Guerra a Gaza, mobilitazioni nella città di Tel Aviv: scontri tra le forze di polizia e i manifestanti

Non si placano le proteste in Israele. La polizia israeliana, con un post pubblicato su X, ha confermato che un agente è stato colpito da un manifestante. Il poliziotto è stato subito soccorso mentre in precedenza cinque manifestanti sono stati investiti da un’auto.

Sarebbero circa 8mila i palestinesi che sono stati arrestati dal 7 ottobre scorso, data d’inizio della guerra fra Israele e Hamas, ad oggi. La maggior parte dei fermi, come riportano fonti palestinesi, è stata effettuata nella città di Gerusalemme.

Le forze militari israeliane hanno colpito i villaggi libanesi di Odaisseh, nel sud del Paese, e di Taybeh vicino Deir Siriane. Secondo quanto riportano i media locali, al momento non ci sarebbero informazioni su eventuali morti o feriti.

Proseguono le proteste a Tel Aviv, dove i manifestanti hanno acceso diversi fumogeni in Kaplan Street nei pressi del ministero della difesa israeliano. Le forze di polizia, come riferisce Haaretz, dopo una serie di scontri hanno allontanato la folla che ha contestato anche la condotta dell’attuale esecutivo.

La fregata tedesca Hessen, che naviga nelle acque del Mar Rosso meridionale, ha intercettato un attacco missilistico degli Houthi. La nave è impegnata nella missione Aspides, condotta dall’Unione Europea in una area delicatissima. A riferirlo è Al Jazeera.

Lungo messaggio diffuso su X dal Presidente israeliano Isaac Herzog. Nella giornata di domani 7 aprile 2024 infatti saranno sei mesi dall’inizio della guerra in Medio Oriente fra Israele e Hamas. Herzog ha ribadito ancora una volta il sostegno agli ostaggi ma per il governo ed il popolo israeliano ci sono ancora tante sfide da affrontare.

מחר ב6:29 נציין חצי שנה למתקפת הטרור האכזרית ולטבח הנורא. חצי שנה לפשע נגד אחיותינו ואחינו, נגד מדינתנו, נגד האנושות. למלחמה "כבדת ימים וכבדת דמים".

היום, קיבלנו את הבשורה המרה על איתור והבאת גופתו של אלעד קציר, בן קיבוץ ניר-עוז מרצועת עזה. את חנה קציר, אימו האהובה, שאיבדה את…

— יצחק הרצוג Isaac Herzog (@Isaac_Herzog) April 6, 2024

Grandi mobilitazioni a Tel Aviv, dove i cittadini israeliani hanno chiesto elezioni anticipate e le dimissioni del premier Benjamin Netanyahu. Le contestazioni riguardano anche le gestione del governo israeliano riguardo i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza. A riferirlo è Al Jazeera.

Il direttore esecutivo dell’UNICEF Catherine Russell ha dichiarato che la guerra a Gaza ha ucciso più di “13.000 bambini” e ferito “innumerevoli” altri durante gli intensi attacchi israeliani all’enclave.

“Case, scuole e ospedali in rovina. Insegnanti, medici e operatori umanitari uccisi. La carestia è imminente. Il livello e la velocità della distruzione sono scioccanti. I bambini hanno bisogno di un cessate il fuoco ORA”, ha scritto Russell su X.

War in Gaza has reportedly killed over 13K children and injured countless more.

Homes, schools and hospitals in ruin. 

Teachers, doctors and humanitarians killed. 

Famine is imminent. 

The level and speed of destruction are shocking. 

Children need a ceasefire NOW.

— Catherine Russell (@unicefchief) April 6, 2024

Il direttore esecutivo dell’UNICEF Catherine Russell afferma che la guerra a Gaza ha ucciso più di “13.000 bambini” e ferito “innumerevoli” altri durante gli intensi attacchi israeliani all’enclave.

“Case, scuole e ospedali in rovina. Insegnanti, medici e operatori umanitari uccisi. La carestia è imminente. Il livello e la velocità della distruzione sono scioccanti. I bambini hanno bisogno di un cessate il fuoco ORA”, ha scritto Russell su X.

War in Gaza has reportedly killed over 13K children and injured countless more.

Homes, schools and hospitals in ruin. 

Teachers, doctors and humanitarians killed. 

Famine is imminent. 

The level and speed of destruction are shocking. 

Children need a ceasefire NOW.

— Catherine Russell (@unicefchief) April 6, 2024

Ayman Safadi ha affermato che diverse agenzie delle Nazioni Unite – tra cui UNICEF, OMS, OCHA, UNRWA e WFP – hanno “parlato dell’orrore che Israele ha portato a Gaza”.

“È ora che il loro appello a porre fine a questa brutalità venga ascoltato. L’UNICEF si sta ora concentrando sulla paura per la vita di 600.000 ragazzi e ragazze a Rafah se un’invasione fosse consentita. Non deve essere permesso”, ha detto Safadi.

La sua dichiarazione su X è arrivata in risposta al portavoce dell’UNICEF James Elder che ha detto che centinaia di migliaia di bambini sono intrappolati a Rafah “senza nessun posto sicuro dove andare”

“I bambini hanno bisogno di un cessate il fuoco umanitario. Ora.”

Il capo dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato che l’agenzia delle Nazioni Unite e altre organizzazioni partner sono riuscite a raggiungere il complesso medico di Gaza City dopo l’assedio mortale di Israele durato due settimane .

“La squadra ha visto almeno cinque cadaveri durante la missione. La maggior parte degli edifici del complesso ospedaliero sono stati ampiamente distrutti e la maggior parte dei beni danneggiati o ridotti in cenere. Anche il ripristino di una funzionalità minima a breve termine non sembra plausibile”, ha affermato in un post su X.

“È necessaria una valutazione approfondita da parte di un team di ingegneri per determinare se gli edifici rimanenti sono sicuri per un uso futuro. I recenti sforzi dell’OMS e dei suoi partner per sostenere il rilancio dei servizi di base ad al-Shifa sono ormai andati perduti e le persone sono ancora una volta private dell’accesso ai servizi sanitari salvavita”.

.@WHO and partners managed to reach Al-Shifa — once the backbone of the health system in #Gaza, which is now an empty shell with human graves after the latest siege. The team witnessed at least five dead bodies during the mission.

Most of the buildings in the hospital complex… pic.twitter.com/jSKVfZkR5f

— Tedros Adhanom Ghebreyesus (@DrTedros) April 6, 2024

Il quotidiano israeliano Haaretz riferisce che nove razzi sono stati lanciati contro Israele, alcuni intercettati e altri caduti in aree aperte, a seguito delle sirene, nel nord del Paese. I media hanno citato l’esercito israeliano come fonte dell’informazione.

L’esercito israeliano ha pubblicato su X che dal Libano sono stati lanciati diversi attacchi aerei durante la notte e durante il giorno. Ha affermato che i suoi aerei da combattimento hanno anche attaccato una serie di obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano.

Hezbollah e le forze israeliane si sono scontrati da quando Israele ha lanciato la sua guerra a Gaza in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre. I combattimenti hanno provocato lo sfollamento di decine di migliaia di persone nel sud del Libano e nel nord di Israele.

Israele ha dichiarato di aver accettato di riaprire i valichi di Beit Hanoon ed Erez per portare gli aiuti umanitari necessari nel nord di Gaza.

Riferendosi da Beit Lahiya, nel nord, Moath al-Kahlout ha chiarito che i camion catturati nel filmato erano arrivati ​​dalla rotatoria del Kuwait. “Questi camion non provenivano dal valico di Erez”, ha detto.

“Ci sono troppe notizie su Erez e sulla promessa di aprire il valico, ma nulla è entrato nel nord di Gaza dal valico di Erez; loro [i camion] provenivano dalla rotonda del Kuwait”, ha detto al-Kahlout, aggiungendo che i camion contenenti medicinali erano diretti all’ospedale Kamal Adwan.

Il progetto di decreto, che figura all’ordine del giorno della riunione settimanale del governo in arrivo domenica, evidenzia che il governo sta cercando l’approvazione per 154 milioni di dollari per l’espansione delle carceri.

Il documento prevede di fare spazio ad altri 1.036 palestinesi, compresi i carceri di Ktzi’ot e Ofer.

Come riportato da Al Jazeera, una fonte di Hamas ha dichiarato che il gruppo invierà domani una delegazione al Cairo dopo un invito egiziano per i colloqui di cessate il fuoco.

Hamas ha anche rilasciato una dichiarazione in cui afferma che aderirà alla “posizione presentata il 14 marzo” e ha insistito che non “si tirerà indietro”.

“Le richieste… sono il cessate il fuoco completo, il ritiro delle forze di occupazione da Gaza, il ritorno degli sfollati nelle loro aree residenziali, la libertà di movimento delle persone, l’offerta di aiuto e riparo e un serio accordo sullo scambio di ostaggi”.

L’esercito israeliano afferma di aver effettuato attacchi contro diverse “infrastrutture terroristiche di Hezbollah” nelle aree di Aita al-Shaab, Arnoun e Tayr Harfa nel sud del Libano.

In un aggiornamento situazionale su Telegram, l’esercito ha affermato che anche le aree di Alma ash-Shaab e Souaneh sono state colpite durante la notte.

Gli attacchi arrivano dopo che l’esercito ha affermato che cinque razzi sono stati lanciati dal Libano nel nord di Israele durante la notte.

“Hamas conferma la sua adesione alla posizione presentata il 14 marzo e non ci tireremo indietro da questa posizione”,

si legge in una nota del gruppo palestinese in cui si fa riferimento alle richieste, che includono un cessate il fuoco completo a Gaza e il ritiro delle forze israeliane da Gaza.

Le forze israeliane hanno effettuato una serie di arresti in diverse operazioni a Nablus e Hebron. Nel campo profughi di Balata a Nablus, è stato circondato e arrestato un giovane in una casa. L’esercito ha anche condotto un’irruzione in un altro edificio a Nablus, arrestando un secondo individuo. Inoltre, un terzo palestinese è stato fermato presso un posto di blocco militare a sud della città. Lo riporta l’agenzia di stampa Wafa.

Il corpo di Elad Katzir, 47 anni, ostaggio rapito dalla Jihad islamica lo scorso ottobre, è stato recuperato dall’esercito israeliano in un’operazione nella Striscia e riportato in Israele. Le spoglie di Katzir, dichiarato “ucciso in cattività dalla Jihad islamica”, sono state recuperate dai soldati la scorsa notte a Khan Yunis, nel sud della Striscia. La localizzazione è stata possibile grazie alle informazioni dell’Idf e dello Shin Bet. Katzir fu rapito insieme alla madre Hanna, liberata lo scorso novembre.

Nell’area nord di Israele si fanno sentire sirene d’allarme al confine con il Libano.

L’Iran ha messo le sue forze armate “in massima allerta” e ha deciso di “rispondere direttamente” a Israele per l’attacco del primo aprile a Damasco, secondo quanto riportato dal New York Times. Questa mossa è stata presa per “creare deterrenza”, come riferito da due funzionari iraniani che hanno richiesto l’anonimato.

Il governo australiano chiesto a Israele di mantenere tutte le prove e analisi su l’uccisione dei sette operatori umanitari a Gaza. Intende nominare un consulente indipendente per seguire da vicino l’indagine ufficiale sulla tragedia. Inoltre,  ha affermato che le informazioni date da Israele sulla morte degli operatori del World Central Kitchen, tra cui la cittadina australiana Zomi Frankcom, non sono risultate  soddisfacenti secondo le aspettative australiane.

Il ministro degli Esteri australiano, Penny Wong, è intervenuto sulla strage ai danni della Ong World Central Kitchen nella Striscia di Gaza che ha causato la morte di 7 operatori.

“Le informazioni provenienti da Israele sulla morte dell’operatore umanitario australiano Lalzawmi “Zomi” Frankcom durante l’attacco aereo al convoglio della World Central Kitchen nella Striscia di Gaza non sono sufficienti. Non abbiamo ancora ricevuto informazioni sufficienti per soddisfare le nostre aspettative“.

Continuano gli attacchi israeliani su Gaza. Questa mattina un nuovo raid ha colpito i quartieri di Zeitoun, Sabra, Tal al-Hawa e Sheikh Ajlin, uccidendo almeno 3 persone e ferendone 10. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa palestinese Wafa si registrano danni evidenti anche nelle zone di  Mughraqa, Zahra e vicino al campo di Nuseirat.

L’ex speaker della Camera Nancy Pelosi si è appellata al presidente Joe Biden affinché interrompa la fornitura di armi all’esercito israeliano. Non è certo la prima richiesta di questo genere da parte di democratici al presidente statunitense.

“Alla luce del recente attacco contri gli operatori umanitari e alla sempre peggiore crisi umanitaria a Gaza, riteniamo che non sia giustificabile approvare i trasferimenti di armi a Israele“.

Erin Gore, ceo della World Central Kitchen, ha commentato i risultati dell’inchiesta dell’esercito israeliano sull’uccisione di 7 operatori umanitari a Gaza. Il leader della Ong ha sottolineato come ci sia la necessità di avviare un’indagine indipendente sulla strage. “Le scuse dell’esercito israeliano per l’oltraggiosa uccisione dei nostri colleghi – ha detto –rappresentano un freddo conforto. L’Idf non può indagare in modo credibile sul proprio fallimento a Gaza“.

Gli Stati Uniti sono in allerta massima per la possibile offensiva dell’Iran. La minaccia appare sempre più concreta e l’attacco potrebbe arrivare entro la prossima settimana. Il raid sarebbe una risposta all’attacco israeliano di lunedì a Damasco, che ha ucciso diversi alti comandanti iraniani. Biden e Netanyahu hanno già discusso di questo argomento durante il loro confronto di giovedì, cercando di attuare una strategia vincente.