Bonus box auto, come comprare un garage con il 50% di sconto in fattura o cessione del credito d’imposta fino al 31 dicembre 2024? Il quesito arriva dopo le recenti modifiche apportate dal decreto legge numero 39 del 30 marzo 2024 che ha bloccato le due opzioni per tutti i lavori agevolati con i bonus edilizi o con il superbonus.

Tuttavia, per comprare un box auto valgono ancora le vecchie regole e alcune precedenti condizioni già in essere. Ma bisogna fare presto perché il bonus ha scadenza al 31 dicembre 2024.

Bonus box auto, come comprarlo con il 50% di sconto o cessione credito fino al 31 dicembre 2024

E’ possibile fruire del bonus box auto alle vecchie condizioni, preesistenti all’entrata in vigore del decreto legge 39 del 30 marzo 2024 che ha bloccato la cessione del credito e l’applicazione dello sconto in fattura? La risposta è positiva e prevede l’utilizzo dell’agevolazione al 50% di bonus, utilizzabile come detrazione fiscale, sconto in fattura e cessione del credito d’imposta, fino al un tetto di spesa di 96mila euro. Ma occorre far presto perché questa agevolazione, come molte altre, avrà scadenza al 31 dicembre 2024.

Per utilizzare il bonus occorre prestare attenzione ad alcune condizioni. La principale, per lo sconto in fattura e la cessione dei crediti d’imposta, è quella preesistente al decreto di fine marzo 2024 e comporta la richiesta del titolo abitativo per l’esecuzione dei lavori agevolati entro il 16 febbraio 2023. Ovvero, prima che entrasse in vigore, il 17 febbraio 2023, il decreto 11 che ha bloccato la cessione dei crediti e lo sconto in fattura per i titoli abitativi richiesti successivamente a questa data (o per le Certificazioni asseverate di inizio dei lavori, Cilas).

Bonus box auto 2024, cosa cambia con il decreto 39 del 30 marzo 2024?

Alle condizioni sopra descritte, il bonus box auto rimane immune dagli effetti del decreto 39 pubblicato in Gazzetta Ufficiale qualche giorno fa. Infatti, con il titolo abitativo richiesto prima del decreto 11, l’agevolazione può essere fruita con le due opzioni di cessione del credito d’imposta e dello sconto in fattura, anche se i lavori non sono iniziati entro l’entrata in vigore del più recente decreto o non sia stata effettuata una spesa con relativa fattura e bonifico per l’applicazione dello sconto prima del 30 marzo 2024.

Tali condizioni sono richieste per il superbonus, soprattutto in relazione ai lavori di efficientamento energetico e ristrutturazione, dei condomini. Chi non ha fatto partire i lavori entro la fine di marzo scorso ha perso la possibilità di ricorrere alle due opzioni alternative alla detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi, anche se in regola con la delibera condominiale e la presentazione della Cilas. Il vantaggio acquisito con la documentazione per il bonus box auto non vale per le altre tipologie di immobili.

Agevolazioni interventi, quali hanno subito la stretta delle due opzioni?

Il bonus per l’acquisto di box auto pertinenziali è regolato dalla lettera d), del comma 1, dell’articolo 16 bis, del decreto del Presidente della Repubblica del Testo unico delle imposte sui redditi (dpr 917 del 1986), il quale prevede la possibilità di agevolare al 50% i costi sostenuti per comprare il box auto dalle imprese costruttrici. L’acquisto deve essere pertinenziale, cioè inquadrato nell’investimento dell’unità principale del quale il box ne è pertinenza.

Nel caso di beneficio del bonus con sconto in fattura o cessione del credito d’imposta, è necessario che prima del 17 febbraio 2023 risulti presentata regolare richiesta del titolo abitativo per l’esecuzione degli interventi edilizi. Non occorre nemmeno che il fruitore del bonus abbia sostenuto spese documentate da fattura all’interno della quale risulti la data precedente a quella del 30 marzo 2024. Tali condizione è essenziale per i fruitori del superbonus.