima di un attacco antisemita nei pressi della sinagoga Hohe Weide di Amburgo. L’aggressore, un 29enne, era vestito in uniforme militare tedesca e nella sua giacca conservava una toppa ritraente una svastica nazista, simbolo delle SS.
Il ragazzo picchiato, uno studente ebreo, ha riportato gravi ferite alla testa ed è stata ricoverato presso l’ospedale locale per tutte le cure del caso.
Secondo il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, l’aggressione del 2020 (come quella del maxi risarcimento del 2021) non è un caso isolato, bensì “il perpetuamento di comportamenti antisemiti all’interno del Paese”.
“Mentre celebriamo l’anniversario dell’attacco dello Yom Kippur a Halle, in Germania, che ha provocato due morti, sono rattristato nell’apprendere che ancora una volta, questa volta durante la festa ebraica di Sukkot, una comunità ebraica tedesca si trova ad affrontare una violenta , atto di terrore antisemita”
Quattro anni dall’attacco mortale alla Sinagoga di Amburgo
Sono passati quattro anni dall’attentato alla sinagoga di Yom Kippur, ad Halle, nella Germania orientale. In quel tragico episodio, un uomo armato di pistola ha tentato di sfondare la porta del tempio ebraico senza riuscirci.
Il killer sparò ed uccise due persone all’esterno della struttura, mentre diverse rimasero ferite nello scontro. Da quel momento, i crimini antisemiti in Germania sono aumentati esponenzialmente, portando l’ex cancelliera Angela Merkel ad asserire che alcune comunità ebree non si sentono protette e sicure all’interno della nazione.
Nella giornata di ieri ad Oldenburg, un uomo ha tirato una molotov contro la sinagoga cittadina confermando che l’antisemitismo è un fenomeno ancora tutt’altro che defunto.